Paintings in Proust
febbraio 4, 2013 in Libri perduti o da tradurre da admin
Pubblicato nel 2008 negli Stati Uniti d’America, Paintings in Proust del pittore Erik Karpeles è un tributo a La recherche du temps perdu di Marcel Proust. Ne La Recherche du temps perdu vengono nominati più di 100 artisti (e più di 200 opere d’arte) appartenenti alla Storia dell’arte che va dal trecento al ventesimo secolo. Proust scrisse principalmente riguardo dipinti originali (e copie) che conosceva per diretta esperienza (studiati per ore nei musei, in particolare al Louvre, in gallerie e collezioni private) e studiando testi di storia dell’arte.
I dipinti descritti da Proust ampliano il mondo immaginativo de La Recherche fungendo da metafore, simboli, analogie. Alcune opere sono citate nei particolari, altre vagamente. Bellini, Velasquez, Ingres, Mantegna, Rembrandt, Tiziano sono alcuni tra i pittori che Proust cita e dei quali descrive le opere. Paintings in Proust, opera non tradotta in italiano, raccoglie tutte le immagini pittoriche descritte all’interno de La Recherche affiancandole al relativo frammento dell’opera narrativa. Ogni frammento è introdotto spiegando al lettore, in poche righe, la scena che si sta svolgendo.
Per esempio, ne La strada di Swann, Proust descrive il quadro Il sultano Maometto II di Gentile Bellini.
“ Una domenica, mentre leggevo in giardino, fui disturbato da Swann che veniva a trovare i miei.
-Cosa leggete, si può guardare? Toh, Bergotte? Chi dunque vi ha indicato le sue opere?
Gli dissi che era Bloch.
-Ah sì, quel ragazzo che ho veduto qui una volta e che somiglia tanto al Maometto II di Bellini. Oh! è prodigioso: ha le stesse sopracciglia circonflesse, lo stesso naso ricurvo, gli stessi zigomi sporgenti. Quando avrà la barbetta sarà la stessa persona” (Marcel Proust, La strada di Swann, trad. di Natalia Ginzburg, Einaudi editore)
Sarebbe piacevole trovare tra gli scaffali di biblioteche e librerie questo testo in italiano, un compendio d’arte e letteratura da tenere sul comodino come un libro di poesie da gustare poco per volta addentrandosi nell’affascinante affresco de La recherche.
Nell’immagine Gentile Bellini, Il sultano Maometto II (1480)