Slideshow shadow

Il criceto impossibile e il capitalismo impossibile – Decrescita e finanza etica all’Università degli Studi di Brescia

ottobre 22, 2013 in Approfondimenti da Sonia Trovato

cricetoThe impossible hamster (“Il criceto impossibile”) è un video di poco più di un minuto, nel quale sono mostrate le conseguenze disastrose e apocalittiche dell’eventuale crescita illimitata di un criceto. Nel filmato lo speaker spiega che questo piccolo roditore, nel breve periodo che lo porta alla pubertà, raddoppia di peso ogni settimana. Pertanto, se Madre Natura non gli desse un freno, all’età di un anno l’animale peserebbe nove miliardi di tonnellate e potrebbe mangiare, in un giorno, l’annuale produzione di grano dell’intero pianeta, senza peraltro risultare sazio dal ghiotto pasto. Una simpatica ed efficace provocazione, che intende inchiodare politica ed economia alla responsabilità dell’assurdo e testardo attaccamento a un modello di sviluppo basato sul concetto di crescita economica ad eternum. Se la Natura ha posto un limite alla crescita, perché l’economia non vi si deve adattare? Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Cuore africano

ottobre 22, 2013 in Libri perduti o da tradurre da Roberta Basche

mariamaCuore africano, primo romanzo di Mariama Ba, scrittrice senegalese nata a Dakar nel 1929, è un romanzo epistolare (il titolo originale in francese è Une si longue lettre) pubblicato da Sei editore nel 1981 nella traduzione di Sergio Zoppi e mai più ristampato.

Una lunga lettera scritta da Ramatoulaye all’amica d’infanzia Aissatou. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

In nome del popolo inquinato

ottobre 21, 2013 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Giorgio Nebbia, uno dei primi, con Laura Conti, a studiare i problemi dell’inquinamento, ha dato un quadro catastrofico dell’inquinamento: In Italia si producono ogni anno 150 milioni di tonnellate di materie che finiscono nell’ambiente e nelle discariche. Ma ogni sostanza nel terreno vive e muta, si combina con altre e si trasforma. Inoltre, diverse tecniche sono state usate dall’800, basta pensare il passaggio dal carbone al petrolio. E quale carbone? Quello proveniente dalla Polonia o dall’Inghilterra? Dove sono finiti nei decenni sodio, cloro, mercurio, acido solforico, eternit? Come sono cambiate lampade e televisori? Dove finiscono fumi e polveri? Altra difficoltà: alcune aziende sono ancora in attività, altre sono chiuse o passate da un proprietario all’altro, come la Caffaro per la quale non è possibile trovare chi debba pagare. Occorrono carotaggi del terreno per capire cosa contiene, deve nascere una scienza: l’archeologia dei rifiuti. Ogni bonifica costa milioni di euro in una sfida di carattere interdisciplinare.
Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Matteo Pedrali: Il ‘900 tra sogno e realtà

ottobre 16, 2013 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Ricompare a Palazzolo  sull’Oglio (Palazzo Duranti MarzoliFondazione Ambrosetti, fino al 27 ottobre), in un’interessante esposizione a cento anni dalla nascita, il genio inquieto di Matteo Pedrali (Palazzolo s/O.1913 – 1980), che attraversò il “secolo breve”,  incarnandone molte contraddizioni, tra luci ed ombre.

La mostra palazzolese, curata da Davide Dotti, ha il merito principale di far riemergere dai meandri del collezionismo privato molti significativi lavori, per l’esattezza oltre 150 opere, di cui quasi la metà inedite.

Si delinea l’identità artistica di un maestro ispirato da una quantità eterogenea di spunti culturali, che vanno dalla scuola del Novecento Italiano (Carrà, Severini, De Chirico, Morandi), alla Nuova Oggettività, dal Realismo Magico alle Avanguardie europee, non sconfessando, tuttavia, la tradizione del primo Rinascimento italiano, da Paolo Uccello, a Masaccio, a Piero della Francesca. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Una serata per restare umani

ottobre 13, 2013 in Approfondimenti da redazione

caffè letteraL’associazione e rivista Gruppo 2009 e il Caffè Letterario Primo Piano insieme, ieri, per un’occasione importante: ricordare e raccontare la vita un po’ speciale di Vittorio Arrigoni, il giovane volontario ucciso a Gaza nell’aprile 2011.

Lo si è fatto grazie alla testimonianza, commossa e appassionata, della madre Egidia Beretta, autrice del libro Il viaggio di Vittorio, ripubblicato recentemente da Baldini e Castoldi. In esso la due volte sindaco di Bulciago racconta l’esperienza temeraria e straordinaria del figlio, dalla formazione in famiglia fino ai primi interventi di volontariato in Perù, in Africa, nell’Europa dell’Est e infine in Palestina.

L’utopia del giovane Arrigoni era Restiamo umani, imperativo morale per il quale si è battuto per tutta la sua breve esistenza a fianco degli oppressi. Non violento, Vik si è posto con altri volontari europei come forza di interposizione tra le parti in lotta, facendo valere il suo stato di “internazionale” schierato dalla parte delle vittime. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Sono malinconico e nostalgico: leggo un libro

ottobre 8, 2013 in Recensioni da Mario Baldoli

ferrieriLa lettura nasce da una passione: la malinconia. La malinconia intesa come pienezza dell’introversione, insoddisfazione, rivolta contro l’idea che questo sia il migliore dei mondi possibili. Batte contro il confine per superarlo e forzarlo. E’ un movimento a rischio.

A volte la malinconia è il sublime (Kant), è “frutto della profondità” (Benjamin), è “la gioia di sentirsi tristi” (Hugo), è la “tristezza del pensiero” (Steiner).

Con un libro di potente erudizione Luca Ferrieri in Fra l’ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire, letture e passioni che abitiamo (Olscki editore) indaga su cos’è la lettura e sui sentimenti che muovono il lettore, verificando che la lettura li colpisce tutti. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

La musica del mais, il nuovo romanzo di Maria Sardella

ottobre 6, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti

sardellaLui – sensibile, pacato e gentile – tace… Lei parla, pensa, pulsa… Sono molti anni che i due coniugi condividono il giogo matrimoniale, con rispetto e amore, insieme nel bene, nel male, nella diversità. Ma ora lei – dall’alto della sua aurea mezza età, i figli grandi, il nido vuoto – guarda inquieta ai suoi voli mancati.

Lo racconta, tra molto altro, La musica del mais (biblioFabbrica pp.191 € 16) il nuovo romanzo di Maria Sardella (pugliese di nascita, da tempo bresciana) alla sua seconda prova narrativa dopo l’apprezzato esordio Così è la vita, amore mio. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

L’Italia è una Repubblica fondata sulla sguattera

ottobre 1, 2013 in Approfondimenti da Sonia Trovato

boldrini(1)“Non può essere concepito normale uno spot in cui i bambini e il papà sono seduti e la mamma serve a tavola”. È questa la frase – coincisa, chiara e più che mai condivisibile – che avrebbe condannato Laura Boldrini a un tam tam di sarcasmo, scimmiottamenti e pedanti paginoni sui maggiori quotidiani nazionali.

Ovviamente la terza carica dello Stato non intendeva dichiarare fuori legge le madri che apparecchiano la tavola, né comunicare che d’ora in avanti verranno rappresentate soltanto matriarche spaparanzate sul divano, massaggiate da energumeni oliati e muscolosi, mentre lo schiavizzato consorte deve, contemporaneamente, badare ai fornelli, calmare i figli e affrettarsi con una pila di piatti di mano al grido di “Mia signora, perdonatemi, è quasi pronto!”. La Presidente della Camera ha semplicemente accennato a un tema sul quale le femministe si esprimono da anni: non basta battersi per obiettivi concreti come la professione, i diritti civili e lo stipendio, ma bisogna risolvere “la questione dei simboli, delle immagini e delle relazioni tra generi così come vengono rappresentati nella già disprezzata cultura popolare” (Loredana Lipperini, Ancora dalla parte delle bambine, Milano, Feltrinelli, 2010, p. 30). Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

La nuova dimensione abitativa: la meta-città.

settembre 28, 2013 in Architettura e urbanistica da Gloria Berardi

im 2La diffusa metamorfosi del paesaggio naturale in quello artificiale ha trasformato il territorio italiano in un’unica città dilatata.

Una trasformazione repente, poco controllata e scoordinata, che velocemente erode ogni spazio vitale di un corpo che langue a partire già dal secondo dopoguerra.

L’inarrestabile processo d’occupazione del territorio è come un cancro invasivo che cresce rapidamente, mettendo a repentaglio la sopravvivenza degli uomini, degli animali e della vegetazione. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest

Cioè, cioè.. fate sul serio?! (5)

settembre 26, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

mestruazioni (1)Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padre è circa 172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? (Scilla’85)

Cara Scilla’85,
trovo stupefacente questa tua domanda; dimostri una maturità e una consapevolezza (anche di natura scientifico-deduttiva) a dir poco rare per una persona della tua età.
Meglio chiarire subito una cosa: il/la tuo/a pediatra di fiducia, almeno in questo specifico caso, non può esserti di alcun aiuto, come del resto un qualsiasi altro tipo di medico, ginecologi inclusi. Non è colpa sua, ma solo della comunità scientifica che ha bollato (per oscuri motivi, probabilmente di natura economica. L’economia c’entra sempre) come “inattendibile” l’unico metodo matematico mai esistito per calcolare con certezza, praticamente assoluta, la data del menarca. In realtà, credo sia un peccato toglierti la gioia e la sorpresa di scoprirti, di punto in bianco, irritabile e lordata di sangue in modi che ora puoi solo pallidamente ipotizzare (prova a pensare a una versione più vendicativa e al femminile di Attila, famoso giardiniere unno al soldo di un non meglio specificato dio, impegnato in un mai avvenuto stage presso gli uffici dell’Inquisizione e avrai una vaga idea del potenziale nascosto nel tuo corpo semi-sviluppato), ma trovo che la tua accorata richiesta necessiti un’altrettanto tempestiva spiegazione. Leggi il resto di questa voce →

Condividi: Email this to someoneShare on FacebookTweet about this on TwitterShare on Google+Pin on Pinterest