At-Tuwani, where resisting is existing
marzo 6, 2014 in Palestina, Traduzioni da Anna Zorzi
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Walter Benjamin lamentava che i libri fossero pubblicati opportunisticamente seguendo le date del calendario, ma oggi il commercio li ha almeno triplicati e G9 non teme il giudizio di Benjamin sulle ricorrenze, ad es.si occupa a puntate (siamo alla V) di Kafka (cento anni dalla morte). Poi il calendario ci informa che ne sono passati
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Don Giuseppe Rossi, parroco di Castiglione d’Ossola, è stato un prete che forse avrebbe trascorso la sua vita con semplicità, in umiltà e obbedienza al suo vescovo, fermamente convinto della sua vocazione, dedito con amore alla cura delle anime a lui affidate e non avrebbe raggiunto la notorietà che oggi lo circonda se non fosse
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Siete voi qui, ser Brunetto? Nel XV canto dell’Inferno, uno dei più commoventi e suggestivi, Dante incontra il suo vecchio maestro. Affetto, nostalgia, invettive contro Firenze, previsione del futuro si mescolano ai margini di un sabbione ardente dove cade sui sodomiti una pioggia di fuoco. Tra i due avviene un dialogo di 102 versi che
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Nell’aprile 1920 per curare la tubercolosi, Kafka va a Merano. Lì riceve la lettera di una donna ceca che vive a Vienna, Milena Jesenskà che gli chiede l’autorizzazione a tradurre dei suoi racconti in ceco per pubblicarli su “La tribuna”, un giornale dove lei faceva le prime esperienze. Colta, intelligente e sensibile, Milena aveva notato
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marzo 6, 2014 in Palestina, Traduzioni da Anna Zorzi
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marzo 3, 2014 in Approfondimenti da Mario Baldoli
Le ambizioni. Il 21 luglio scorso il “Corriere Brescia” lancia la proposta di far entrare il Garda nella lista Unesco dei Patrimoni dell’umanità. Grande successo.
Il Consiglio regionale della Lombardia approva all’unanimità il 7 ottobre scorso una mozione in proposito e si impegna a lavorare in questa direzione. Fa anche un paio di raccomandazioni: migliorate il sistema di depurazione delle acque e trovate un marchio unico per tutto il lago. E’ il 7 ottobre.
Il 10 novembre la Giunta comunale di Desenzano promuove un convegno in cui si confronta un’altra realtà riconosciuta Patrimonio dell’umanità: le Dolomiti, che hanno qualche analogia: un territorio che si estende fra 3 regioni e 5 provincie. Il Garda partecipa di 3 regioni e 3 province. La cosa è fattibile. Gli amministratori discutono: si dovrà chiedere se essere riconosciuti come sito naturale (le Dolomiti) o sito naturale e artistico. Leggi il resto di questa voce →
marzo 2, 2014 in Recensioni da Andrea Zucchini
Torna, puntuale come ogni anno, Amélie Nothomb con il suo romanzo, che questa volta s’intitola La nostalgia felice (Edizione Voland) ed è un racconto interamente autobiografico, che narra del suo viaggio in Giappone fatto nel 2012, dopo sedici anni di lontananza. Un documentario girato dalla televisione francese Channel 5 è stato, per la scrittrice, il pretesto per tornare nella terra natale.
Il libro si legge d’un fiato, come i suoi romanzi precedenti. Quest’ultimo, infatti, si può forse definire il seguito di Stupore e tremori, dove l’autrice racconta la sua infanzia, e di Né di Eva né di Adamo, dove narra la storia d’amore con Rinri. Leggi il resto di questa voce →
febbraio 28, 2014 in Palestina da Sonia Trovato
Disponibile in traduzione inglese di Anna Zorzi
Ancora scossi dal racconto scioccante della realtà dei campi profughi, vi lasciate portare dal pullman a Nablus, coccarda della resistenza palestinese. Sin dall’ingresso nella città vecchia, senti che qui si respira un’aria diversa dalla più cosmopolita Ramallah. Intanto percepisci, nettamente, un certo grado di diffidenza, quasi un fastidio verso i vostri costumi occidentali, testimoniati da occhiali da sole e macchina digitale alla mano.
Alcuni ragazzini bivaccati in un vicolo vi osservano per qualche minuto, tirano fuori una scopa e iniziano a spazzare l’uscio di casa. Intenerita, credi che stiano pulendo perché ipotizzano un vostro passaggio, e invece, mentre sei assorta in questo genere di pensieri, uno di questi urla, con violenza, “yalla yalla!” (andatevene). Un gruppo di anziani ti guarda, a metà tra lo scandalizzato e il curioso, mentre tenti di rollare una sigaretta senza perdere il resto del gruppo, e un belloccio sorridente ti si avvicina e ti chiede se hai dell’hashish. “Ehm, no, it isn’t a …”, ma poi ti blocchi, perché non hai la minima idea di quale sia la traduzione inglese di “spinello”. Il tuo smisurato amore per questo popolo e per la sua caparbietà si scontra, a Nablus, con il tuo femminismo militante. Leggi il resto di questa voce →
febbraio 28, 2014 in Palestina, Traduzioni da Anna Zorzi
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febbraio 28, 2014 in Cinema, Recensioni da Elisa Masneri
Scenografia e scenografi e Commedia degli anni Trenta, pubblicati nel 2013, appartengono entrambi alla collana “Italiana” della casa editrice “Il castoro”. L’intento dei curatori della collana, una serie di professori universitari di formazione differente, è quello di fornire un ritratto accurato della cinematografia nostrana, attraverso una nutrita serie di saggi che indagano ognuno un aspetto specifico.
Scenografia e scenografi è il titolo del lavoro di Sara Martin, professoressa presso il Dams dell’Università degli studi di Udine: nei suoi scritti si occupa spesso dei rapporti del cinema con le altre arti, in particolare l’architettura. È proprio dalla descrizione della figura dell’architetto (nome con cui, sul set, si identifica lo scenografo) che inizia il suo saggio, mettendo però subito in chiaro che “la scenografia cinematografica non è architettura, né, tanto meno, un genere o un’esercitazione architettonica; tutt’al più, essa sarà architettura finta, o falsa, o irreale.” Un’architettura, intesa come insieme di discipline artistiche e tecniche, che diventa reale solo a film compiuto, contribuendo in modo sostanziale al suo risultato estetico e traducendo visivamente lo stile e le intenzioni del regista. Leggi il resto di questa voce →
febbraio 27, 2014 in Cinema da Damiano Cason
Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione – e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere! (F. Nietzsche, La Gaia Scienza, aforisma 341)
Llewyn Davis (Oscar Isaac) è un bravo ma sgraziato musicista che canta una canzone folk prima che a salire sul palco sia Bob Dylan: la tragedia della sua esistenza viene mostrata subito al pubblico già nell’ultima scena del film firmato da Joel ed Ethan Coen. Certo Bob Dylan viene mostrato come uno dei tanti che si esibisce al Gaslight, diverrà punta di diamante solo dopo che un movimento reale esisterà attorno a lui. Attorno a Llewyn Davis che è Bob Dylan ma solo in potenza. Leggi il resto di questa voce →
febbraio 27, 2014 in Approfondimenti, Palestina da Beatrice Orini
Disponibile in traduzione inglese di Anna Zorzi
“Attraversare Shuhada Street e conoscere la sconvolgente realtà di Hebron è stato scioccante: mi sono sentita davvero impotente. La gente palestinese che ho incontrato mi ha fatto notare che potevo, però, fare qualcosa di importante per loro: tornare a casa e raccontare quello che avevo visto nel mio viaggio”. Così Sonia Trovato, direttrice editoriale della rivista Gruppo 2009 e organizzatrice dell’evento, spiega com’è nata l’idea della serata informativa sull’apartheid di Hebron (Al Khalil in arabo) e la chiusura di Shuhada Street, tenutasi lunedì presso la Casa del Popolo di via Risorgimento, a Urago Mella.
L’iniziativa – promossa a livello nazionale da Assopace Palestina e a Brescia dall’Associazione Amicizia Italia-Palestina Brescia e Gruppo 2009, con la collaborazione di diverse realtà bresciane (Anpi Brescia, Arci, Cgil-Camera del lavoro, Circolo arci Colori e Sapori, Fondazione Guido Piccini) – ha visto come protagonisti Izzat Karaki e Jawad Abu Aisha, rappresentanti dell’organizzazione non violenta di Hebron Youth Against Settlements (YAS). Leggi il resto di questa voce →
febbraio 27, 2014 in Approfondimenti, Palestina, Traduzioni da Anna Zorzi
Written by Beatrice Orini, translated by Anna Zorzi Leggi il resto di questa voce →
febbraio 19, 2014 in Crisi da Mario Baldoli
Fra i tanti lavori che volgono alla fine c’è quello del giornalista, quello della carta stampata e, in prospettiva, anche quello del web.
Prima ancora dei numeri, la crisi dei giornali testimonia la disgregazione della democrazia come l’abbiamo concepita dal Settecento, con un pilastro radicato nella libera stampa. Oggi ci sono tante bandierine, per una democrazia senza democratici.
La strategia degli editori è evidente da tempo in tutta Europa e in tutti i settori economici, si chiama esternalizzazione.
I giornalisti professionisti, regolarmente assunti, sono oggi in Italia 6.000, i collaboratori (unendo co.co.co e freelance, come pomposamente si dice) sono 30.000.
Questi poveracci percepiscono da zero a 30 euro (in questo caso lordi) ad articolo. Non hanno nessuna tutela, non ferie pagate, riposi settimanali, copertura di malattie e sono a loro carico tutte le spese: tempo, viaggi, documentazione, rischi, ecc. Leggi il resto di questa voce →
"I sassi, il colore del cielo, le luci delle case, le auto e le altre cose in lontananza, il vigore delle attività umane, il colore dell'erba, le piccole creature viventi, le nuvole enormi che si rincorrono all'orizzonte, quel suono flebile che risuona nelle orecchie...forse tutti quelli che come me riescono a trarre dall'ambiente quel tipo di conforto, speciale e ordinario insieme, si rendono conto di vivere in questo mondo"
Banana Yoshimoto, "L'abito di piume"