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Omicidio a quattro mani a Cartagine

ottobre 19, 2014 in Grammatica studentesca della fantasia da Lara Gandellini

TIPOLOGIA GIORNALISTICA
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Henry de Toulouse-Lautrec, “Dans le lit” (1893)

Un giovane reduce della guerra di Troia ha abbandonato, questa notte, le sfarzose lenzuola della regina Didone, con la quale aveva iniziato una voluttuosa relazione. Sono ignote le cause ma tragiche le conseguenze: Cartagine, dopo l’illusoria parentesi rosa, si è infatti tinta di rosso.

Il cadavere di Enea è stato ripescato dal fondo di un pozzo, trafitto da una lancia e con evidenti sfregi su tutto il corpo. I suoi incontri con la regina sono dunque terminati. Non erano frequenti ma tutta Cartagine li aveva fraintesi. Leggi il resto di questa voce →

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Venezia71: C’era una volta “io sto con la sposa”

ottobre 16, 2014 in Cinema, Nuovi cittadini da Elisa Masneri

Io sto con la sposa è un film da vedere, anche solo per poterlo raccontare un giorno ai nostri figli o nipoti. Perché non è solo il racconto in presa diretta dei quattro giorni di viaggio, da Milano a Stoccolma, di cinque clandestini sbarcati a Lampedusa che si inventano un finto matrimonio. È soprattutto un’azione politica, la più forte ed efficace fatta fin’ora, che obbliga tutti a fare i conti con delle questioni che l’Unione Europea si ostina a non voler considerare: il diritto alla mobilità, il diritto di fuga e di accoglienza, il rispetto dei diritti umani dei migranti, il diritto di asilo.

473270Ho voluto immaginare un futuro senza guerre..o almeno senza frontiere. Perché, nonostante le paure xenofobe, la Bossi-Fini, il razzismo e  l’ignoranza, la società è già multietnica adesso, e lo sarà sempre di più. Alcuni processi sono irreversibili e non si possono fermare in nessun modo, perciò leghisti, mettetevi il cuore in pace! Si pensi al rap, genere afroamericano per eccellenza: in questo film è fatto dal giovane siriano Manar, che urla la sua rabbia e la sua speranza di un futuro lontano dalla guerra. 

Ho immaginato di raccontare ad un figlio o nipote del futuro l’odissea di Manar, Alaa, Mona e di tutte le vittime senza nome che custodisce il mare.  Leggi il resto di questa voce →

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I giornali di carta: una lunga agonia

ottobre 13, 2014 in Approfondimenti, Grammatica studentesca della fantasia da Marco Taviani

TIPOLOGIA ARGOMENTATIVA
Il giornalismo online soppianterà quello cartaceo? La carta stampata può sopravvivere all’era digitale?

Repubblica_festeggiamenti_1946Domande sicuramente non facili. Il giornalismo online, diffusosi negli ultimi anni, sembra seriamente poter soppiantare il plurisecolare e più blasonato fratello, ma è davvero così? Il giornalismo su carta stampata ha scritto pagine memorabili della nostra storia, la prima pagina del “Corriere” che annuncia la nascita della Repubblica su tutte. A partire dagli anni Sessanta del Novecento, l’acquisto del quotidiano è divenuto quasi un rito sacro nel nostro Paese, alla stregua del caffè mattutino, e nulla lasciava presagire che la carta potesse attraversare una crisi simile. Infatti Internet è riuscito laddove hanno fallito due guerre mondiali, il giornalismo di parte, la censura, la sospensione della libertà di stampa, i problemi economici, assestando forse il colpo di grazia alla carta stampata.  Leggi il resto di questa voce →

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L’ebola, l’uomo nero e l’autolavaggio

ottobre 12, 2014 in Approfondimenti da Sonia Trovato

195132985-a09ec117-72df-410e-9aa4-bf06e4bc6ce7 (2)L’ebola, l’Isis, il terrorismo sono solo i più recenti capri espiatori di una società che, come sostengono Bauman e altri, trasforma ogni giorno irrazionali paure individuali in un mezzo di regolazione e di controllo sociale. Incessantemente, decaloghi allarmanti e ansiogeni ci insegnano come ripararci dalle malattie, da fanatici imbottiti di tritolo, da scippatori, da ladri d’appartamento, da influenze endemiche, da attentati dinamitardi. Ma se il male arriva alle spalle, tra il rumore di spazzole e di bocchettoni, e ha il volto pulito dei vent’anni, e ha la cadenza familiare della propria gente, come ci si può difendere?  Leggi il resto di questa voce →

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Renzo, Lucia e la piazza degli incontri

ottobre 6, 2014 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Andrea Rigo

TIPOLOGIA NARRATIVA
Nel mezzo dei tumulti milanesi per la carestia del pane, Renzo scorge, tra la folla, la donna più bella che abbia mai visto. È Angelica, principessa del Catai, scappata dall’Oriente dopo un fulmineo e fallimentare matrimonio con il fante Medoro. Il giovane ne rimane folgorato, ma i doveri verso la promessa sposa Lucia lo tormentano.

350px-I_promessi_sposi_(1840)_047Tormentato dai doveri verso la promessa sposa, Renzo non riesce a non rimuginare sulla propria situazione: Lucia è lontana da lui da molto tempo e le possibilità di un riavvicinamento sono scarse. Avrebbe senso continuare ad attendere un giorno che potrebbe non arrivare mai? Non sarebbe meglio vivere il presente e non sciupare la propria giovinezza? Dopotutto, che speranze di vittoria hanno due poveri filatori di seta contro un uomo potente, arrogante e impunito come Don Rodrigo? Proprio in quel momento Angelica, la bella principessa venuta dall’Oriente e causa dello stordimento di molti paladini cristiani e saraceni, viene sollevata dalla mano di un gigante: è Morgante, desideroso di poter ammirare da vicino la celeberrima avvenenza della donna e di mostrarla al compagno Margutte. Stordito dalle urla della giovane, Margutte si allontana di corsa e viene inseguito dal gigante che scaraventa a terra la figlia di Galafrone, in una piazza Duomo deserta e abbandonata dai cittadini intimoriti dalla monumentale figura.  Leggi il resto di questa voce →

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Il sole del Paradiso

settembre 29, 2014 in Grammatica studentesca della fantasia da Emma Donatoni

TIPOLOGIA GIORNALISTICA

 

Firenze-Statua_di_Dante_AlighieriUn affermato scrittore trentacinquenne è stato rinvenuto questa mattina in stato confusionale nella sua abitazione fiorentina. L’uomo sostiene di aver subito un ingiusto esilio e di aver compiuto un viaggio nell’Aldilà.

Erano circa le 11 quando le sirene dell’autoambulanza, in prossimità di via Roma, hanno invaso le finestre degli abitanti del centro storico. A dare l’allarme una certa Beatrice Portinari, tanto gentile e onesta (così, almeno, pare) governante del signor Alighieri. L’uomo, fresco di Premio Strega e di altri prestigiosi riconoscimenti internazionali, è stato immediatamente trasportato nel reparto psichiatrico del “Santa Maria Nuova” di Firenze, in trattamento sanitario obbligatorio.

«Virgilio mi ha aiutato, Virgilio mi ha salvato» sono le parole che il talentuoso scrittore ripete ai dottori, che hanno attribuito l’origine di questo improvviso impazzimento a una probabile insolazione. Alighieri è noto in città per l’ossessione per l’abbronzatura, ossessione che, stando alla confessione della governante, gli arreca spesso cali di zucchero, svenimenti, ustioni alla pelle.  Leggi il resto di questa voce →

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Quali colombe dal disio chiamate

settembre 22, 2014 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Chiara Gaspari

TIPOLOGIA NARRATIVA
Cosa succederebbe se Beatrice, anziché condurre Dante attraverso i cieli del Paradiso, si innamorasse perdutamente di Virgilio e scappasse con lui nel profondo Inferno?
Rossetti, Dante Gabriel 1828-1882 Beata Beatrix 1864-70

Dante Gabriel Rossetti, “Beata Beatrix” (1872)

Caronte, dagli occhi infuocati, scoppia in una fragorosa e diabolica risata. Non può credere ai propri occhi. Sulla sponda davanti a lui, in attesa del mesto traghetto, stanno, abbracciati e tremanti, due impensabili peccatori. La donna ha lunghi capelli biondi ma scarmigliati, un viso dolce ma provato, occhi tristi eppure fieri. Al suo fianco un uomo più attempato la sostiene e la guida, sospirando tra sé. Caronte si avvicina e rudemente li fa salire. Li conosce e, curioso di trovarli in quel luogo, risparmia loro qualche percossa. Li interroga, chiede loro chi siano e gli sventurati rispondono: «Siamo chi pensi tu. Siamo Virgilio e Beatrice. Abbiamo violato la fiducia del nostro protetto, l’abbiamo tradito e abbandonato nel Paradiso terrestre, ma la punizione divina non si è fatta attendere. Un vortice tempestoso ci ha trascinati qui e ha inciso sulle nostre mani la condanna che ci spetta. Essendo rei di lussuria e di tradimento di un amico, le nostre anime saranno divise e le due metà saranno poste in due diversi gironi». Leggi il resto di questa voce →

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Acqua a mano armata nella Valle del Giordano [12]

settembre 20, 2014 in Palestina da Sonia Trovato

 Disponibile in traduzione inglese di Anna Zorzi Bandierina-Inglese

Mi lascerai mai andare?
Per una vita
Un anno
Un mese
Un’ora
Un minuto
Anche solo un secondo?
(Suad Amiry, Golda ha dormito qui)

 

      IMG_0603   Sabato 4 gennaio, ultimo giorno in Palestina. Sin dal risveglio, si respira un clima da fine gita scolastica, anche se questa intensissima settimana ha avuto un peso emotivo che nessun viaggio d’istruzione trascorso ad attendere la baldoria serale avrebbe mai potuto avere. Oggi sarete nella Valle del Giordano, la Campania Felix del Medio Oriente, una lunga distesa di mare, montagne e deserto roccioso, con un clima quasi tropicale. Luisa non c’è e vi ha lasciato nelle mani, le calde mani di pane di Mike, che, già dalla messa in moto del pullman, inizia un’ampia spiegazione sul perché quella sia un’area di cruciale importanza per Israele. Non serve una conoscenza prodigiosa della lingua inglese per capire quali sono le parole chiave del discorso della vostra guida, e cioè terra e, soprattutto, acqua. Leggi il resto di questa voce →

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The Jordan Valley: a paradise lost [12]

settembre 20, 2014 in Palestina, Traduzioni da Anna Zorzi

Written by Sonia Trovato, translated by Anna ZorziBandierina-Italiana  Leggi il resto di questa voce →

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Riconoscere le vittime: il caso di Davide Bifolco

settembre 18, 2014 in Approfondimenti da Damiano Cason

bifolco3-kEWF-1280x960@ProduzioneSollecitato dalla discussione pubblica che assume tratti paradossali riguardo la morte di Davide Bifolco, ucciso a 16 anni da una pallottola a Napoli, scrivo per cercare di mettere un po’ d’ordine, prima di tutto a me stesso. L’opinione pubblica è una platea che a piacimento viene divisa dai media o dagli stessi singoli individui che la compongono in differenti categorie, spesso contrastanti tra loro perché vi sia una dialettica. Riguardo alla questione in causa potremmo dividerla in simpatizzanti dell’autorità e suoi antagonisti. E di qui è facile passare alle categorie “simpatizzanti per l’operato delle forze dell’ordine” o “astiosi” nei loro confronti. Stiamo sempre parlando di sentimenti di pancia, non di fini ragionamenti teorici e nemmeno di pratiche di strada, le quali al massimo da questi atteggiamenti primari possono prendere forma. Stanti queste categorie, non è detto però che non si possano fare dei ragionamenti razionali che privilegino uno dei due campi o smontino le retoriche dell’altro. Leggi il resto di questa voce →

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