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“L’incompleto conoscersi”

febbraio 3, 2015 in Recensioni da Laura Giuffredi

incompleto_conoscersiUn romanzo di formazione, quest’ultimo, di Carlo Simoni, L’incompleto conoscersi (ed. Secondorizzonte, Cierre Verona), ed una storia famigliare, narrata con la finezza d’altri tempi, in una prosa misurata, con una ricerca lessicale puntigliosa.

La storia della famiglia Pucci, che si trasferisce da Pescia a Riva del Garda, dopo che il padre Amatore è stato assunto nella locale cartiera.

La domenica, al caffè, si legge il giornale e si beve un goccio di vermut, guardandosi intorno. Ad accompagnare il padre ci sono i due figli, Michelangelo e Adelino, tanto diversi quanto lontani nella vita che gli si prepara.

E Adelino cresce e osserva; e nell’osservare con attenzione il lento mondo che lo circonda si sforza di comprendere. Leggi il resto di questa voce →

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Utopia d’Oriente

febbraio 1, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Riccardo Cannavaro

TIPOLOGIA NARRATIVA
Nel mezzo dei tumulti milanesi per la carestia del pane, Renzo scorge, tra la folla, la donna più bella che abbia mai visto. È Angelica, principessa del Catai, scappata dall’Oriente dopo un fulmineo e fallimentare matrimonio con il fante Medoro. Il giovane ne rimane folgorato, ma i doveri verso la promessa sposa Lucia lo tormentano.
FURIOSO14.-1000x600

Omar Galliani, “Le tentazioni di Angelica”

Renzo non riesce a togliersi dalla testa Angelica, i suoi lineamenti delicati, la sua chioma d’oro, il suo profumo. L’uomo è lacerato: da una parte desidera la principessa del Catai con tutto se stesso; dall’altra, non può confessare alla sua futura sposa la sua passione incontrollabile per un’altra donna. Sa benissimo che se lasciasse Lucia sarebbe perseguitato da tutti i cittadini milanesi e sarebbe costretto ad abbandonare la città.  Leggi il resto di questa voce →

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Andata e forse ritorno: è così semplice emigrare dall’Italia (1)

febbraio 1, 2015 in Fuga dall'Italia da Chiara Zonta

BeestonÈ domenica 18 dicembre e sono passati esattamente due mesi da quando sono qui. Da quando sono diventata ufficialmente una migrante. Come lo sono tanti giovani e meno giovani italiani come me. Come lo furono i miei nonni. Sì, perché anche loro, insieme a tanti della loro generazione, salparono il mare per tentare la fortuna e regalare un futuro migliore ai loro figli. Ora a partire sono i loro nipoti, con sentimenti ed ambizioni simili. E per quanto sia bello e arricchente viaggiare e vivere in nuovi Paesi, sentirsi costretti ad andarsene è anche triste. Questa nuova ondata di emigrazione mi sembra una grande sconfitta per l’Italia.

Sono qui da solo due mesi, eppure mi sembra sia passata un’eternità dal sabato notte in cui sono atterrata all’East Midlands Airport, disorientata, ancor più perché ero rimasta incosciente per quasi tutto il viaggio. Sono crollata – dopo la tensione emotiva e la stanchezza accumulate nei giorni precedenti il commiato – ancora a Treviso, in Italia, e mi sono svegliata dall’altra parte della Manica. Leggi il resto di questa voce →

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“La corrente”, capitolo 1

gennaio 28, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

 Era un mattino in cui sognava ignara
 nei ròsi orizzonti una luce di mare:
 ogni filo d’erba come cresciuto a stento
  era un filo di quello splendore opaco e immenso.
 
     Pier Paolo Pasolini, “A un ragazzo” (1956 – 57)

 

lacorrente1La danza dei minuti, fra gli scogli ove si frange la gioventù, il vento che assomma spruzzi d’acqua all’infinito davanti all’alta costa verde e grigia di macchia e di rocce. E’ la primavera marittima, quella della Pasqua sulle spiagge liguri, quasi nella Toscana dolce e aspra, la Toscana del sì che suona ogni mattina fra le pasticcerie di Sarzana o i duomi di Lucca o Pisa. Tu mi hai ascoltato, sei tornata anche a Pasqua alla spiaggia umile e selvatica di punta Corvo, forse sola, forse con qualche passero o allodola che fingono la fame. Cammini davanti al mare di una giornata tersa, inventi i passi e ti senti leggera, come nata fra quelle pietre dure e stanche di onde ma salve ormai sulla rena asciutta, più in là. Leggi il resto di questa voce →

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Mutilazioni genitali femminili tra ragioni culturali e sensibilizzazione

gennaio 27, 2015 in Approfondimenti da redazione

di Engela Sikder e Chiara Zonta

I PARTE

 femminicidio3 L’OMS nel 1995 ha definito ufficialmente come “Mutilazioni Genitali Femminili” (MGF) tutte le pratiche che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali esterni femminili o altri danni agli organi genitali femminili compiuti sulla base di motivazioni culturali o di altre motivazioni non terapeutiche. L’Organizzazione stila una classificazione in quattro categorie: Tipo I – Circoncisione (escissione del prepuzio con o senza l’asportazione di parte o di tutto il clitoride); Tipo II – Escissione (escissione del clitoride con asportazione parziale o totale delle piccole labbra); Tipo III – Infibulazione (escissione di una parte o di tutti i genitali esterni e chiusura o restringimento dell’ingresso in vagina); Tipo IV – Inclassificabile (ogni altra procedura che rientra nella definizione di MGF). 

Già la definizione è di per sé problematica e oggetto di discussione, per diversi motivi. Il principale consiste nella sua carica offensiva ed etnocentrica: le donne coinvolte (provenienti dall’Africa subsahariana e principalmente dal Corno d’Africa e dall’Egitto) rifiutano di autodefinirsi “mutilate”, specialmente perché si tratta di operazioni compiute nella certezza di fare il loro bene. Leggi il resto di questa voce →

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La barbarie di Lety, il più grande lager ceco per zingari

gennaio 27, 2015 in Approfondimenti da Sonia Trovato

“Ognuno è l’ebreo di qualcuno”
(Primo Levi, Se non ora quando?)

 

 index-5253f67133e8dQuando si arriva a Praga e si scambiano anche solo due parole con chi ci è nato o ci abita, una delle prime etichette incollate, con orgoglio, sul profilo della capitale ceca è quella di una città sicura, senza delinquenza. Ma capita spesso che, nel finale della conversazione, lo sguardo si abbassi, il volto si faccia torvo, la voce si pieghi in un tono cupo e che la conclusione sia un perentorio “Ma attenta agli zingari”. Quello che le rapide chiacchierate sul tram non rivelano, forse per sincera ignoranza, e che gli zingari di Praga trovarono, proprio in patria e per iniziativa locale, la morte durante la Seconda guerra mondiale.

Furono infatti 1400 i rom e i sinti internati a Lety, il più grande campo di concentramento per zingari in Repubblica Ceca, portato alla luce dalle meticolose ricerche d’archivio del poeta americano Paul Polansky. Leggi il resto di questa voce →

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Schiavi della rete

gennaio 19, 2015 in Approfondimenti, Grammatica studentesca della fantasia da Federico Piubelli

Family-with-Smartphones-web-681x376Avere tutta la conoscenza del mondo in tasca, a portata di mano, è una grande responsabilità. Averla e non usarla è una grave forma di delitto. L’avvento dello smartphone e di tutta la galassia delle applicazioni cui esso si presta doveva essere il gradino che l’umanità avrebbe scalato per avvicinarsi a una nuova forma di società: più unita e uniforme, più colta e più giusta.

Purtroppo l’uso che viene fatto di questi strumenti si rivela di giorno in giorno più errato, con l’aiuto delle nuove forme di aggregazione di massa: le piattaforme sociali (Facebook, Twitter, ecc.), in cui l’individuo dà sfoggio di sé e della sua vita, con la speranza di essere accettato dalla comunità, ma rivelando purtroppo molto spesso un ego ipertrofico e un gran senso di solitudineLeggi il resto di questa voce →

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Greta, Vanessa e lo squadrismo 2.0

gennaio 19, 2015 in Approfondimenti, Crisi da Sonia Trovato

syria1Mai come in questi giorni viene da rimpiangere i tempi in cui l’opinionista da bar discuteva con i propri e degni compari tracannando grappini a ripetizione al bancone di una bettola di paese, o quelli in cui un politico, per fare una dichiarazione, doveva aspettare che il giornale andasse in stampa o che una troupe televisiva gli piazzasse sotto le labbra farneticanti un microfono. Oggi, con Facebook e Twitter, gli uni e gli altri si sentono legittimati a battere sulla tastiera qualsiasi castroneria attraversi la loro desertica e fluttuante materia grigia, riportando, a supporto delle loro profondissime considerazioni, articoli sgrammaticati e scritti da persone che non hanno la minima idea di cosa sia la verifica di una notiziaLeggi il resto di questa voce →

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La follia regna sovrana

gennaio 12, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia da Lucia Accordini

TIPOLOGIA GIORNALISTICA

VILibro-40Un giovane reduce dalla guerra di Troia ha abbandonato, questa notte, le sfarzose lenzuola della regina Didone, con la quale aveva iniziato una voluttuosa relazione. Sono ignote le cause ma tragiche le conseguenze. Cartagine, dopo l’illusoria parentesi rosa, si è infatti tinta di rosso.

La ragione di una simile strage non è ancora stata spiegata con precisione ma un punto è chiaro: la gelosia e il desiderio di  vendetta della regina Didone, arrestata nella notte dopo aver seminato il terrore. È lei l’unica indagata dagli inquirenti, dato il numero altissimo di testimoni oculari, che l’hanno vista pugnalare chiunque le capitasse vicino in quel tragico momento di delirio. È lampante il motivo scatenante di questa momentanea ma lunga perdita di lucidità: l’abbandono da parte del giovane amante di nome Enea, partito da Cartagine senza fornire spiegazioni a Didone. Leggi il resto di questa voce →

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Reinventare Charlie

gennaio 11, 2015 in Approfondimenti, Crisi da Damiano Cason

black jacobinsQuello che è successo alla redazione di Charlie Hebdo è scioccante, ma come fanno, all’improvviso, ad essere tutti Charlie, ricercati conoscitori e sostenitori della libertà d’espressione? Ad esempio, è Charlie anche l’Università di Bologna (la più antica università occidentale) che ha istituito un “codice etico” che prevede  sanzioni verso chiunque – dipendente o studente – leda “l’immagine dell’Università”, anche soltanto con un post su Facebook? Sono per la libertà d’espressione quelli che da anni vogliono vietare l’apertura delle moschee nelle proprie città? Charlie Hebdo, rivista letta da pochissimi, si può leggere, ma il Corano no? Oppure sono Charlie i vari ministri del governo Renzi che non hanno mai perso l’occasione di affermare che contestare le nostre scelte lede l’immagine dell’Italia? Leggi il resto di questa voce →

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