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Il segreto di Renzo

febbraio 24, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia da Alessandro Torre

TIPOLOGIA NARRATIVA
Nel mezzo dei tumulti milanesi per la carestia del pane, Renzo scorge, tra la folla, la donna più bella che abbia mai visto. È Angelica, principessa del Catai, scappata dall’Oriente dopo un fulmineo e fallimentare matrimonio con il fante Medoro. Il giovane ne rimane folgorato, ma i doveri verso la promessa sposa Lucia lo tormentano.
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Enrico Baj, “Angelica e Medoro” (1979)

Tutte le certezze di Renzo, la sua fermezza, la sua capacità di trovare risposte e punti fermi anche nelle situazioni più difficili si dissolsero. Non voleva ammetterlo, non riusciva a crederci, ma mai nella sua vita il cuore gli era battuto con una tale frequenza. Se solo si fosse sparato, mai avrebbe goduto della vista della meravigliosa principessa. Ora, nel suo tremore continuo, provava un pizzico di esaltazione incontrollabile, mescolata ai sensi di colpa per quel tradimento immaginario.  Leggi il resto di questa voce →

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“La chiave di violino”, il nuovo giallo bresciano di Annamaria Naso

febbraio 22, 2015 in Recensioni da Piera Maculotti

Copertina-Naso-webD’improvviso tutto finisce. Succede in una gelida notte di gennaio, tra il vento e la luna piena. Sono i giorni della merla quando cala il buio sulla vita di Carlo Altieri, anche se le luci restano accese nella sala della sontuosa villa.

Ma perché proprio lui, stimato da tutti, amato da molti? Lui, brillante e celebre direttore d’orchestra…

È “La chiave di violino” (Agemina Edizioni, pp. 172 € 12) ad aprire il mistero, a sciogliere il chiuso enigma con un giallo bresciano coinvolgente e veloce.

L’autrice – Annamaria Naso, siciliana, oggi residente a Pisa – ha vissuto e insegnato per anni a Brescia; qui ha incontrato esperienze, abitudini, ambienti che fanno da sfondo alla storia: una vicenda di intrecci e snodi diversi, di mondi, modi e voci plurali, come ben testimonia la varietà della lingua scelta, dialetto compreso. Leggi il resto di questa voce →

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“Il cibo nell’arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol”

febbraio 22, 2015 in Arte e mostre da Laura Giuffredi

Brescia, Palazzo Martinengo

(fino al 14 giugno 2015)

jacopo-chimenti-interno-di-dispensa-con-cibarieSi esce sazi da questa mostra intensa e colorata, dove il cibo domina la scena.

Sazi dopo una scorpacciata visiva di ortaggi, carni, frutta, salumi, e per il godimento che deriva dall’esuberanza: dei colori e delle forme, spesso opulente e debordanti, dei cibi e dei personaggi che li maneggiano, li cucinano, li consumano; l’esuberanza dei volti accesi, riflessi nei paioli di rame. E la partecipe bellezza dei paesaggi sullo sfondo, che si appiattiscono, infine, nella bidimensionalità delle zuppe in scatola di Warhol. Leggi il resto di questa voce →

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“La corrente”, capitolo 4

febbraio 22, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli

SarzanaSotto quei portici che preludono al piazzale degli autobus, Gigliola incontrò Rodolfo, un giovane impiegato del Comune, uscito dall’ufficio un momento per un gelato e per una boccata d’aria. Un po’ allampanato, serio ma non troppo, brizzolato nei capelli bruni e toscano più che ligure nell’accento, Rodolfo era sempre stato amico di Gigliola, e sentiva per lei quel sentimento di amicizia concreto e forte, di chi vuole aiutare l’altro e sente per l’altro amore e cortesia.

Rodolfo, mentre lei le si rivolgeva, teneva lo sguardo perso verso il vuoto, provava forse a contare i piccioni lì vicino; all’udire il suo nome si riscosse come da un torpore inusitato, come una luce lo riprendesse dal buio di una solitudine e lo illuminasse. Leggi il resto di questa voce →

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Gagandeep

febbraio 22, 2015 in Il questionario di Proust per nuovi bresciani da Beatrice Orini

gagandeepNome: Gagandeep

Età: 18 anni

Paese di provenienza: India

In Italia dal: 2010

Religione: sikh

Scuola: Istituto di Formazione Professionale

Che cosa mi piace di Brescia: la gente

Che cosa non mi piace di Brescia: la brutta gente Leggi il resto di questa voce →

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Letteratura e allucinogeni: famoso scrittore delirante a Firenze

febbraio 18, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia da Francesca Ferretti

TIPOLOGIA GIORNALISTICA

dante_alighieriUn affermato scrittore trentacinquenne è stato rinvenuto questa mattina in stato confusionale nella sua abitazione fiorentina. L’uomo sostiene di aver subito un ingiusto esilio e di aver compiuto un viaggio nell’aldilà.

Al momento dell’arrivo delle forze dell’ordine, Dante Alighieri si trovava a petto nudo, rannicchiato in un angolo del giardino. I test tossicologici sono risultati positivi ed è stato appurato che lo stato confusionale era dovuto a un potente allucinogeno, ingerito durante le ventiquattro ore precedenti. Lo scrittore è stato trasportato con urgenza presso un centro di disintossicazione.  Leggi il resto di questa voce →

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Alex

febbraio 15, 2015 in Il questionario di Proust per nuovi bresciani da Beatrice Orini

alexNome: Alex

Età: 19

Paese di provenienza: Ghana

In Italia dal: 2008

Religione: cattolico

Scuola: Istituto di Formazione Professionale

Che cosa mi piace di Brescia: piazza Duomo

Che cosa non mi piace di Brescia: le case vecchie Leggi il resto di questa voce →

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The home

febbraio 14, 2015 in Approfondimenti da Gloria Berardi

home1Arundhathi Subramaniam, considerata fra le migliori poetesse indiane contemporanee, ha scritto una poesia intitolata “Home”:

Dammi una casa che non sia mia, dove possa entrare e uscire dalle stanze senza lasciar traccia, senza mai preoccuparmi dell’idraulico, del colore delle tende, della cacofonia dei libri vicino al letto. Una casa leggera da indossare, in cui le stanze non siano intasate delle conversazioni di ieri, dove l’ego non si gonfia a riempire gli interstizi. Una casa come questo corpo, così aliena quando provo a farne parte, così ospitale quando decido che sono solo in visita. Leggi il resto di questa voce →
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Andata e forse ritorno: è così semplice emigrare dall’Italia (3)

febbraio 13, 2015 in Fuga dall'Italia da Chiara Zonta

Nottingham2Ritorno sulla questione del lavoro.

È strano, sono partita convinta che bisogna essere ben preparati per accedere ad un’occupazione retribuita o meno (l’esperienza sembra richiesta in qualsiasi ambito, come ricercatrice, lavapiatti, volontaria), qui invece ho capito che non si è mai realmente pronti per coprire una posizione – c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, fosse anche un modo diverso, quello lì adottato o da te adattato, di fare le stesse cose. E infatti mi hanno assunta non perché sapevo fare, ma perché avevo voglia di lavorare, e quindi avrei imparato. Entro i primi tre mesi decideranno se è il caso di tenermi o meno, in base a quanto e come contribuisco nel team. Tutto questo mi sembra giusto, sensato, normale. Leggi il resto di questa voce →

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“È stato morto un ragazzo” – Il racconto del calvario degli Aldrovandi nel documentario di Filippo Vendemmiati

febbraio 13, 2015 in Approfondimenti, Cinema da Sonia Trovato

“Ho sempre pensato che sopravvivere a
un figlio fosse un dolore insostenibile. […]
Ora mi rendo conto che in realtà non si sopravvive.
Una parte di me non ha più il respiro, la luce, il futuro,
perché il respiro, la luce, il futuro sono stati tolti a lui”
(Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi)

 

Federico_Aldrovandi_Aut31801   In una delle scene finali di Arancia Meccanica, il protagonista, “guarito” dal metodo Ludovico, si imbatte nei vecchi compagni di violenza, ritrovandoli ripuliti in una divisa di polizia. Per dei vecchi drughi come noi il lavoro più adatto è questo: poliziotti spiegano, tra un ghigno e l’altro, i due agenti, prima di tentare di soffocare Alex in una fontana e riempirlo di manganellate. Ma la vicenda raccontata in È stato morto un ragazzo, documentario firmato dal giornalista e regista Filippo Vendemmiati, non è ambientata nell’Inghilterra distopica e futurista nella quale i drughi di Burgess/Kubrick si drogavano di lattepiù, pregustando le imminenti scorribande notturne. Siamo infatti a Ferrara, città dotata di opinione pubblica e società civile reattive, di un sistema d’informazione diffuso e disposto a diffondere notizie e spiegazioni e a non subire condizionamenti. E il ragazzo che “è stato morto” all’alba, in un parco cittadino, dopo uno scontro fisico violento con quattro agenti di polizia, senza alcuna effettiva ragione, era un diciottenne, studente incensurato, integrato, di condotta regolare, inserito in una famiglia di persone perbene (frasi estratte dalle motivazioni della sentenza).

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