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Le fatiche di un artista per “tenere bottega”: Tiziano e la grafica

gennaio 8, 2017 in Arte e mostre, Recensioni da Laura Giuffredi

Tiziano Le botteghe e la graficaIl saggio di Peter Lüdemann Tiziano. Le botteghe e la grafica (Alinari 2016) è il quarto titolo della collana Tiziano e l’Europa  e fa da pendant a Le botteghe di Tiziano, di Giorgio Taglaferro e Bernard Aikema,  del 2009.

Lo studio minuzioso, attraverso l’esame di specifiche opere a stampa e disegni, svela il mondo dell’artista cadorino come maestro di bottega nel corso di tutta la sua lunga carriera, dalle prove giovanili e quelle della vecchiaia,  per quanto riguarda la grafica.

Si svela così un “marchio” Tiziano, un “sistema” che connota di sè il gusto artistico dell’Europa del XVI secolo. Leggi il resto di questa voce →

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Quattro secoli per capire la libertà e pochi decenni per dimenticarla

dicembre 29, 2016 in Approfondimenti, Libri perduti o da tradurre da Mario Baldoli

thumbs.phpCome si è evoluto il concetto di libertà nella storia, un tema ferocemente attuale oggi quando essa si cela nella più lunga delle eclissi.

Su un argomento così dimenticato Quentin Skinner, uno dei più grandi filosofi al mondo, in occasione del prestigioso riconoscimento internazionale Premio Balzan, ha tenuto la Lectio magistralis: Thinkingabout liberty, an historian’sapproach, Olschkieditore, 2016. Leggi il resto di questa voce →

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“La cena di Natale” di Nathalie Dargent e Magali Le Huche

dicembre 23, 2016 in narrativa bambini da Beatrice Orini

La cena di Natale

“La cena di Natale” di Nathalie Dargent e Magali Le Huche (Edizioni Cluny)

“«Uhhhh, che confusione c’è qui!» gridò la tacchina Cesarina appena uscita dal sacco dove era stata infilata. «Non ti hanno insegnato a mettere in ordine la tua tana prima di invitare una signorina?»
«Tu non sei mia ospite» protestò la volpe. «Sei la mia cena di Natale».”

La volpe ruba la tacchina più bella del pollaio per gustarla alla cena di Natale insieme ai suoi amici, il lupo e la donnola. I tre, però, scopriranno che la tacchina Cesarina è un vero osso duro ancora prima di decidere se farla arrostita, flambé o farcita.

Dentro la tana della volpe adobbata a festa, un’avventura da leccarsi i baffi. Per sorprendersi e sorridere anche a Natale.

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Chi non mangia sta meglio, finalmente!

dicembre 16, 2016 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Picasso, "Poveri in riva al mare"Quando i Paesi ricchi hanno il raffreddore, quelli poveri hanno la polmonite, è una riga di un vecchio libro (1965) del geografo francese Jacques Lacoste Geografia del sottosviluppo.

Ora che i Paesi ricchi hanno una brutta polmonite che ha comunicato la sua febbre a tutta la Terra, succede che i Paesi poveri stanno meglio di prima. Lo dicono le statistiche di vari enti, uffici, agenzie internazionali: i poveri emigrano perché gli piace visitare il mondo.

Fra parentesi: quando leggo qualche documento sui temi fame, ambiente, migrazioni, guerre, una cosa deprimente è la quantità di sigle esistenti per ogni disgrazia del mondo. Così tanti per combinare così poco. Quando queste sigle (forse costituite da persone) dichiarano che i Paesi poveri (cioè sottosviluppati, come li chiamava chiaro Lacoste) stanno meglio, i loro numeri si fondano sempre sul Prodotto interno lordo (Pil). Leggi il resto di questa voce →

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“Federico” di Leo Lionni

dicembre 10, 2016 in narrativa bambini da Beatrice Orini

"Federico" di Leo Lionni (Babalibri)

“Federico” di Leo Lionni (Babalibri)

«Federico, perché non lavori?» Chiesero.
«Come non lavoro!» Rispose Federico un po’ offeso.
«Sto raccogliendo i raggi del sole per i gelidi giorni d’inverno.»”

Un topolino poeta regala piccoli gesti che incantano e insegnano. A dispetto delle formiche di Esopo.

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Renzi-Boschi: sette ragioni per il NO

dicembre 4, 2016 in Approfondimenti, Crisi da Sonia Trovato

renzi-boschi-638x425«Signor Presidente del Senato, gentili senatrici, onorevoli senatori, ci avviciniamo a voi in punta di piedi, con il rispetto profondo, non formale, che si deve a quest’Aula, che si deve alla storia di un Paese che trova in alcuni dei suoi luoghi non soltanto un simbolo – cioè qualcosa che tiene insieme – ma anche un elemento di unità profondo. Ci avviciniamo con lo stupore di chi si rende conto della magnificenza e della grandezza non solo di un luogo fisico, ma anche del valore che questo rappresenta nel cuore di una lunga storia come quella italiana». Era il 24 febbraio 2014 e il neopresidente Matteo Renzi apriva così il discorso programmatico rivolto ai senatori ai quali ci accingeva a chiedere il voto di fiducia. Ci sono voluti poco più di due anni perché il “rispetto profondo” verso il Senato si trasformasse in un tracotante disprezzo e perché Palazzo Madama venisse assurto dai media governativi a carrozzone costoso e inutilmente replicante delle funzioni svolte dalla Camera dei Deputati.  Leggi il resto di questa voce →

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“Tra nevi ingenue”, i nuovi racconti di Paola Baratto

dicembre 2, 2016 in Recensioni da Piera Maculotti

barattoSi può dipingere l’aria? La bellezza dell’aria in cui sta il ponte, la casa, il battello… Impossibile. Lo dice (e, en plein air, lo contraddice) Monet, padre dell’impressionismo. Sembra proprio quest’impossibile ad animare la sfida creativa di Paola Baratto: cogliere il respiro delle cose, fissare l’istante perfetto e sospeso; dipingere l’aria, depurarlta dal peso del troppo, dell’ovvio o del trucco retorico. Per consegnarla a una narrazione che ha la luce della rivelazione.

Piccole storie. Attimi di scoperta. Un suono, un odore, un segno: d’improvviso qualcosa ti parla e ti porta Fuori strada: dentro un sogno, un ricordo oppure in quella piazzetta parigina che – nel quadro di Utrillo – sta Tra nevi ingenue. Titola proprio così la nuova raccolta (Manni pp.43 €12) della scrittrice bresciana: dodici brevi racconti, intervallati da cinque stacchigouache – usciti, in corsivo, da una prosa poetica raffinata, evocativaLeggi il resto di questa voce →

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“Cronache di Gerusalemme” di Guy Delisle

novembre 25, 2016 in Graphic novel da Beatrice Orini

cronache di gerusalemme

“Cronache di Gerusalemme” di Guy Delisle (Rizzoli Lizard)

“Il giorno dopo passa a trovarci una rappresentante di MSF.
«Dunque, qui ci troviamo nella parte “est” di Gerusalemme. È un villaggio arabo che è stato annesso nel ’67, in seguito alla guerra dei Sei Giorni.»
«Ma siamo comunque in Israele, giusto?»
«Beh… Sì… Insomma dipende.»
«Per il governo israeliano siamo in Israele, questo è certo, ma per la comunità internazionale, che non riconosce la spartizione fatta nel ’67, ci troviamo in Cisgiordania, quella che dovrebbe diventare la Palestina (se mai accadrà).»
«Ah, ok, d’accordo. E quindi è Gerusalemme la capitale del Paese?»
«Beh, il discorso è lo stesso, per la comunità internazionale è Tel Aviv, dove ci sono tutte le ambasciate. Ma per Israele è Gerusalemme. La Knesset (il parlamento) è qui, non a Tel Aviv.»
«Mmm… Capito.»
Bah, non ci ho capito niente. Ma con un anno davanti a me, mi dico, finirò di certo per capirci qualcosa… Leggi il resto di questa voce →

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“La nonna addormentata” di Roberto Parmeggiani e João Vaz de Carvalho

novembre 10, 2016 in narrativa bambini da Beatrice Orini

la nonna addormentata

“La nonna addormentata” di Roberto Parmeggiani e João Vaz de Carvalho (Kalandraka)

“La mia nonna dorme.
La mia nonna dorme tutto il giorno.
La mia nonna dorme tutto il giorno, da un mese.”

Un nipote osserva sua nonna che dorme e che sogna, si siede vicino e le accarezza il naso per farle il solletico.

Parole come un soffio lieve, accanto a immagini che sorridono. Un piccolo dono d’emozione.

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Era meglio essere un cane

novembre 8, 2016 in Recensioni da Mario Baldoli

efccc4ac72790f6014b9c1a0fb1b1e87_w200_h_mw_mh_cs_cx_cyViene dal Rinascimento, precisamente dal 1560, un divertente e inedito libretto di Teodoro Gaza, Elogio del cane, Canis laudatio, Olschki editore, con introduzione, traduzione dal latino e note di Lucio Coco.

Gaza fu uno degli intellettuali bizantini della diaspora, emigrato da Salonicco all’arrivo delle armate turche di Murad II. C’era anche un fuggitivo illustre tra i tanti, era il cardinal Bessarione che aiutò i suoi connazionali, tutti costretti alla povertà dal destino degli esuli.

Gaza apprende il latino, insegna e traduce dal greco: lo si trova a Mantova, Ferrara, Roma, Napoli, ancora a Roma come interprete, infine come procuratore di un villaggio nel Cilento, consumato sempre dalla stessa povertà.

Ecco l’elogio del cane, nel quale a volte sembra che Gaza si identifichi con l’amico dell’uomo.  Leggi il resto di questa voce →

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