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La bellezza del mondo

gennaio 11, 2019 in Racconti e poesie da Paolo Merini

San Fruttuoso

San Fruttuoso

Il turista che percorre il promontorio da Pietre Strette (dove le streghe facevano i sabba) verso Portofino, seguendo il sentiero intermedio tra San Fruttuoso e Portofino, quello che, scendendo a Base 0 mostra gli scorci più entusiasmanti, incontra quasi subito una piccola lapide scolpita in una roccia tra i lecci: “Qui la bellezza del mondo apparve per l’ultima volta a Marco Bruzzone, pittore, 1992”.

Chi passa pensa all’uomo che lì veniva a dipingere e che, davanti alla tela, col pennello in una mano e la tavolozza nell’altra, fu fermato dalla morte mentre ritraeva quella scena di luce tra mare e collina. Una morte invidiabile. Leggi il resto di questa voce →

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L’intermittenza del rumore

dicembre 2, 2018 in Recensioni da Viola Allegri

sul-silenzio-2844Con un fulminante inizio: La modernità è avvento del rumore, David Le Breton getta le basi del suo ultimo saggio Sul silenzio, fuggire dal rumore del mondo, (trad. Merlin Baretter, p.280) Cortina editore.

Massacrato dal piacere del nuovo, il silenzio è scomparso nella vita quotidiana sostituito da rumori ormai incontrollabili.

Le Breton cita spesso il filosofo e poeta Max Picard: Una volta il silenzio copriva tutte le cose (Il mondo del silenzio, Sotto il Monte 2007). Il rumore ci accompagna ovunque: a volte è un sottofondo diffuso, a volte è l’urlo violento dei martelli pneumatici, l’aggressione di radio e televisione, il traffico, i cantieri, le ambulanze, gli allarmi degli antifurto. Leggi il resto di questa voce →

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Il Regime dell’Arte – Il Premio Cremona 1939-1941.

novembre 17, 2018 in Arte e mostre da Gloria Berardi

locandina-regimeIl Regime dell’Arte – Il Premio Cremona 1939-1941, mostra a cura di Rodolfo Bona e Vittorio Sgarbi, Cremona, Museo Civico, Ala Ponzone (fino al 24/02/2019 )

A prevenire le inevitabili critiche e riserve politiche, ci ha pensato Vittorio Sgarbi all’inaugurazione dello scorso settembre: “Non c’è nessuna connivenza politica, la politica non c’entra nulla, c’è una lunga distanza, ormai 75 anni, che ci mette al riparo da ogni rischio. Da qui una mostra impeccabile nella quale i quadri sono quelli giusti…una mostra che fosse di una fedeltà assoluta nel riproporre quello che fu il clima di quell’epoca”.

Vedere oggi un quadro in cui una famiglia ascolta un discorso alla radio, nell’epoca degli smartphone, secondo Sgarbi mette al riparo da ogni rischio di propaganda: “Dire che sono antifascista è  superfluo, perchè è già aprioristico. Ma se da storico voglio ricostruire quel mondo, lo devo ricostruire fedelmente”.

Certo, un approccio che non può non andare a solleticare questioni di opportunità politica che appaiono tutt’altro che futili, pur se affrontate da un punto di vista eminentemente artistico (si pensi alla polemica esplosa in queste settimane a Brescia a proposito della possibile ricollocazione in piazza della Vittoria della statua del cosiddetto “Bigio”). Leggi il resto di questa voce →

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Chi recita si fa attraversare da tante vite, e la morte si dilegua

novembre 12, 2018 in Recensioni da Mario Baldoli

copertina-carmignaniDice Anna Proclemer: “Ogni sera sulla scena cerco la felicità. Faccio questo mestiere perché penso così di essere meno infelice”.

E’ la prima intervista di Paola Carmignani, per la prima volta nel camerino di un’attrice. La sua timidezza estrema e il sogno che si avvera: lavorare per o vicino al teatro, una magia che risale all’infanzia, a una famiglia che parlava di teatro anche a tavola.

L’intervista è uscita su “La voce del popolo” nel 1984.

Poi lei è diventata critico teatrale del “Giornale di Brescia” e ora in un libro prezioso e unico nel genere La passione teatrale, LaQuadra editore, riporta fra brevi brani delle sue interviste a decine di attori, la perla preziosa della loro intima testimonianza, la loro misura indelebile e umana. Una misura spesso vulnerabile come quella Mariangela Melato: “Ci sono momenti in cui un personaggio ti tocca, saltano fuori paure, solitudini. Quando ho fatto Un tram che si chiama desiderio ho sofferto, alla fine ero molto provata. Mi sembrava che coincidesse con un passaggio, mi sembrava che svanisse la possibilità di quel candore, di quella giovinezza”. Leggi il resto di questa voce →

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Scoprire Marco Polo

ottobre 4, 2018 in Libri perduti o da tradurre da Mario Baldoli

foto-mario-altaNel 1937 veniva pubblicato a Firenze in copie numerate un gioiello di originalità, erudizione e riflessione Storia letteraria delle scoperte geografiche di Leo Olschki , edito da lui stesso, fondatore dell’omonima casa editrice. Il numero limitato di copie, per altro con antiche preziose illustrazioni, fa pensare ad un gioco intellettuale rivolto ad amici e dotti conoscenti, anche perché l’argomento era in parte nuovo per l’autore, professore di filologia romanza a Heidelberg,

Il libro è quasi introvabile malgrado una piccola ristampa nel 1999, e andrebbe riproposto insieme con gli studi, ormai molto diversificati su quel favoloso passato. Leggi il resto di questa voce →

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“Ricordate sempre di essere umani”, anche nell’infosfera

agosto 27, 2018 in Approfondimenti, Recensioni da redazione

di Adriana Ziliani e Mario Baldoli

la-psicologia-di-internetUn cane scrive una mail a un altro cane: In Internet nessuno sa che sei un cane. La striscia umoristica di Peter Steiner “è fortemente esagerata”, direbbe Mark Twain quando fu pubblicata la notizia della sua morte, e aggiunse: “spiacente di deludervi”. Oggi sarebbe deluso anche il cane, facilmente smascherato. Più tempo occorre per smascherare una fake news, un falso profilo, le mail di un governo.

A cinquant’anni dalla nascita della rete delle reti Internet presenta soprattutto tre facce: la cultura, la pubblicità, la condivisione. Leggi il resto di questa voce →

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Alle ragazze del mare piace nascondersi

luglio 17, 2018 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Odisseo e le sirene. Decorazione di un vaso ateniese, tardo sec. VII, British Museum

Odisseo e le sirene. Decorazione di un vaso ateniese, tardo sec. VII, British Museum

Fossi stato un marinaio sulla nave di Odisseo, in prossimità degli scogli dove cantano le sirene, le ragazze del mare, non gli avrei obbedito, non l’avrei lasciato riempirmi di cera gli orecchi.

Il loro canto era ben più ricco e armonioso delle brevi banali parole che Odisseo racconta al re dei Feaci: era un canto così profondo che Odisseo lo nasconde.

Io avrei nuotato verso quegli scogli di morte, perchè la vita non vale il sentire quel canto. E poi tutti noi marinai avevamo il sospetto che non avremmo visto il ritorno: infatti giorni dopo il fulmine di Zeus sbalzò i miei compagni nel mare dove sembravano “cornacchie marine intorno alla nave nera”. Leggi il resto di questa voce →

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Il “sopravvivere dei nomi alle cose”: note dal dibattito sulla politeia biblica

luglio 4, 2018 in Approfondimenti da Marco Castelli

«quia auctoritas cereum habet nasum, id est in diversum potest flecti sensum, rationibus roborandum est» (Alani de Insulis, De fide catholica contra hereticos sui temporis praesertim albigenses)

[«perché l’autorità ha il naso di cera, cioè che può essere piegato in differenti direzioni secondo le tesi da sostenere»]

puritani«Se è stata una cosa difficile e mirabile […] l’aver potuto gli uomini per lunghe osservazioni, con vigilie continue, per perigliose navigazioni, misurare e determinare gl’intervalli de i cieli, i moti veloci ed i tardi e le loro proporzioni, le grandezze delle stelle […], i siti della terra e de i mari, cose che, o in tutto o nella maggior parte, sotto il senso ci caggiono; quanto più meravigliosa deviamo noi stimare l’investigazione e descrizione del sito e figura dell’Inferno». L’incipit di questo scritto può sicuramente far pensare all’opera di un qualche religioso medievale attento alla salvezza dell’anima e rispettoso della Sacra Rota. Più strano è invece realizzare che è opera del primo vero scienziato moderno: Galileo Galilei, intento ad analizzare attentamenti, davanti all’Accademia fiorentina, secondo principi fisici, i canti danteschi: «Non solamente è impossibile, se vogliamo sfuggir la rovina di tutto l’Inferno, che le parti superiori manchino di sostegno, ma è ancora ciò contro l’istesso Poeta …». La statica – chiaro – anche all’Inferno non si discute.  Leggi il resto di questa voce →

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Il mondo lento e variopinto della scuola serale

giugno 27, 2018 in Approfondimenti da Sonia Trovato

gambaraE. è moldava e ama follemente i romanzi storici, Tolstoj e Dostoevskij soprattutto, ma anche Manzoni. “L’addio ai monti di Lucia, prof., è il manifesto di tutti i migranti: tutti quelli che hanno dovuto lasciare il loro paese provano quello che prova Lucia in quel capitolo”. E. frequenta il corso serale di un noto liceo bresciano in cui mi sono diplomata una dozzina di anni fa e che ho varcato nuovamente da insegnante lo scorso settembre. Una sola classe e quattro ore di italiano: un piccolo completamento orario, insomma, che però si è subito configurato come l’esperienza davvero pregnante del mio tortuoso cammino attraverso i cerchi infernali della Terza Fascia.  Leggi il resto di questa voce →

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Populismo, ordoliberismo e tecno-fondamentalismo

maggio 21, 2018 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

Il 10 maggio Carlo Formenti, invitato da Podemos, ha presentato a Madrid il suo ultimo libro La variante populista. Dialogano con lui il segretario del partito Pablo Iglesias, Sofìa Castanon (secretaria del feminismo internacional), Manolo Monereo (deputato Podemos di Cordoba), Eugenia Rodriguez (prof. di filosofia del diritto a Madrid).

incantati-dalla-reteUn rapporto di amore e odio, un corpo a corpo tra l’uomo e Internet in un contesto mutato in pochi decenni dalla speranza alla tragedia: il neo-liberismo si è accaparrato Internet in un cocktail che si chiama ordoliberismo e tecnofondamentalismo.

Da due decenni l’impegno maggiore di Carlo Formenti, uno studioso marxista, è leggere il futuro della Rete seguendola nelle sue origini e svolte, le illusioni cadute e la soggezione al capitale.

E’ del 2000 il suo primo libro, Incantati dalla rete. Immaginari, utopie e conflitti nell’epoca di Internet, Raffaello Cortina 2000. Poi Mercanti di futuro. Utopia e crisi della Net Economy, Einaudi 2002.

Infine Cybersoviet, utopie postdemocratiche e nuovi media, Raffaello Cortina 2008. Leggi il resto di questa voce →

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