Masks
novembre 4, 2020 in Racconti e poesie da redazione
Grande poesia, e attualità, da Chiara Zonta, nostra corrispondente da Londra
Masks
Isn’t this infection weird?
You see people in the streets
Wearing gloves, wearing masks
You see people on the screens
Displaying naked souls and hearts
What was it’s human connection?
The touch of fingers, the vibration of a sound, the weight of a hug that holds me to the ground?
Data sharing, the pixels of a smile, a closeness built through the camera zoom in the emptiness of a room?
Did you expect such side effects, this spread of affection?
Juggling between tenderness and suspicion – is this real or is it fiction?
We dress up in glitters and sleepers
(Now to go out, you enter internet)
And as long as you pay for a strong broadband
You can have many friends on the same wavelength
Confessions cut when the battery runs out
Relationships are unplugged and plugged
Does it feels recharging to upload
the contents of your inner life
For contacts on your telephone book?
Or is it just a show
As once back outside
You won’t spare most of them another look?
(Don’t let your real expression
ruin the filters on your profile
Don’t expose the wrong impression
Of what’s your daily life)
Will you call once again
when the lockdown draws to an end?
Will you be with me as much
when we’ll meet in a pub?
Were you bonding with me
or with your image on the screen?
Can’t this be an awakening connection
With your friend, and / as your reflection?
We’re united apart
Breathing the same compression
Wearing masks and scars
Seeking protection and attentino
Put on a surgical mask, hold it as a shield
And seize the chance to rip off your walls, to connect, to heal
You can choose today to be the connection
And to spread some compassion
Let this pandemic affection
Lead your world to a new direction.
Chiara Zonta
Maschere
Non è strana quest’infezione?
Li vedi con guanti e maschere per strada
E sugli schermi anima e cuore denudati
Era forse questa la relazione umana?
Quel tocco delle dita, la vibrazione di un suono,
Il peso d’un abbraccio che ci lega alla vita?
Condividere i dati, i pixel di un sorriso,
La vicinanza dello zoom nel vuoto della stanza?
Immaginavi questi effetti, un impatto così esteso?
Così ci destreggiamo tra tenerezza e sospetto – è tutto vero o una farsa?
Con brillantini e buccole eleganti ci agghindiamo
(Ora per uscire, in Internet devi entrare)
E se paghi per avere una potente banda larga
Avrai amici a iosa sulla stessa sintonia
Basta confessioni quando si scarica la pila
Le relazioni si sconnettono e connettono così
Come ci si sente a ricaricare per postare
I segreti profondi della tua vita interiore
Ai contatti della guida trascritti al cellulare?
O è solo un’occasione
Come se fossi di nuovo lì con loro
Per non degnare molti d’uno sguardo ulteriore?
(Non permettere alla tua espressione reale
Di rovinare i filtri sul profilo che hai salvato
Non puoi divulgare un’impressione inadeguata
Di ciò che la tua vita quotidiana ti ha donato)
Mi chiamerai di nuovo
Quando il lockdown sarà prossimo alla fine?
Resterai tutto il tempo con me
Ritrovandoci in un pub?
Era a me che ti legavi
O all’immagine sul tuo schermo?
Ti desterà alla realtà questa connessione
Potrà ridarti ad un amico e alla tua riflessione?
Siamo uniti e distanziati
Respiriamo la stessa compressione
Le stesse maschere le stesse ferite
Cercando protezione in attesa di attenzione
Metti la mascherina, tienila è uno scudo
E cogli l’occasione di abbattere i tuoi muri, per connettere, guarire
Scegli oggi d’esser tu la connessione
Emanare compassione
Fa che questa pandemica affezione
Conduca il tuo mondo a una nuova direzione.
(traduzione di Gaetano Barbarisi)