La battaglia delle stelle
dicembre 2, 2014 in Approfondimenti da Salvatore Ciccone
Un fulmine ha squarciato il cielo sereno dell’associazione Centro Studi Pegaso lo scorso fine settimana, preannunciando un’Apocalisse con tanto di stelle cadenti e minacce di dannazione. Ma dopo poche ore, come nulla fosse successo, è tornato a splendere fiero l’arcobaleno.
Ma meglio andare con ordine…
Tutto è iniziato la notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre, quando un utente Facebook ha ben pensato di recensire negativamente la pagina della suddetta associazione, scrivendo commenti denigratori su alcuni dei suoi componenti e criticando in maniera feroce diverse immagini pubblicate. E una fra tutte sembra essere stata la causa scatenante di tanto accanimento: l’immagine di due uomini nudi che si avvicinano sensualmente per baciarsi. Da quel momento, una vera e propria tempesta di recensioni negative è piovuta dal cielo, facendo drasticamente diminuire il numero di stelle (valutazioni positive) di cui l’associazione godeva. E al centro del mirino sempre la stessa immagine.
Però, c’è qualcosa che non va. Come è possibile che improvvisamente e solo ora un numero così elevato di utenti facebook si sia accorto di quell’immagine, pubblicata il 13 febbraio? L’arcano è presto svelato! Già, perché sulla pagina intitolata “No all’ideologia di genere” è apparsa la stessa immagine incriminata con un chiaro messaggio da parte del gestore della pagina stessa: il Centro Studi Pegaso appoggia Arcigay e le altre lobby, quindi gli “amici” (evidentemente molto simili ai “Genosse” di Hitler) sono stati invitati a recensire negativamente, possibilmente senza commentare. Ora è tutto chiaro…
Sono stati nominati tutti: Gandolfini, Trentini, Dio stesso; la famiglia naturale, la Costituzione, addirittura Michelangelo in un commento che riferita di una bizzarra perversione riguardo a un libro di biologia. Utenti con nomi raccapriccianti hanno scritto di tutto e di più, mostrando un dispotismo cattolico che, se letto attentamente, suona quasi paradossalmente blasfemo. E al centro di tutto, ovviamente, la famiglia. Non la mia, o la vostra, ma quella di tutti: quella naturale. Eh sì, perché nonostante si fosse chiesto a chi recensiva di astenersi, possibilmente, dal commentare, tanti hanno pensato bene di farlo, dimostrando però di non sapere neanche cosa stessero commentando e forse, dico forse, che sarebbe stato meglio continuassero a leggere in piazza invece che mettersi pure a scrivere. Perché se è bastato leggere “Arcigay” e vedere la foto di due uomini che quasi si baciano per pensare subito a un attacco alla “loro” famiglia, avrebbero dovuto informarsi sul significato di quella foto, che non era altro che una delle immagini scelte dall’associazione Centro Studi Pegaso come locandina per un evento organizzato in collaborazione con l’associazione Arcigay Orlando di Brescia. Un incontro per parlare di “amore”, tant’è che il titolo della serata era proprio “Love”. Cosa avesse a che fare la famiglia con tutto questo l’hanno capito solo loro. Forse non sanno leggere…o forse sanno leggere ma non capiscono cosa leggono…o forse era un semplice raptus omofobico…non lo sapremo mai, forse.
Una cosa la sappiamo però: il tentativo di boicottaggio è fallito clamorosamente e non ha influito sul lavoro del Centro Studi Pegaso, che può vantare moltissimi “Mi Piace” e numerose recensioni positive e di solidarietà.
Sappiamo anche un’altra cosa: il settimo giorno è il giorno da dedicare al Signore, e probabilmente molti di quei commentatori senza scrupoli dovranno fare mea culpa per buona parte della settimana per farsi perdonare di aver dedicato la scorsa domenica a un’impresa tanto meschina quanto fallimentare.
Ah, vero, sappiamo anche un’ultima cosa: la pagina “No all’ideologia di genere” ha dovuto eliminare la possibilità per gli utenti facebook di fare recensioni. Pare che ne abbia ricevute parecchie ultimamente, tutte negative. E pare anche che il gestore fosse orgoglioso di questo risultato, perché Gesù ha detto che “i giusti saranno perseguitato per il mio nome”. Talmente giusti che hanno ben pensato di bloccare ulteriori recensioni.
Io personalmente preferisco citare Oscar Wilde: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”.