Imparare e camminare
agosto 26, 2016 in Racconti e poesie da Chiara Zonta
M’isso.
Passo primo. Barcollo.
Secondo passo. Tracollo.
Cauta, mi alzo. Curiosa, avanzo.
Un passo, un altro, un saltello, un balzo.
Danzo?
In punta di piedi, timorosa. Osservo il mondo, pensierosa.
Senza interferire, vago sulla scia dell’avvenire.
Salita. Discesa. Piano. Forte!
Scatto e scardino le mie porte
Entusiasmo e disperazione carburano l’accelerazione.
In apnea da vertigine, in equilibrio precario. Non cado, perché vado.
Slitto, storco, scarto, inciampo.
Non importa, appoggio già su l’altro.
Semplicemente, scommetto
Che un secondo piede in fallo non lo metto
In balia del movimento, del momento,
Della gravità, dell’inerzia, del sentimento
Attraverso il mondo, lo esploro, lo travolgo, mi ci perdo.
Mi soffermo.
Stante, sorrido. Cosciente, decido.
Saggio il terreno che mi sostiene.
Ora tacco e poi punta, decisa ma lieve.
Allungo la gamba, senza perdere il baricentro.
Polmoni pieni, cuore calmo, calma dentro.
Mento in su, mente lucida, sguardo fuori.
Cammino.
Nel mondo. E ne assaporo i colori.