Il viaggio di Matthias Canapini verso “Il volto dell’altro”
ottobre 6, 2015 in Approfondimenti da redazione
Ospitiamo con gioia la lettera di Matthias Canapini, giovanissimo fotoreporter che con i suoi racconti di viaggio sta dimostrando che può esistere un nuovo modo, più empatico e più umano, di fare informazione.
Mi chiamo Matthias Canapini e sono un ragazzo di 23 anni. Quando posso viaggio qua e là nel mondo, e pure in Italia, con la mia macchina fotografica e il quaderno degli appunti, per tentare di raccontare storie e sensibilizzare nuove persone verso realtà spesso dimenticate. In questi tre anni di vagabondaggi tra i Balcani, il Caucaso, l’ Est Europa ed il vicino Medio Oriente, grazie all’aiuto di associazioni locali e internazionali, ho potuto documentare tantissime realtà diverse, come le mine antiuomo in Bosnia, i campi sfollati in Siria, le proteste di Gezi Park in Turchia o il mondo delle adozioni in Kosovo, portando avanti nel frattempo anche mostre fotografiche, conferenze, attività legate all’infanzia. Per continuare a raccontare storie a grandi e bambini.
Faccio questo perché penso che dietro i numeri, le percentuali e le statistiche che ogni giorno sentiamo alla tv, ci siano sempre persone come noi, che racchiudono un nome, un volto, una storia. Credo anche, malgrado tutto, che sia molto importante continuare a raccontare l’umanità del mondo, soprattutto in tempi difficili come quelli in cui viviamo.
Ho scritto un libro pochi mesi fa, che si intitola Verso Est e racchiude tutti gli appunti e le storie da me incontrate negli ultimi anni, a cavallo tra il 2012 e 2014.
A marzo ho pensato di creare un nuovo progetto, “Il volto dell’altro”. Un lungo viaggio via terra, utilizzando esclusivamente treni e autobus, fino in Vietnam e ritorno, raccontando per mezzo di foto, resoconti audio e appunti, il viaggio in sé, ma anche e soprattutto i progetti di associazioni che operano lungo il percorso. Per riflettere insieme, ripeto, in merito a realtà spesso dimenticate. Non ho raggiunto un budget economico molto alto, ma sono contento di sottolineare che la maggior parte dei fondi sono stati raccolti tramite Crowdfunding, una piattaforma online dove chi ha voluto e vuole tuttora aiutarmi materialmente può farlo donando 5, 10, 20 euro o più, oltre ai vari aiuti, consigli o critiche.
Il viaggio è iniziato il 10 giugno e finora ho attraversato nuovamente i Balcani e l’Est Europa, raccontando Srebrenica e i ragazzi di strada a Bucarest, poi l’Ucraina e le tristi storie degli sfollati che ogni giorno continuano a scappare dal Donbass. E ancora, la Russia a bordo della Transiberiana, la Cina da Nord a Sud, passando tra lezioni di Kung Fu e/o inglese e pochi giorni fa sono arrivato ad Hanoi, Vietnam, dove sto raccogliendo testimonianze sugli effetti dell’agente arancio sganciato durante la guerra, aspettando di poter scendere a Sud e documentare varie realtà lungo il delta del Mekong. Il mio viaggio, sebbene ogni giorno incerto tra visti e frontiere instabili, proseguirà in Cambogia, Thailandia, Myanmar, India, Nepal e via in Kazakistan direzione Europa.
Chiunque volesse seguire le mie attività o fosse interessato al viaggio e progetto “Il volto dell’altro” può contattarmi su facebook, rimanendo aggiornato con foto e brevi storie che pubblico con scadenza quasi sempre settimanale. Chi fosse interessato ai vari progetti o volesse acquistare una copia del libro può contattarmi alla seguente e-mail: canapini.matthias@gmail.com. Se qualcuno volesse invece sostenermi materialmente e fare una donazione, questo è il mio iban: IT87E0614511081000000100303.
Grazie mille a tutti per l’attenzione e grazie a Gruppo 2009 per lo spazio e la disponibilità.
A presto con nuove storie!