Il principe pigro – la favola di Dorotea Patronaggio con illustrazioni di Laura Reghenzi
novembre 3, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti
Sei pigro o solerte? Finisce con un interrogativo rivolto al piccolo lettore la favola scritta da Dorotea Patronaggio e illustrata da Laura Reghenzi: Il principe pigro (edizione Zephyro, euro 13).
Morbidi colori, lievi tratti, linee lente accompagnano la storia fin dalla copertina e poi, dentro la remota contea scozzese, nel bel castello misterioso e lontano. Là, vive un principino strano: pigro, ma talmente pigro che non muove nemmeno una mano. Fermo, indolente, vuole solo essere servito e riverito. Ma a volte invece le mani le muove, anzi le batte persino prontamente quando chiama i suoi servitori per essere riverito e servito. Subito. Sempre. Per sempre? La sua paziente corte non si stancherà mai d’assecondare i principeschi capricci?
Come in ogni favola che si rispetti, anche qui succede qualcosa che non ti aspetti: una sorpresa improvvisa. Nel tranquillo tran tran fiabesco – feste e inchini, fiori e suoni solo soavi – ecco l’ostacolo, la prova con cui lo svogliato eroe dovrà fare i conti.
Dubbi, domande, pensieri mai pensati prima, quand’era sereno e s/pensierato… Perché gli astri del cielo l’avevano, di colpo, abbandonato? E la bella fatina farà la magia di spianargli la via? Chi l’aiuterà?
La risposta è nella favola, e nell’incoraggiante morale che è giusto non svelare. Basti sapere che qui la sana lotta tra il Bene e il Male, tra la Virtù dell’impegno e il Vizio della negligenza (la colpevole accidia dantesca) è una partita che il protagonista fannullone giocherà con se stesso.
E la favola è una micro-storia di formazione, di presa di coscienza, perché Dorotea Patronaggio – anche con Laura Reghenzi – ha disegnato un piccolo principe che non resterà pigro per sempre…