“Graffi sul tavolo” di Guus Kuijer
febbraio 19, 2018 in Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, narrativa ragazzi da Roberta Basche
“La nonna è morta, ma Madelief non si sente di piangere. Quando era ancora viva, la nonna abitava molto lontano. Madelief l’ha vista poche volte. E ora, ecco che è morta. Che altro c’è da dire?”
C’è qualcosa di strano nei sentimenti manifestati dai parenti alla morte della nonna Marie. La mamma non piange. Non è “una con le lacrime in tasca”. Il nonno è di poche parole. Lo zio Wim non è presente al funerale.
Madelief, il cui nome in olandese significa pratolina, domanda della nonna, di cui conosce pochissimo.
Perché lei e la mamma non la andavano a trovare? Perché al funerale ci sono poche persone? Perché il nonno dice che non era una persona carina ma la definisce sempre “una brava persona”?
Chi era la nonna?
Madelief è molto curiosa e vuole saperne di più, ma tutti gli adulti schivano le risposte alle sue domande e la mamma ne sembra perfino infastidita. Eppure il nonno è triste e per non soffrire solo nella casa in cui ha vissuto con la moglie, per qualche tempo va a vivere nella casa di sua figlia e di Madelief.
In occasione delle vacanze scolastiche il nonno ritorna nella propria casa con la nipotina, una casa con un parco pieno di grandi alberi e di piante da frutto. In fondo al giardino, tra l’erba alta e spinosi cespugli di rosa canina, si nasconde una casetta di legno, “vecchia e malandata” perché da trent’anni nessuno l’ha più usata. È la casetta che il nonno aveva costruito per la nonna, la sua “stanza tutta per sé”.
“Sai cosa?” dice il nonno “d’ora in avanti è tua!”
E all’indomani della scoperta della casetta, nipote e nonno provvederanno a rimetterla in sesto, ripulendola dalla polvere e aggiustando i vetri rotti.
Madelief non si arrende e la sua insistenza nel voler conoscere qualcosa di più sulla nonna fa sì che il nonno, poco per volta, tra giochi, scherzi e chiacchiere, le racconti della vita in comune con Marie. Ricomponendo come in un puzzle la vita del nonno, il suo lavoro, i desideri di Marie e i segreti custoditi nella casetta, Madelief capirà cosa è accaduto alla nonna.
I capitoli, di poche pagine ciascuno, sono divertenti, pieni di ironia e intrisi di quella leggerezza che squarcia la serietà degli adulti e guarda in profondità nell’essere umano.
“Graffi sul tavolo”, lettura a partire dagli 8 anni è pubblicato da Salani nella traduzione di Laura Draghi; Guus Kuijer è nato ad Amsterdam nel 1942, scrive per ragazzi dagli anni ’70 e nel 2012 ha vinto il premio Astrid Lindgren.