Il giorno di Santa Lucia: il buio delle sentinelle contro la luce dei diritti
dicembre 18, 2014 in Approfondimenti da Andrea Zucchini
Il giorno di S. Lucia, il giorno più buio dell’anno, è stato scelto, non a caso, dalle sentinelle in piedi per scendere in piazza. Ideologiche e faziose, illiberali e sfacciate, le sentinelle si sono nuovamente riunite per manifestare contro i diritti altrui. Il lumino, che secondo loro “fa veglia”, ha illuminato solo i loro piedi, di certo non le loro menti. Le persone illuminate, coloro che accolgono il prossimo, si sono invece ritrovate in Piazza Vittoria.
Come è avvenuto in altre dieci piazze d’Italia, sabato si sono contrapposte le tristi sentinelle ai movimenti a favore della legge anti-omofobia e per il matrimonio omosessuale. L’appuntamento è stato alle 16.00, con “l’assedio dei diritti”. L’affluenza è stata ottima, circa duecento persone. Presenti il vicesindaco Laura Castelletti, dei consiglieri comunali e Giampiero Belotti, “il nazista dell’Illinois”, noto alle cronache per aver preso in giro le sentinelle infiltrandosi, durante la veglia di ottobre a Bergamo, tra le loro fila. Il presidio di Piazza Vittoria era sovrastato dal “castello dei diritti”, costruito dall’Arcigay Orlando di Brescia. Un modo ironico per schierarsi dalla parte di chi include e non di chi esclude, come invece avveniva in contemporanea in Piazza Duomo, la piazza scelta dalle sentinelle.
Alle 17.00 puntuali è iniziata la veglia delle sentinelle. Complice il tempo e la pressione mediatica sulla piazza, circondate da un cordone di polizia, le sentinelle presenti hanno iniziato a far finta di leggere. Erano presenti anche dei bambini. Ma con quale educazione cresceranno i futuri cittadini di domani? Con l’idea che essere eterosessuali vada bene ma se sei gay vai contro Dio? E se uno di questi dovesse essere gay? Oltre a stuprare la lettura in piazza, è falsato anche il significato del Vangelo.
Tempo fa è stato smascherato un prete di Bisceglie, in cerca di sesso (con uomini) su Facebook. Incurante della coerenza e del rispetto del prossimo (e di se stesso), l’uomo partecipava alle veglie delle sentinelle di giorno e la sera seguiva le proprie pulsioni sessuali. Il fratello di questo pretino, politico di destra, qualche settimana fa non ha esitato a schierarsi a favore della famiglia “naturale”, dicendo di tutto e di più contro i gay.
Ma torniamo a Brescia. Piazza Duomo era stata prescritta dalla questura al centro sociale Magazzino 47, che all’ultimo minuto si è schierato contro le sentinelle. I suoi militanti hanno però avuto modo di accedervi lo stesso. Contro i “morti in piedi” che leggono, musica, balli ironia, e magari qualche insulto, sono stati il continuo, nuovo, sottofondo alle sentinelle di Brescia. Alle sentinelle piace stare larghi, di solito tra sentinella e sentinella ci sono due/tre metri per far sembrare il fronte contrario minore. Stavolta la piazza era blindata e le sentinelle molto compresse.
Le “sentinelle in piedi” sono, purtroppo, un prodotto bresciano e sono state poi esportate in tutta Italia. Non si era mai visto un movimento che si formasse contro i diritti altrui, a parte il KKK negli anni ‘60 in America contro i diritti dei neri. Anche loro piaceva sfilare, militarmente inquadrati. Ma si sa che Brescia è accogliente. Non a caso l’estrema destra cattolica si è messa insieme agli islamici più intransigenti (deprecati fino a poco tempo prima) contro i gay. Della serie, il nemico del mio nemico è mio amico.
Movimenti illiberali come le sentinelle dovrebbero auto-estinguersi. Invece si alimentano con l’ignoranza, con la disinformazione fatta passare come informazione da giornali come “La nuova Bussola”, “Tempi” e “Provita”. Il prof. Massimo Gandolfini, stimato neurochirurgo, dovrebbe limitarsi a operare e curare i corpi, risparmiandosi di diffondere pregiudizi e ignoranza, con il supporto delle parrocchie. Lui inizia sempre così le sue pseudo-conferenze: “Io non ho nulla contro i gay MA…”, per poi dire il contrario di tutto.
Ci si rivede alla prossima (contro) veglia in piazza!