Berlino la dolce

agosto 2, 2024 in Senza categoria da Roberto Colli

idem bis

Fra le tante guide che la raccontano, e di cui ci siamo occupati in passato, c’è anche un volume di grande formato di Elodie Benchereau e Daniel Farò, Berlino, piccolo atlante edonista, trad. Vera Verdiani, ed. L’ippocampo.

Il volume divide la città in quartieri e ci sfida: dove andiamo oggi? Sono 260 pagine costituite per gran parte da grandi e splendide fotografie, accompagnate da brevi presentazioni. Ed è l’immagine che conta per chi ama Berlino, il colore, la forma architettonica, la poesia, non la prosa sempre troppo cospicua.

Camminare nel polmone verde del Tiergartner, il giardino zoologico, e svoltare tra i palazzi modernisti e intravvedere una scultura di Giacometti, sfiorare l’erotismo di un bacio dipinto su un muro, o attraversare la Sprea e perdersi nelI’Isola dei musei o imboccare la Karl- Marx- Allee fino ad Alexanderplatz: ovunque si sente il respiro della grande cultura. Che qui siano avvenute le convulsioni e il nuovo del Novecento: Brecht, Kurt Weil, Gros, Rosa Luxemburg, Weimar, il nazismo, la guerra, la divisione ed il Muro del 1961. Oppure con un passo indietro Beethoven e Marx. Ci si ferma a un semaforo, il verde si annuncia con un orso dalla lunga lingua, il simbolo della città, sull’origine del quale orso, nascoste nel Basso Medioevo, si diffondono varie dicerie, nessuna autentica testimonianza, e la tenerezza che vi dice di passare. Leggi il resto di questa voce →

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Il freddo e la malinconia di Fausta Cialente

febbraio 27, 2023 in Senza categoria da Roberta Basche

Copertina-un-inverno-freddissimo-fausta-cialenteUn inverno freddissimo di Fausta Cialente, scrittrice nata nel 1898 e morta nel 1994, è stato recentemente ripubblicato da Nottetempo a cura di Emmanuela Carbè e favolosa è la scelta dell’editore di ripubblicare nei prossimi mesi anche i suoi racconti e due romanzi, Ballata levantina e Vento nella sabbia di questa autrice.

Fausta Cialente nasce a Cagliari da un ufficiale dell’esercito e da una cantante soprano triestina, Elsa Wieselberger che trasmetterà alla figlia l’amore per la musica.

La vita di Cialente è in viaggio sia da bambina per il lavoro del padre sia in seguito al matrimonio con Enrico Terni, musicologo con il quale la scrittrice si trasferisce ad Alessandria d’Egitto. Vivrà in Egitto dal 1921 al 1947 collaborando alla propaganda antifascista di Radio Cairo.

La scrittura di Un inverno freddissimo conduce il lettore nell’inverno milanese del 1946-47, tra le macerie della città, le ristrettezze del dopoguerra ma anche le parole affettuose e rassicuranti della protagonista, Camilla, e la sua tenacia nell’affrontare i problemi della famiglia: Non sapevano che un terribile inverno stava già fluttuando tra nubi remote, allargava ali immense e si preparava a discendere per afferrare e stringere ogni cosa nel suo mortale abbraccio. Leggi il resto di questa voce →

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