Se il Papa e Federico Moccia disquisiscono di amore e di letteratura

maggio 30, 2015 in Satira da Sonia Trovato

1285685861658_pag12Non c’è il matrimonio express: l’amore tra un uomo e una donna per la vita è un cammino che non si improvvisa, è un’alleanza artigianale ha affermato Papa Francesco durante la catechesi di due giorni fa dedicata al tema della famiglia. E I promessi sposi, indicati da Bergoglio come un “capolavoro sul fidanzamento”, possono aiutare i giovani nella strada verso il matrimonio. Eccerto, quale adolescente non vorrebbe ricalcare le orme dei due personaggi più sventurati della storia della letteratura italiana?  Leggi il resto di questa voce →

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Quando la fuga dei “cervelli” è una manna dal cielo

gennaio 6, 2015 in Approfondimenti, Satira da Sonia Trovato

latestF. ha 32 anni, è pugliese e, così dichiara, fa l’avvocato/professore universitario/traduttore/consulente legale per le maggiori (e imprecisate) aziende del mondo. Sbandiera i suoi titoli accademici in continuazione: si è laureato a tempo record, ha svolto un master in Canada e una serie di progetti finanziati dall’Unione Europea, ovviamente pronunciati in un inglese affettatissimo. Quando gli dici che attualmente sei dottoranda, non manca di farti sapere, con aria un po’ annoiata, che l’hanno conteso quattro università di quattro Stati diversi, ma ha rifiutato, perché «è uno stipendio da fame e io sono per il massimo profitto con il minimo sforzo». Quando gli confessi che non hai la minima idea di quello che farai dopo e che ti basta trovare un lavoro normale e con uno stipendio dignitoso, ti guarda come se fossi matta e ti sbatte in faccia una frase che tanto piacerebbe all’ex ministra Fornero: «Non essere pigra, chi si ferma è perduto. Perché non vai all’estero?».  Leggi il resto di questa voce →

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Cioè, cioè.. fate sul serio?! (5)

settembre 26, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

mestruazioni (1)Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, ma nel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padre è circa 172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni? (Scilla’85)

Cara Scilla’85,
trovo stupefacente questa tua domanda; dimostri una maturità e una consapevolezza (anche di natura scientifico-deduttiva) a dir poco rare per una persona della tua età.
Meglio chiarire subito una cosa: il/la tuo/a pediatra di fiducia, almeno in questo specifico caso, non può esserti di alcun aiuto, come del resto un qualsiasi altro tipo di medico, ginecologi inclusi. Non è colpa sua, ma solo della comunità scientifica che ha bollato (per oscuri motivi, probabilmente di natura economica. L’economia c’entra sempre) come “inattendibile” l’unico metodo matematico mai esistito per calcolare con certezza, praticamente assoluta, la data del menarca. In realtà, credo sia un peccato toglierti la gioia e la sorpresa di scoprirti, di punto in bianco, irritabile e lordata di sangue in modi che ora puoi solo pallidamente ipotizzare (prova a pensare a una versione più vendicativa e al femminile di Attila, famoso giardiniere unno al soldo di un non meglio specificato dio, impegnato in un mai avvenuto stage presso gli uffici dell’Inquisizione e avrai una vaga idea del potenziale nascosto nel tuo corpo semi-sviluppato), ma trovo che la tua accorata richiesta necessiti un’altrettanto tempestiva spiegazione. Leggi il resto di questa voce →

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Cioè, cioè.. fate sul serio?! (4)

giugno 11, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

daniela-santancheSono lesbica? Io mantengo due ragazze che non lavorano per me, che sono in difficoltà, e tutti i mesi gli pago l’equivalente di uno stipendio. Che cosa sono? Sono giovani donne, vengono a mangiare a casa mia, le frequento la sera. Che cosa sono io? (Daniela S. – Santanchè D. – Dæviela Satanchè)

Cara Daniela,
tralasciando l’illuminante opinione di Woody Allen sull’omosessualità, spero vivamente tu lo sia, non una banale lesbica, bensì la creatura più lesbica esistente in natura. Anche perché, se così non fosse, sarei costretto a darti dell’ingenua.
È palese, mi pare, che queste due ragazze si stanno approfittando del tuo buon cuore
: le paghi per non fare nulla (un po’ come si fa con i mafiosi quando riscuotono il pizzo), le accogli nell’intimità della tua casa, condividi con loro il tuo cibo (strameritato e faticosamente guadagnato) e le intrattieni per intere serate, durante le quali, ne sono sicuro, non saprebbero che farne delle loro miserabili vite da mendicanti di contanti e sentimenti. Leggi il resto di questa voce →

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Xilografia mitologica del mio Paese

aprile 26, 2013 in Satira da Claudio Ianni Lucio

Eracle eracleo, anche se non veneziano, trovavàsi ormai da lunghi anni all’ozio in Argo. In quel luogo, la genitura bastarda di Zeus (carnacialesco Anfitrione dai gameti infallibili) ed Alcmena (credulona, anche se in buona fede) che fin dalla culla vantava esperienza nella lotta alle bestie, doveva trovare e, casomai riuscendoci, uccidere la prole, dal sembiante leonino e nemeo, d’incerte origini genitoriali e, perciò, divin-biologiche, ch’era forse di Zeus e Selene, ma forse di Otro ed Echidna, o fors’ancora di Tifone ed Echidna (che comunque v’è due volte su tre, la figlia di Forco e Ceto o di Crisaore e Calliore, la donna con le gambe serpentine, Echidna insomma, candidandosi così come una delle probabili componenti della reale coppia di genitori). Su tali parentele c’è poi da dire che Otro, fratello dell’Idra di Lerna, di Cerbero e della Chimera, venne concepito da Tifone, per mezzo di un procedimento pressoché imponderabile dal punto di vista sessuale, unitosi con Echidna (ai due andò poi lo storico e imbattuto primato di “coppia generatrice di più teste che figli”. Il titolo in questione, insieme alle ovvie difficoltà economiche e relazionali da esso derivate, spinse Tifone, già soverchiato dal trauma infantile della scoperta d’esser nato da una pugnetta di Crono, ad abbandonare il proprio tetto coniugale e rifugiarsi nell’Etna con la scusa, di gran moda al tempo, “delle fatiche mi attendono, debbo scendere in campo per il bene di tutti – anche per la famiglia -, perché la classe dirigente è ormai vecchia decrepita e va sostituita”). Ciò renderebbe, se ne venisse accertata l’origine biologica come figlio di Otro ed Echidna, il Leone frutto d’un incestuoso fornicamento, il che ne spiegherebbe la condotta vandala e antisociale, altrimenti da attribuire a una cattiva educazione o, più probabilmente, a una radicata avidità. Leggi il resto di questa voce →

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da admin

Cioè, cioè.. fate sul serio?! (3)

marzo 26, 2013 in Satira da admin

È vero che se pensi a lui mentre in una notte di luna piena immergi tre rose in acqua a testa in giù legate con un filo di lana rossa, e poi le seppellisci e le annaffi, lui si innamorerà di te entro trenta giorni? (Alpha)

Cara Alpha, ovviamente la risposta è no.

Tu pecchi d’ingenuità, cosa che molto probabilmente dipende dalla mancanza di esperienza. Non è possibile influenzare i sentimenti che qualcuno prova per te con rituali simili. Devi capire che nella vita le cose importanti si ottengono con ragione, impegno e applicazione; perciò quello di cui hai bisogno è un rituale eseguito con scrupolosità e non così alla carlona, senza nemmeno uno straccio di formula magica, come stessi cucinando un piatto di maccheroni al sugo (sugo già pronto).

Esistono molti tipi di rituali utili a favorire l’innamoramento tramandati dai grimori e dalla tradizione; te ne consiglierò uno in particolare. Prima, però, apro una parentesi etica: non confidare a nessuno ciò che farai, altrimenti, oltre a minare la buona riuscita dell’incantesimo, ti sentirai probabilmente dire cose del tipo: “Ma non è giusto, non si può costringere qualcuno ad amarci!”, invece si può, quindi si fottano tutti; in amore e ai buffet tutto è lecito.

Per portare a compimento quest’efficacissima procedura magica dovrai, per prima cosa, preparare e nascondere un sacchetto di seta verde contenente: una o più fotografie del tuo amato (meglio, anche se non indispensabile, se nudo, ma per questo dovrai ingegnarti da sola) e ogni oggetto reperibile che abbia avuto un contatto con la pelle di questa persona (maggiori saranno i feticci impregnati della sua vitalità a tua disposizione, maggiore sarà la forza fluidica che riuscirai a impiegare). Dovrai poi purificare una stanza, bruciandovi dell’incenso, nella quale appartarti un venerdì notte (è consigliabile scegliere un’ora di Venere, quindi la prima o l’ottava, delle dodici ore dal tramonto all’alba).

Prepara un altare, anche di semplice foggia, purché sia nuovo (cioè mai utilizzato per scopi profani, tipo la briscola) e realizzato a incastro, dopodiché coprine la superficie con una tovaglia di lino. Sull’altare sparpaglia il contenuto del sacchetto tra due candele verdi e, all’estrema sinistra del tavolo, un bruciaprofumi di rame (unico metallo consentito) nel quale incedierai una mistura di: incenso, ambra, benzoino, polvere di legno di sandalo (non dei sandali) e foglie di verbena secche. Per un maggior quantitativo di fluido venereo, procurati un mazzo di rose, viole, gelsomini, giacinti o lillà.

Togliti tutti i vestiti e indossa una veste di seta verde (può andar bene anche un accappatoio bianco, però dovrai necessariamente portare una sciarpa verde a mo’ di stola; anche le arti magiche, col passare dei secoli, si son fatte meno intransigenti).

Terminate le prime preparazioni, mettiti davanti all’altare e concentrati intensamente sul tuo amato per circa sette minuti (senza toccarti, però), poi, sempre con grande concentrazione, dovrai fissare con dolce fermezza la fotografia, protendendo le mani aperte verso l’altare e recitando, per tre volte con vigore crescente, questa formula: “- Nome dell’amato- vieni al mio richiamo, guidato da Anael, che invoco. Di già, con la mia volontà, il tuo doppio s’impregna degli effluvi del mio desiderio. Che il tuo spirito sia colpito, che la tua anima si unisca alla mia e che il tuo corpo si apra al piacere. Che i geni propizi, animati dal mio verbo, mi aiutino a incatenarti e a dirigerti a me. Sia fatta la mia volontà e compiuta l’opera. Amen!”.

Terminato quest’orgasmo di pura magia rossa, non ti resta che parlare all’amato come se fosse lì in carne e ossa, finché non gli avrai detto tutto ciò che vorrai comunicargli (so che non c’è questo rischio, ma ricorda: niente frasi troppo complesse). Ripetendo tutto l’ambaradan per una settimana, lo scopo dovrebbe essere raggiunto.

Nel caso in cui il rituale non avesse il successo sperato, ti resterà solo una cosa sensata da fare: rivolgerti a uno specialista.

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Gli specialisti, in questo caso, non sono fattucchiere o ciarlatani da strapazzo, bensì i settantadue demoni infernali elencati nella Clavicula Salomonis. Professionisti seri e competenti come loro rappresentano l’eccellenza, non puoi trovare aiuto migliore (d’altronde se sono sulla cresta dell’onda da millenni un motivo ci sarà). Naturalmente, proprio come quando ti si rompe lo sciacquone e chiami l’idraulico, c’è un prezzo da pagare (e non sperare di cavartela con un po’ di latte e biscotti come fai con Babbo Natale) che concorderai con l’intervenuto. Nella lista dei demoni numerosi sono quelli adeguati alla causa: Amon, Eligos, Zepar, Sallos, Gaap, Furfur e Raum; io ti consiglio di rivolgerti a Sallos, perché si occupa esclusivamente di “causare” amore tra persone di sesso opposto, una specie di versione sobria di Maria de Filippi.

Ti do alcuni consigli: sii rispettosa e umile con il demone che evocherai (questi tizi sono antichi e, se non bastasse, nobili: marchesi, conti, principi e duchi, per intenderci), stai bene attenta a ciò che chiedi e a come lo chiedi, evita assolutamente di promettere compensi al di là della tua portata (pare non accettino alcuna forma di dilazione di pagamento), resta sempre molto concentrata o potresti non accorgerti della sua comparsa (non sempre appaiono all’evocatore con le sembianze tramandate dalla letteratura) e, una volta scelto il demone, ti conviene tenerti quello, anche perché cambiare collaboratore in corso d’opera, oltre a essere un comportamento maleducato, è un evidente segno di disprezzo.

La tradizione vuole che il mago si circondi di un cerchio magico per proteggersi dal demone evocato, ma credo che dovresti farne a meno (considerando che sarà tuo ospite, mi sembrerebbe di cattivo gusto. Quando arriva il tecnico della tv non lo accogli puntandogli contro una pistola, o no?); invece alcuni consigliano di evocare prima Satana e chiedergli poi di far da tramite con il demonio desiderato, evitalo (figuriamoci se la burocrazia ha tanto potere da sottomettere anche gli dèi, non voglio proprio crederci).

Passiamo al rituale: disegna su un foglio il sigillo del demone che intendi richiamare.

Questo è il sigillo di Sallos:

Chiudi gli occhi e visualizza il sigillo nella tua mente (puoi ricontrollarlo, non è un esame). Mentre lo visualizzerai, recita o canta ripetutamente il nome del demone scelto. Se vuoi fare qualcosa di classe e fare una bella figura, recita quest’invocazione (qui adattata per Sallos): “Satana, Mio Signore, concedimi, Ti prego, il potere di generare nella mia mente e di eseguire ciò che desidero, il cui fine conseguirò con il tuo aiuto, oh potente Satana, l’unico vero Dio che vive e regna sempre e per sempre. T’imploro di ispirare Sallos affinché si manifesti davanti a me e che possa darmi risposte veritiere e accurate, in modo che io possa ottenere il mio fine, premesso che sia appropriato alle sue funzioni. Chiedo questo umilmente e rispettosamente nel Tuo Nome, Satana Mio Signore, che tu possa giudicarmi degna, oh Padre”.

Mettici enfasi, mi raccomando.

Claudio

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Aspettando Godot. E Trenitalia.

febbraio 12, 2013 in Satira da Sonia Trovato

Godot guarda nervosamente l’orologio. Sono le 12.01 e il suo treno per Verona parte tra poco più di mezz’ora. Trangugia convulsamente le ultime forchettate di pasta, afferra lo zaino e corre alla fermata dell’autobus più vicina. Nonostante il sistema semaforico gli si metta di traverso, arriva in stazione alle 12.32. Ha 3 minuti di tempo per precipitarsi sul binario 1 e montare in sella al Regionale veloce (procede alla stessa velocità di quando era chiamato solo regionale, ma l’aggiunta dell’aggettivo in questione autorizza i “regionalisti veloci” a un certo grado di snobismo nei confronti dei “regionalisti semplici”).

Affannato e sudato, giunge al binario, ma ecco che dlin dlin dlin: “Il treno Regionale veloce 57 45, proveniente da Milano Centrale e diretto a Venezia Santa Lucia, arriverà con un ritardo di 5 minuti. Ci scusiamo per il disagio”. Passano 5 minuti, poi 10 e Godot inizia a spazientirsi. Guarda il tabellone e si accorge che anche il treno Frecciabianca delle 12.23 è in ritardo. Brutto segno, dato che esiste un unico binario per la tratta Milano-Venezia, e, per una simpaticissima reazione a catena, il ritardo di uno si riversa su tutti gli altri. Dlin dlin dlin: “Il treno ecc. arriverà con un ritardo di 30 minuti, diversamente da quanto annunciato”. Non si scusano più per il disagio, 5 minuti sono un disagio, ma 30 no.  Leggi il resto di questa voce →

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da admin

Cioè, cioè.. fate sul serio?! (2)

febbraio 12, 2013 in Satira da admin

brianSono Francesca, ho 13 anni e sono completamente “fusa” per il mitico, bono, dolce Brian dei BSB [BackStreet Boys]. La mia prof. d’Italiano, appassionata dello zodiaco, mi ha detto che i pesci (Brian) e la vergine (io) non vanno affatto d’accordo. Da allora non riesco più a dormire e piango sempre. 

Un altro problema è che da quando ho visto Brian (un anno e mezzo fa) mi sono fissata con la dieta (nel caso mi dovesse notare a un concerto…). Le mie compagne dicono che ho un bel fisico e che potrei fare la  modella. Infine, vorrei dirti che penso sempre al mio Brian e respingo tutti gli altri ragazzi, ai quali dico che sono fidanzata con lui. Bisogna credere nell’oroscopo? Non conta solo l’amore per iniziare una storia?

Brian si interessa allo zodiaco prima di una relazione? A Brian piacciono le ragazze castane, dai capelli lunghi, carine, simpatiche con gli occhiali?

Cara Francesca,

pesci12-vergine-segno-zodiacale-oroscopo[1]Brian, come ogni altra persona colta e intelligente, s’interessa di certo di quel che dicono gli astri. Non badare a chi sostiene l’inattendibilità dell’oroscopo, basandosi sulla teoria dell’espansione dell’universo.

La scienza non ha nessun valore, se paragonata alla magia e alla superstizione. Pensa soltanto a quant’è splendido un coniglietto che capolina dal cilindro di un prestigiatore in confronto a questa astrusa formula di  Georges Lemaître: v =H0D , ricavata dalla legge di Hubble, incapace di comunicare alcunché (che diavolo sono v, H, o e D?! E pensare che c’è gente disposta a prendere questa robaccia incomprensibile per oro colato. Una manica di perdenti, comunque. Per fortuna, la tua insegnante è una persona saggia. Sei stata fortunata).

Tuttavia, Brian sa anche che l’amore è il sentimento più potente del mondo. Esso è più magico della magia stessa. L’amore è un trucco alla Houdini capace di stupire con sempre rinnovata meraviglia. Perciò, non preoccuparti e ricomincia pure a dormire la notte, altrimenti rischi seriamente di avere dei borsoni da palestra sotto gli occhi il giorno in cui v’incontrerete.

Sono d’accordissimo sulla dieta. Non sapendo quando lo vedrai, ti conviene mantenere alta la guardia. Diffida delle ragazze che ti diranno “mangia di più, ti vedo sciupata”. Stanno solo cercando di fregarti Brian da sotto il naso. Anoressia e bulimia sono ottime soluzioni che ti agevoleranno nel mantenimento di un fisico snello, anche se nutrizionisti e dietologi potrebbero non essere d’accordo (ma che ne capiscono quelli dell’amore?).

Continua su questa linea anche con gli altri ragazzi: la coerenza innanzi tutto. Senza contare poi il fatto che Brian starà facendo esattamente lo stesso con le fiumane di ragazze seminude e caricate a ormoni che lo insidiano di continuo.

Non dubitare di te stessa, non ne hai alcun motivo. A tutti gli uomini piacciono le ragazze carine, simpatiche e aggiungerei, nel tuo caso, umili, equilibrate e modeste.

Sono così felice per voi.

La nascita di un nuovo amore è sempre uno spettacolo grandioso.

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La parola del sindaco: Sono veloce, le multe sono un optional

gennaio 30, 2013 in Satira da Mario Baldoli

Cari concittadini, siamo in pole position per le elezioni. E io voglio essere chiaro su alcune accuse che mi verranno dagli avversari politici. La stampa locale dice che io, con alcuni autisti, ho accumulato in tre anni 78 multe per eccesso di velocità. Dicono che, non essendo state pagate, da 3.000 euro che erano all’inizio, ora Equitalia ne vuole oltre 21.000.

Ebbene: io sono veloce.

La stampa locale mi presenta come un pilota rintronato al pit stop. O un morto di sonno che non si accorgeva degli eccessi di velocità dei miei autisti. E chi via ha detto che non guidavo io? A me piace guidare, lo sanno tutti. Infatti vicino alla Loggia tengo l’auto personale, col motore acceso.

Vero che a volte gli autisti tornavano soli dall’aeroporto o da qualche mio convegno col piede pesante. E allora? Io li incitavo a correre. E perché? Perché non perdessero ore preziose di lavoro. La nostra è una città catto-calvinista, nessun bresciano si è mai fermato in autostrada per una panino Camogli, chiaro?

Si dice di dipendenti comunali infedeli che non avrebbero passato le multe all’ufficio addetto. E allora? Quanto alla fedeltà non accetto lezioni da nessuno: mi sono sposato due volte, amo la famiglia. Ho due figli. Credete che sull’argomento non ne sappia abbastanza?

Si dice anche che ho usato l’auto data in comodato al Comune dalle concessionarie, ma solo per impieghi ufficiali. E che ne sapete? Ecco un esempio di mala informazione.

Piuttosto: perché il prefetto non ha cancellato le multe? Doveva farlo, perché le multe sono un optional, non la normalità. Se viaggiavo col lampeggiante è ovvio che avevo fretta. Vedo gente, faccio discorsi, partecipo a convegni, incontri, cene, volete che passi la vita in fila? Un travet non immagina i miei impegni pubblici, che poi sono solo per il suo bene.

Mi hanno chiesto: chi paga le multe. Ovvio, il Comune, ma i cittadini le pagano volentieri, lieti di avere il sindaco più veloce d’Italia. Andate invece a informarvi delle multe che ha preso il vicesindaco Rolfi, che certo è più spento di me, anche di riflessi, ma questo non ditelo in giro.

Sappiate che nel mio prossimo programma elettorale c’è la proposta di tornare alle vecchie gloriose Mille Miglia, quelle della velocità. Ho chiesto all’Unesco di prenderle sotto la sua protezione.

Insomma, bresciani, sveglia! E muovetevi secondo la vostra più profonda tradizione.

Ah, qualcuno chiede dei 500-600.000 euro che ci deve Artematica? Bresciani, sveglia! Guardate le travi negli occhi altri, non i bruscolini nei vostri.

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Cioè, cioè.. fate sul serio?!

gennaio 29, 2013 in Satira da Sonia Trovato

A quanti ritengono che la generazione nata negli anni Ottanta abbia, rispetto a quelle passate, avuto il privilegio di crescere cullata, servita e riverita, tra Toys center e paghette settimanali da nababbi, opponiamo almeno tre argomenti: Dawson’s creek, Non è la RAI e la posta del Cioè. Leggi il resto di questa voce →

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