Il mio amico è un robot

gennaio 31, 2020 in Approfondimenti, Recensioni da Paolo Merini

vivere-con-i-robotC’è una parola chiave per capire il significato del saggio di Paul Dumouchel e Luisa Damiano, Vivere con i robot. Saggio sull’empatia artificiale, ed. Raffaello Cortina: Empatia, la nascita di una comunione affettiva con un altro individuo in seguito a un processo di identificazione.

Per arrivare al robot empatico è bene cominciare con un test che sveli se siete apocalittici o ottimisti.     Volete che i robot sostituiscano il lavoro umano ma che restino dipendenti dall’uomo? Volete che siano completamente autonomi?

Come dicevano i filosofi medioevali seguendo Aristotele: tertium non datur, perché la tecnologia non si ferma. Ma i contrari si possono superare in una sintesi, come ha insegnato Hegel.

E’ il risultato di questo libro breve e intelligente che fonde la paura e l’entusiasmo, pur lasciando un dubbio finale.

I dati di fatto: i robot sono sempre più numerosi, ogni anno al mondo ne nascono migliaia, diventeranno il sostituto dell’uomo. Fanno di tutto: c’è quello che assembla parti meccaniche ed elettroniche, ma anche l’impiegato, il fattorino, il magazziniere, l’autista, il giornalista, il radiologo, il contadino, il pompiere. Nascerà anche l’addetto ai piaceri erotici, previsto nel Dormiglione di Woody Allen, forse. Leggi il resto di questa voce →

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Vivere sulla lama: odiarsi per poter odiare

gennaio 8, 2020 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Bobby Fisher

Bobby Fisher

Come ebreo a chi e a che cosa appartengo?

Ai miei vecchi che fuggirono da Hitler, cambiarono più paesi che scarpe – come scrisse Brecht – che mi educarono secondo la tradizione askenazita? Oppure al Paese in cui sono nato e vivo dove la religione dominante è diversa e rapidamente si estingue?

Due grandi ebrei configurarono il mondo di oggi: Einstein e Freud. Ma da sempre siamo ritenuti pericolosi da tutti i popoli della terra che ci hanno usati come responsabili di ogni problema, divisi, marchiati, accusati in modo indecente: endogamia e incesto, fragilità nervosa, brama di lucro e potere, deicidi, sodomia e tutte le abiezioni possibili che ci accompagnano da secoli: ghetti, insegne distintive sui vestiti, leggi speciali, pogrom, disprezzo, fino alla Shoà.

E ancora ci accompagneranno, secondo le statistiche sull’intolleranza nei Paesi europei: primi antisemiti gli ungheresi, secondi gli italiani che poi balzano in testa ai Paesi europei per altre intolleranze. Leggi il resto di questa voce →

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Le cento lettere di Paolina Leopardi

ottobre 19, 2019 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

paolina_copertinaQuando finalmente la contessa Adelaide Antici morì, la figlia Paolina aveva ormai 57 anni, magra, bassa di statura, precocente invecchiata, una malattia ai polmoni.

Giacomo l’aveva definita “erudita Signorina”, ma nella sua vita Paolina si era limitata a traduzioni dal francese, qualche scritto sulle riviste reazionarie del padre e libri ormai scomparsi. Una sua traduzione fu, non a caso, l’ Expedition nocturne autour de ma chambre di De Maistre, pubblicata nel 1832 e ripubblicata da Elisabetta Benucci, Paolina Leopardi. Viaggio notturno intorno alla mia camera, Osanna 2000.

Paolina fu una donna profondamente infelice. Nata all’incirca settimina, commentava: mi affrettai tosto di uscire per godere di questo bel mondo, di cui ora mi affretterei di uscire se potessi.

In altra occasione ricorda come la tristezza e il disseccarsi in me le sorgenti dell’allegrezza e della vivacità siano imputabili al borgo selvaggio e all’autoritarismo della madre. Leggi il resto di questa voce →

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Bestiari e teofanie

settembre 7, 2019 in Letteratura, Recensioni da Laura Giuffredi

saba_copertina“Uscì dunque Noè con i figli, la moglie e le mogli dei suoi figli. E tutte le fiere, tutto il bestiame e tutti i volatili e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall’Arca” ( Genesi, 8, 18-19).

Così la rassicurante scena biblica riferisce del ritorno sulla terra ferma dei viventi reduci dal Diluvio Universale: ma cosa avrebbero colto del nuovo mondo, finalmente riconciliato con Jahve, se si fossero trovati ad affrontare il ponderoso saggio e il lessico a dir poco astruso di Marzia Minutelli (L’arca di Saba,”i sereni animali che avvicinano a Dio”, Olschki, 2018)?

E cosa direbbe soprattutto Saba, poeta tanto conscio del proprio valore quanto difensore della rima “fiore amore, la più antica difficile del mondo” ? Leggi il resto di questa voce →

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Il naufragio del catalogo dei cataloghi

agosto 21, 2019 in Recensioni da Viola Allegri

Fernando Colombo

Fernando Colombo

Cristoforo Colombo aveva un figlio naturale, Fernando (1488-1539), colui che, portato via alla madre, da ragazzo lo vide per la prima volta in catene e lo seguì poi nel quarto viaggio in America.

Grande intellettuale e cartografo, Fernando lavorò alla corte di Spagna nella stesura di una mappa della Spagna: la distanza tra i paesi, il percorso dei fiumi, le proprietà, e qui il governo, si può ben immaginare, interruppe il suo lavoro.

Fernando Colombo si lanciò allora in una ricerca tanto nobile quanto impossibile, la costituzione della biblioteca universale. Leggi il resto di questa voce →

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Dalla banalità alla normalità del male

giugno 7, 2019 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

merzagorala-normalita-del-maleTorneranno quei tempi? I tempi dello sterminio dei diversi, dell’antisemitismo, della Shoah?

La domanda incalza chi ha umanità e coraggio, non i molti inchinati al dogmatismo del pregiudizio.

Sulla violenza di massa, che di nuovo si ripete, indaga il saggio di Isabella Merzagora, docente di criminologia all’Università di Milano e presidente della società italiana di criminologia nel saggio appena pubblicato La normalità del male. La criminologia dei pochi, la criminalità dei molti, ed Raffaello Cortina.

Un libro che si pone come la continuazione de La banalità del male, di Hanna Arendt. Leggi il resto di questa voce →

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L’adolescenza triste: Narciso contro Pasolini

aprile 18, 2019 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

il-ritiro-sociale-negli-adolescenti-la-solitudine-329160“Avevo vent’anni, non permetterò a nessuno di dire che questa è l’età più bella della vita”, così Paul Nizan (1905-1940) scrittore e filosofo francese, per lungo tempo amico di Sartre, raccontava in Aden Arabia (1931) il trauma della crescita, del passato che svanisce, del futuro incerto segnato da sgomento e delusioni, in fondo al quale si intravvede la morte.

Dai vent’anni, torniamo indietro all’adolescenza, quando ritroviamo quel dramma oggi diffuso a livello di massa (naturalmente nel mondo dei ricchi, non tra chi ha fame) amplificato dall’uso di internet.

Cerchiamo di capirlo in un saggio collettaneo (p.340, venti autori per quindici capitoli), curato da Matteo Lancini, docente di psicologia all’Università di Milano Bicocca, Il ritiro sociale negli adolescenti. La solitudine di una generazione iperconnessa, Raffaello Cortina 2019.

Il titolo già mostra che si parla di ragazze/i nati con Internet e del loro atteggiamento davanti alla crescita. Un giogo di problemi che può andare sotto una parola: disagio, declinata in molti modi e a varie profondità, accompagnato dalla vergogna e dal dolore. Leggi il resto di questa voce →

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Il generale che amava Hegel

marzo 27, 2019 in Architettura e urbanistica, Recensioni da Paolo Merini

immagine-marselliNiccola Marselli, allievo di Francesco de Sanctis, alfiere nell’esercito borbonico, poi cresciuto fino a diventare generale in quello italiano, infine senatore del Regno, fu uomo singolare come mostra lo stesso titolo di un suo libro giovanile ora ripubblicato L’architettura in relazione alla storia del mondo (a cura di Damiano Iacobone), Olschki editore.

Marselli, uomo di grande cultura, viveva una contraddizione insanabile: soldato concreto, tanto da insegnare anche alla scuola militare di Torino, era attirato soprattutto dalla filosofia e dai problemi culturali del suo tempo, il tempo della crisi dell’idealismo, arrivata tardi in Italia, mentre altrove già si affermava il positivismo.

Scrisse opere di successo: La scienza della storia e La guerra e la sua storia; è citato da Giovanni Gentile in Le origini della filosofia contemporanea, dove lo definisce: uno degli spiriti più concentrati nella riflessione speculativa che ci fossero in Italia al tempo suo. Leggi il resto di questa voce →

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L’epica della supplente Viola

febbraio 16, 2019 in Recensioni da Mario Baldoli

avventure-tragicomiche-supplenteOgni epoca ha la sua epica. L’epica del nostro tempo inizia con l’Ulisse di Joyce, un individuo mediocre che gira Dublino, piccoli affari e pensieri sconnessi, mentre a casa la moglie, nuova penelope, si perde in una frotta di ricordi erotici.

Epico (cioè il racconto di imprese leggendarie) è il libro di Beatrice Viola, Avventure tragicomiche di una supplente, Illustrazioni di Biro, ed. HarperCollins, ed è l’epica del presente. Nello specifico, quella della scuola.

La protagonista è una giovane donna laureata con un curriculum esagerato: laurea alla Sorbona, insegnamento agli stranieri in Francia, iscritta all’Ordine dei giornalisti, titoli e studi inutili per lei e per la nostra scuola.

In Italia la sua vita si snoda guidata dalla locuzione fino ad avente diritto. Leggi il resto di questa voce →

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La biblioteca di Pier Paolo Pasolini

gennaio 24, 2019 in Approfondimenti, Recensioni da Pino Mongiello

img_2068A distanza di quasi quarantacinque anni dalla morte, Pasolini (1922-1975) continua a mantenere per noi un’inquieta aura di mistero e a lasciare irrisolti molti interrogativi: complici, in ciò, le testimonianze rivelate e contraddette o eclissate nel nulla sulle diverse verità pronunciate in area politica, giudiziaria, giornalistica. Oggi ci interroghiamo ancora sul senso del suo percorso combattivo e solitario nella dialettica delle idee che ha fatto scintille tra le generazioni del secondo Novecento. È per tutto questo, e per altro ancora, che su Pasolini si scriverà e si parlerà per molto tempo perché, conoscendo lui, si svelino anche a noi certe lande segrete, intime e complesse della psiche umana e si possano acquisire criteri di lettura più adeguati a comprendere la sua opera nonché il nostro quotidiano e la storia che attraversiamo. Leggi il resto di questa voce →

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