Biblioclastia: uccidere i libri (e le persone)

luglio 18, 2017 in Approfondimenti, Recensioni da Roberta Basche

storia-universale-della-distruzione-dei-libri-dalle-tavolette-sumere-alla-guerra-in-iraqSi scrive spesso della nascita del libro, molto meno della morte di milioni di libri. Della violenza su chi non ha difesa, chi non è una persona ma nemmeno una merce, solo spazio e tempo di una memoria, il patrimonio di idee di una cultura.

Fernando Baez in Storia universale della distruzione dei libri. Dalle tavolette sumere alla guerra in Iraq, Viella editore, ha impiegato dodici anni di lavoro per documentare l’immane tragedia che accompagna l’umanità.

Leggendo queste parole, per associazione di idee, penso alla paura del diverso, della cultura che non ci appartiene che, invece di voler scoprire, l’essere umano vuole annullare. Il libro diventa uno straniero da respingere, nel fuoco. Leggi il resto di questa voce →

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L’unione di ebrei e cristiani avverrà alla fine dei tempi, parola del prete Gianni e delle 10 tribù d’Israele

luglio 16, 2017 in Approfondimenti, Recensioni da Pino Mongiello

figure del regno nascostoChissà se avverrà mai un abbraccio unificante tra Ebrei e Cristiani, entrambi figli dell’unico Dio? E in che modo avverrà, se avverrà? La storia millenaria dei loro rapporti è contrassegnata, fin dall’antichità, da una conflittualità accesa. Dalla distruzione del tempio (70 d.C.) perpetrata ad opera dei Romani in poi, le due religioni hanno preso strade contrapposte: mentre il Cristianesimo ha fondato la sua esistenza perseguendo una linea missionaria, l’Ebraismo ha mantenuto una linea nazionale, marcando così le proprie distanze, oltre che dal Cristianesimo, anche dalla moltitudine dei gentili.

Per tutto il Medioevo e nella prima età moderna si è assistito al reiterarsi dei reciproci contrasti, sempre più fondati sull’affinamento e sull’approfondimento, nei due campi, di ragioni culturali e teologiche che ne evidenziarono le rispettive peculiarità. In ambito cristiano, in particolare, prima Agostino, poi Gioachino da Fiore immaginano che ci sarà, alla fine, una sorta di riconciliazione delle due comunità, che avverrà nell’ultimo stadio della storia, e avrà quasi il sapore, per gli Ebrei, di un ravvedimento. La tesi gioachimita, purtroppo, anziché veder attutiti i reciproci dissensi, coinciderà con l’avverarsi di un antigiudaismo cristiano quale raramente si è realizzato nel continente europeo. Leggi il resto di questa voce →

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Angel Luis Galzerano e il suo nuovo libro “Storie lunghe una canzone”

luglio 15, 2017 in Recensioni da Piera Maculotti

Storie lunghe una canzoneC’è stupore e sorriso nello sguardo. E voglia di volo nel cuore. Con note e parole che vibrano e spaziano, che scendono nel profondo o  vanno lontano… Perché la musica, come l’immaginazione, può trasportare ovunque.

Lo scrive Angel Luis Galzerano; e lo dimostra con le sue nuove Storie lunghe una canzone (Gilgamesh pp. 156 € 10).

Racconti, ricordi, spunti usciti dall’esperienza vera, viva e varia, dell’autore, chitarrista e cantautore da decenni bresciano

Un percorso professionale nel folk latinoamericano iniziato a vent’anni, a Montevideo dove Angel nasce e cresce, finché la dittatura uruguaiana non lo spingerà ad emigrare. E diventare quell’uomo dividido entre dos tierras, come racconta nel suo recente romanzo autobiografico Cronache sentimentali di un italiano a metà (Gilgamesh). Leggi il resto di questa voce →

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Il folle cuore di un editore-tipografo, troppo grande per avere fortuna

maggio 20, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni da Mario Baldoli

libro-veneziaSpesso si scrive di libri, ma dietro ai libri ci sono editori, tipografi e officine, e ancora, preziosissima e costosa, la carta su cui stampare. Giusto fermarsi quindi su un geniale editore-tipografo, nato a Portogruaro, bresciano per scelta, attivo e laborioso tipografo, che nel periodo di cinque lustri ha pubblicato più milioni di volumi nelle cinque tipografie da lui erette in Brescia, Padova, Alvisopoli, Portogruaro e Milano, scrisse nel 1818 la rivista La farfalla” introducendo l’ampio catalogo di Niccolò Bettoni, editore e stampatore, con una cura per l’aspetto tipografico “che reggeva il confronto con le stampe di Bodoni”. Così lo introduce Marco Callegari nel recentissimo L’industria del libro a Venezia durate la Restaurazione (1815-1848), ed. Olschki.  Leggi il resto di questa voce →

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Nowhere, tra rabbia e sogno

aprile 30, 2017 in Musica, Recensioni da Adelchi Rigali

where-we-belong63L’inizio del 2015 ha visto nascere i Nowhere, gruppo musicale alternative che in poco tempo è riuscito ad affermarsi nella scena musicale emergente bresciana.

Con le idee ben chiare, registrano il loro primo EP dopo poco più di un anno, nel luglio 2016, facendosi conoscere ed affacciandosi per la prima volta al panorama della musica indipendente.

Non sono nuovi al mestiere: già prima suonavano nei locali della zona come cover band, ma i cinque inediti di Where we belong li consacrano definitivamente. L’ EP viene poi valorizzato dal video del singolo “Dreams”, pubblicato il 6 febbraio 2017.  Leggi il resto di questa voce →

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Boccaccio, Bandello, Lope de Vega e Cervantes, come dialogano culture e civiltà

aprile 11, 2017 in Approfondimenti, Letteratura, Recensioni da Marco Castelli

copertinaIl volume Traduzioni, riscritture, ibridazioni. Prosa e teatro fra Italia, Spagna e Portogallo, ed. Olschki, si muove sulle orme dei tanti letterati che, seguendo – a distanza di secoli – le orme di Seneca, si spostarono tra le penisole iberica ed italiana.

Il libro raccoglie, a cura di Michela Graziani e Salomé Vuelta García, i contributi alla seconda giornata di studi del seminario permanente Relazioni linguistiche e letterarie tra Italia e mondo iberico in età moderna, svoltosi il 23 ottobre 2015 presso l’Università di Firenze e dedicato alla riflessione su due generi letterari, il teatro e la prosa, nell’ambito dei tre paesi. L’analisi si muove seguendo le prospettive complementari della traduzione, ricezione e circolazione nei diversi ambiti culturali. Leggi il resto di questa voce →

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“Canto dell’astronauta pazzo” … versi strani, estremi… di Emanuele Verzotti

aprile 11, 2017 in Racconti e poesie, Recensioni da Piera Maculotti

verzottiLei ha il nome d’un fiore. Lui arde d’amore. L’altro è un Diavolo.

Ed è l’inferno: dubbi, dolore, disperazione.

Ma se l’innamorato ha l’anima – e la penna – del poeta, che fa?

Va, e l’inferno l’affronta e l’attraversa (Dante docet).

Così – con versi estremi, strani e rime desuete – l’inguaribile sognatore esplora, scava, vola…

Ne esce un Canto dell’astronauta pazzo (ed. Manni pp.158 €18) davvero particolare: un poema che – in dieci densi e svelti canti – intreccia follia e poesia dentro sestine di endecasillabi baciati dove il gusto del narrare coincide con la nobile arte del cantare. Leggi il resto di questa voce →

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Alinari: paesaggi italici nella Divina Commedia

aprile 10, 2017 in Album fotografici, Letteratura, Recensioni da Pino Mongiello

paesaggi-italiciTra i ricordi della Divina Commedia che mi giungono dagli anni di scuola, quelli che evocano il paesaggio italico non sono tra gli ultimi di una ipotetica lista degli “oggetti” del poema. La cosa è facilmente spiegabile: non vi è città in Italia che non abbia una via o una piazza intitolata al sommo poeta e, addirittura, non c’è luogo, anche il più romito, che non ne testimoni il passaggio o la sosta effettuati lungo il suo tormentato esilio. Dante avrà davvero visto tutti i luoghi che menziona nelle terzine delle sue tre cantiche immortali? Non possiamo esserne certi dal momento che non esistono conferme; possiamo immaginare però che di molti luoghi egli abbia sentito parlare ed anche letto con quella particolare empatia che tutti gli riconoscono, e per la quale ne restano ammirati. Leggi il resto di questa voce →

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“Eremo d’inverno”, pensieri e poesie nel nuovo libro di Claudio Bedussi

aprile 6, 2017 in Racconti e poesie, Recensioni da Piera Maculotti

eremo d'invernoSilenzi e stelle. La luce e la pace di un cielo alto sopra la terra, caldo dentro il cuore…

C’è un respiro speciale – calmo e profondo – dentro l’Eremo d’inverno (Ed. La Parola, pp. 194, € 22), l’ultimo libro di versi e prose di Claudio Bedussi, poeta, traduttore, insegnante.

Stanze quotidiane da una casa di passo: il sottotitolo rimanda ad una quotidianità che sa stare – salda e consapevole – e insieme andare, pronta al passo, aperta al viaggio. Un cammino, anche interiore, verso il centro di sé, verso il cuore indiviso delle cose; lontano da quella (c)ostruzione mentale – occidentale soprattutto – che separa, divide, oppone. E lo sguardo va all’onda che si frantuma senza frantumarsi, che muta eppure resta… Leggi il resto di questa voce →

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Le abbreviazioni: tra velocità ed oscurità del messaggio, il caso del dentista francese

aprile 4, 2017 in Approfondimenti, Recensioni da Marco Castelli

scriver_veloceIl primo messaggio telefonico che ho ricevuto, ormai quasi 10 anni fa, recitava: “Questo è il tuo num? Visto la XXX stase, ma te ne parlo doma”. Oggi quell’amico ed io sicuramente ci vergogneremmo di queste espressioni (essendo dei “grammar nuts” entrambi) e, per fortuna, non ne abbiamo più bisogno: i piani tariffari a forfait ed alle varie applicazioni di messaggistica elettronica hanno praticamente eliminato la necessità dell’utilizzo ingenuo delle abbreviazioni sofferto dai pionieri delle comunicazioni elettroniche. Nonostante il risparmio di caratteri quella comunicazione si rivelò però tutt’altro che inutile e il mandare poi un messaggio dall’estero a quella stessa XXX fu segno dell’essere un gran cavaliere: pronto a spendere quasi un euro per qualche parola d’oltrefrontiera. Parole, chiaro, abbreviate anch’esse.

Se mi trovassi oggi davanti ad un SMS del genere, escludendo la sciatteria del mittente, potrei pensare tutt’al più al tentativo di creare un linguaggio mimetico, come, ad esempio, è avvenuto nelle banlieues francesi con la nascita del verlaine e accade nei “cavalli” per il traffico di droga. Leggi il resto di questa voce →

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