Speranza
gennaio 25, 2016 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli
gennaio 25, 2016 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli
Sono felice
quando mia figlia esce
coi suoi amici nella sera perlata,
mia moglie ride al capezzale della
televisione, allora dal comodino leggo
“Il sesto angelo” di Padre Turoldo e affondo
i sensi nella tremenda notte di
grandi verità.
settembre 21, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio
“Quando qualcuno cerca di raggiungere un obiettivo, sarà sempre ostacolato dall’involontario intervento di qualche altra presenza (animata o inanimata). Tuttavia, ci sono obiettivi che vengono raggiunti, in quanto la presenza che interviene cerca a sua volta di raggiungere un obiettivo ed è, naturalmente, soggetta a interferenze.” – I Legge di Sodd –
Sherlock Holmes, tra una gustosa boccata di pipa e l’altra, seguiva con lo sguardo Elementare Watson vagare nel cortile affaccendato un momento in questa cosa e un momento dopo in quell’altra, ognuna vuota, talune inopportune.
Volle provare quel che si prova nell’essere un Elementare Watson, così s’immedesimò nell’assistente.
Le cose iniziarono a vorticare, come se il mondo fosse una giostra tutt’intorno a lui a far da palo nel mezzo; le tende volevano essere ora aperte e ora serrate, senza alcuna specifica ragione. Leggi il resto di questa voce →
luglio 2, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio
giugno 25, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio
Sherlock Holmes, tornato da Macondo dove molto, e per molto tempo, aveva pianto a causa dell’imperscrutabile nascondismo esistenziale di Waldo, se ne stava sbracato a poltrire aiutando la poltrona ad accumulare polvere.
giugno 19, 2015 in Racconti e poesie da Claudio Ianni Lucio
Inizia con questo episodio una serie di racconti dedicati all’investigatore e all’assistente più famosi di sempre. I due si muoveranno seguendo traiettorie razionali, laddove possibile, lungo la porzione reale delle coordinate cartesiane e incontreranno altri personaggi noti, secondo lo stesso meccanismo che permette alle veline d’innamorarsi dei calciatori con una precisione nell’ordine delle dieci cifre decimali. “Gireranno, vedranno gente, si muoveranno, conosceranno, faranno delle cose”, riassumerebbe Moretti.
Progetto grafico a cura di Pietro Naoni (naozzy@hotmail.it).
aprile 10, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Giorgia Fantoni
Un’antica leggenda narra che nel profondo Inferno scorre un fiume sulla cui superficie galleggiano profumatissimi petali di rosa e che per questo è chiamato “Florens”. Si mormora che il torrente sgorghi dagli occhi di un tale Dante, un antico poeta fiorentino che, bloccato nell’Oltremondo, piange ininterrottamente a causa di una pena d’amore. Secondo i racconti, Dante si sarebbe inspiegabilmente perduto nell’Aldilà e sarebbe stato salvato dal grande poeta latino Virgilio, che il giovane toscano amava come un padre e venerava come un maestro. Leggi il resto di questa voce →
aprile 8, 2015 in Grammatica studentesca della fantasia, Racconti e poesie da Federica Barboni
Aveva scritto le Georgiche, aveva scritto le Bucoliche, aveva scritto l’Eneide. Era l’uomo di Didone, e dalla sua penna era fioccato “exoriare aliquis nostris ex ossibus ultor”, dalla sua penna il mantra che fin da bambina ripetevo, da sola e a voce bassa, ogni volta che Dante voltava lo sguardo. Lei è folle dell’amore per un uomo, ma l’uomo è timorato degli dei, e io stavo vivendo la stessa condanna. Ma come può un uomo donare il suo amore a chi si è donato a un dio? E come può quell’uomo donarsi a colui che non ammette desiderio, o peccato o bramosia? Leggi il resto di questa voce →
aprile 8, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli
Si adagiarono abbracciati in una radura nascosta. Ella s’accorse subito che Rodolfo le teneva forte i polsi in mano, forse tremava un poco. Si baciarono ancora con la forza che avevano tutta distribuita fra le braccia e il cuore come due abituali amanti ma con la giovane speranza di chi ama per la prima volta., si guardarono l’uno negli occhi dell’altro, cercarono nell’altro l’antico guerriero di anni prima, ne trovarono solo la pelle nei ricordi confrontati con le fattezze ora presenti e rosate. Si carezzarono reciprocamente, appoggiarono la schiena a terra sull’erba muschiata, respirarono profondamente. Gigliola era la più tenera e profumata, valchiria della Versilia cocente anche se ancora tiepida. Leggi il resto di questa voce →
marzo 29, 2015 in Racconti e poesie da Stefano Bottarelli
Marta ricomparve alla memoria dei due come ci si ricorda di non aver spento il gas appena partiti per le vacanze estive. Fu quando Marta disse : ”Di che confabulate, voi due ? Perché mi lasciate sola con i pesci e i gabbiani?”. La scopersero come al solito invadente, comicamente invadente, come una scena che da tragica si fa comica nel teatro della loro vita, il più importante; Marta ne era l’unico spettatore fattosi ora molto esigente, attento e arguto quanto onnipresente, tanto da sedere da solo su tutte le poltrone di prima fila, talvolta appoggiando i gomiti anche sul palcoscenico, più lunghi della buca dell’orchestra. Leggi il resto di questa voce →
"I sassi, il colore del cielo, le luci delle case, le auto e le altre cose in lontananza, il vigore delle attività umane, il colore dell'erba, le piccole creature viventi, le nuvole enormi che si rincorrono all'orizzonte, quel suono flebile che risuona nelle orecchie...forse tutti quelli che come me riescono a trarre dall'ambiente quel tipo di conforto, speciale e ordinario insieme, si rendono conto di vivere in questo mondo"
Banana Yoshimoto, "L'abito di piume"