A prua della vita c’è una polena

aprile 8, 2020 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Magris_PoleneEra 1871 quando il vascello Primos si schiantò sulle rocce delle isole Shilly a ovest della Cornovaglia. L’unico superstite dell’equipaggio fu un marinaio italiano Vincenzo De Felice, che restò abbracciato alla polena che il mare aveva strappato alla nave. Qualche giorno dopo la rivide sulla spiaggia, spinta a terra dalle onde. Cosa passò allora nel suo cuore? Cosa passa nel nostro?

Quella polena era una bella donna pienotta con vasti seni sotto la fluttuante veste bianca, scrive Claudio Magris. De Felice la portò nel giardino di Tresco, una delle Shilly dove ora si trova un museo dedicato alle polene: Tresco, l’isola che è un gioiello di vegetazione tropicale grazie alla corrente del Golfo.

Scriveva Baudelaire: Sempre, uomo libero, amerai il mare!

Forse, ma chi naviga davvero, è per necessità servo e superstizioso, sfiancato dalle bonacce o schiacciato da una furia spietata, maledetto dalla vita, sincero nella sua promessa da marinaio, benefica icona da appendere alle coronarie per dimenticare la violenza del vento e delle onde, il terrore degli scogli, il freddo della morte. Leggi il resto di questa voce →

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L’autorità deve dimostrare di essere legittima, altrimenti va abbattuta. Ritorna con Chomsky l’intellettuale impegnato

marzo 5, 2020 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Chomsky copertinaCos’è un intellettuale? Lo vedo in un libro, ingobbito e contratto, solo nello spazio e nel tempo tra superbia, narcisismo, presunzione.

Ha scritto Adorno: Comunque agisce l’intellettuale sbaglia. Definizione insignificante.

Julien Benda diede il titolo a un suo libro, Il tradimento degli intellettuali.

Borges fu vile: Il vero intellettuale rifugge dai dibattiti contemporanei: la realtà è sempre anacronistica.

Camus ne demistifica il narcisismo: Un intellettuale è un uomo la cui mente osserva se stessa.

Cos’è un intellettuale? Si chiede Noam Chomsky in un piccolo, denso libro, La responsabilità degli intellettuali, Ponte alle Grazie 2019. E’ chi è capace di vedere ciò che si trova sotto il proprio naso. Leggi il resto di questa voce →

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Montaigne, Goethe, Austen, Churchill, Brecht: elogio del dimenticare

febbraio 19, 2020 in Approfondimenti da Viola Allegri

Foto_dimenticare_1I vecchi dimenticano, gli studenti si impasticcano per ricordare, i poco-memoria sono ritenuti dei deboli destinati alla sconfitta. Gli anziani cercano di ritardare la caduta della memoria allenandola: le parole crociate, una lingua straniera, poesie studiate a scuola, ma sanno che il processo è inarrestabile, anche perchè gli tornano in mente le parole con un’ora o un giorno di ritardo.

Gli antichi Greci che già sapevano tutto, a capo delle nove Muse avevano messo Mnemosine, la titanide della memoria, ma alla morte l’umanità finiva nel Lete, il fiume dell’oblio. Tuttavia la tragedia greca esprimeva pietà ed orrore finchè alla fine arrivava la catarsi, la purificazione anche dai fatti più tragici.

Nel Medioevo si inventò la mnemotecnica, un modo di ricordare attraverso numeri e figure retoriche; e anche ora c’è qualcuno che prova questo metodo. Leggi il resto di questa voce →

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Il mio amico è un robot

gennaio 31, 2020 in Approfondimenti, Recensioni da Paolo Merini

vivere-con-i-robotC’è una parola chiave per capire il significato del saggio di Paul Dumouchel e Luisa Damiano, Vivere con i robot. Saggio sull’empatia artificiale, ed. Raffaello Cortina: Empatia, la nascita di una comunione affettiva con un altro individuo in seguito a un processo di identificazione.

Per arrivare al robot empatico è bene cominciare con un test che sveli se siete apocalittici o ottimisti.     Volete che i robot sostituiscano il lavoro umano ma che restino dipendenti dall’uomo? Volete che siano completamente autonomi?

Come dicevano i filosofi medioevali seguendo Aristotele: tertium non datur, perché la tecnologia non si ferma. Ma i contrari si possono superare in una sintesi, come ha insegnato Hegel.

E’ il risultato di questo libro breve e intelligente che fonde la paura e l’entusiasmo, pur lasciando un dubbio finale.

I dati di fatto: i robot sono sempre più numerosi, ogni anno al mondo ne nascono migliaia, diventeranno il sostituto dell’uomo. Fanno di tutto: c’è quello che assembla parti meccaniche ed elettroniche, ma anche l’impiegato, il fattorino, il magazziniere, l’autista, il giornalista, il radiologo, il contadino, il pompiere. Nascerà anche l’addetto ai piaceri erotici, previsto nel Dormiglione di Woody Allen, forse. Leggi il resto di questa voce →

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Solgenitsin anticapitalista e antiamericano

gennaio 23, 2020 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Solgenitsin nel1994

Solgenitsin nel1994

Dopo vent’anni di esilio Solgenitsin torna in Russia, è l’estate del 1994.

Dall’Alaska sbarca nel selvaggio est della Russia. Da lì, con la transiberiana, fermandosi a volte per giorni in paesi che vuole rivedere, raggiunge lentamente Mosca.

Da giovane aveva amato i bolscevichi, aveva partecipato alla II guerra mondiale, promosso capitano d’artiglieria ed era stato decorato due volte.

Fu arrestato per una lettera privata in cui criticava Stalin e condannato a otto anni di campo di lavoro (gulag), poi cacciato in esilio. Dalla metà degli anni Cinquanta aveva abbandonato il marxismo ed era diventato profondamente religioso. Dall’esperienza del gulag nacquero i suoi due più famosi romanzi Una giornata di Ivan Denisovic e Arcipelago Gulag, oltre a racconti e poesie per cui vinse il Premio Nobel nel 1974. Non andò a Stoccolma a ritirarlo, temendo di non poter più tornare in Urss, né la Svezia ebbe il coraggio di andarglielo a consegnare come era previsto. Leggi il resto di questa voce →

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Vivere sulla lama: odiarsi per poter odiare

gennaio 8, 2020 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Bobby Fisher

Bobby Fisher

Come ebreo a chi e a che cosa appartengo?

Ai miei vecchi che fuggirono da Hitler, cambiarono più paesi che scarpe – come scrisse Brecht – che mi educarono secondo la tradizione askenazita? Oppure al Paese in cui sono nato e vivo dove la religione dominante è diversa e rapidamente si estingue?

Due grandi ebrei configurarono il mondo di oggi: Einstein e Freud. Ma da sempre siamo ritenuti pericolosi da tutti i popoli della terra che ci hanno usati come responsabili di ogni problema, divisi, marchiati, accusati in modo indecente: endogamia e incesto, fragilità nervosa, brama di lucro e potere, deicidi, sodomia e tutte le abiezioni possibili che ci accompagnano da secoli: ghetti, insegne distintive sui vestiti, leggi speciali, pogrom, disprezzo, fino alla Shoà.

E ancora ci accompagneranno, secondo le statistiche sull’intolleranza nei Paesi europei: primi antisemiti gli ungheresi, secondi gli italiani che poi balzano in testa ai Paesi europei per altre intolleranze. Leggi il resto di questa voce →

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Utopia, un amore necessario e inaffidabile

dicembre 12, 2019 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Thomas More (1527), Hans Holbein il giovane

Thomas More (1527), Hans Holbein il giovane

Utopia è una parola magica, universale, profondamente umana, ovunque diffusa.

Chi di noi non ha un’utopia? Chi non vorrebbe un mondo diverso?

Il nome Utopia fu coniato dal filosofo e uomo politico Thomas More, e mantiene quel fondo di ambiguità che ogni utopia si porta addosso fin da suo etimo: è greco? è latino?

I vari significati forse si possono mettere in sintesi: luogo felice (che non è) in alcun luogo.

Thomas More pubblicò il suo libro Utopia a Lovanio nel 1516. Enrico VIII gli tagliò la testa nella torre di Londra nel 1535 perché non appoggiava il suo arrogante divorzio da Caterina d’Aragona e di conseguenza il distacco dell’Inghilterra dalla chiesa cattolica.

Tuttavia molto di nuovo – rispetto alla bella edizione curata da Luigi Firpo nel 1979 – scaturisce dagli Atti di un congresso ora pubblicati a cura di Francesco Ghia e Fabrizio Meroi, Thomas More e la sua Utopia. Studi e prospettive, ed. Olschki, congresso tenuto a Trento a 500 anni dalla pubblicazione di quell’Utopia considerata con il Principe di Machiavelli l’opera che apre il tempo moderno. Leggi il resto di questa voce →

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Razzismo e criminalità

novembre 17, 2019 in Approfondimenti da Isabella Merzagora

copertina-criminologaAlcuni soci della Società Italiana di Criminologia, fra cui io come Presidente, hanno fondato circa un anno fa il gruppo Human Criminology inteso ad impegnarsi nella difesa dei diritti umani, tema che è già stato oggetto di recenti pubblicazioni scientifiche.

A dimostrazione dell’interesse nostro e di altri nostri colleghi, l’ultimo convegno nazionale della Società svoltosi una settimana orsono si è aperto con una sessione intitolata Diritti Umani a rischio.

Riferendoci alla costituzione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, lo stesso gruppo ha inviato una lettera alla Senatrice Segre per manifestare la propria disponibilità a fornire ogni genere di contributo, essenzialmente di tipo scientifico, per il contrasto degli hate speeches e di ogni forma di discriminazione.

Non so se il ruolo dell’intellettuale abbia ancora un ruolo importante –sempre che lo abbia mai avuto-, anche se è certo che l’attuale discredito nei confronti degli “esperti” ha la stessa matrice di altre forme di colpevole irrazionalità. Leggi il resto di questa voce →

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Le cento lettere di Paolina Leopardi

ottobre 19, 2019 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

paolina_copertinaQuando finalmente la contessa Adelaide Antici morì, la figlia Paolina aveva ormai 57 anni, magra, bassa di statura, precocente invecchiata, una malattia ai polmoni.

Giacomo l’aveva definita “erudita Signorina”, ma nella sua vita Paolina si era limitata a traduzioni dal francese, qualche scritto sulle riviste reazionarie del padre e libri ormai scomparsi. Una sua traduzione fu, non a caso, l’ Expedition nocturne autour de ma chambre di De Maistre, pubblicata nel 1832 e ripubblicata da Elisabetta Benucci, Paolina Leopardi. Viaggio notturno intorno alla mia camera, Osanna 2000.

Paolina fu una donna profondamente infelice. Nata all’incirca settimina, commentava: mi affrettai tosto di uscire per godere di questo bel mondo, di cui ora mi affretterei di uscire se potessi.

In altra occasione ricorda come la tristezza e il disseccarsi in me le sorgenti dell’allegrezza e della vivacità siano imputabili al borgo selvaggio e all’autoritarismo della madre. Leggi il resto di questa voce →

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GLI “ATTI” DI LUCA: SAPERE TEOLOGICO ED ERUDIZIONE GRECO-ROMANA

settembre 22, 2019 in Approfondimenti da Pino Mongiello

L'evangelista Luca

L’evangelista Luca

Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, è al centro di un serrato approfondimento condotto da Daniel Marguerat (Lo storico di Dio, Claudiana, pp. 420, Torino, 2019), esegeta e biblista, per ventiquattro anni docente di Nuovo Testamento presso l’Università di Losanna. Per me, che non sono né teologo né biblista ma semplicemente un cercatore di senso per i miei quesiti su Dio, le pagine di questo libro si sono rivelate non solo utili ma anche avvincenti. Marguerat è uno specialista di Luca e del primo cristianesimo perché ne ha fatto oggetto dei suoi approfondimenti in altre sue opere. Questo libro, peraltro, mentre include capitoli già pubblicati tra il 2002 e il 2017, dà spazio anche ad interventi inediti, e il tutto è stato rivisto e amalgamato secondo una lettura coerente, con il supporto di una bibliografia aggiornata.

La domanda di fondo nei confronti di Luca, che accompagna l’intero saggio, è questa: “È possibile essere, allo stesso tempo, uno storico e un teologo”? Si tratta di una domanda dirimente perché, in effetti, Luca è il primo e unico autore che racconti la comunità cristiana nel suo sorgere e nel suo primo operare, e lo fa con gli strumenti collaudati degli storici di formazione greco-romana. Leggi il resto di questa voce →

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