La nuova mutazione antropologica: i social network

novembre 17, 2014 in Approfondimenti, Grammatica studentesca della fantasia da Pietro Broggiato

TIPOLOGIA ARGOMENTATIVA
In un noto intervento intitolato “Gli italiani non sono più quelli”, Pasolini denunciò una mutazione antropologica a danno delle classi medie italiane, mutazione legata all’avvento della società dei consumi. Con Facebook, Twitter e gli smartphone è in atto una nuova mutazione antropologica?
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Pier Paolo Pasolini, “Comizi d’amore”

Gli italiani non sono più quelli. Quest’idea, espressa (tra gli altri) da Pasolini in merito all’avvento del consumismo, è senza dubbio estendibile anche al rapporto che l’uomo ha, oggi, con la tecnologia. Facebook, Twitter, smartphone e tablet sono il nuovo volto del consumismo e stanno, inevitabilmente, modificando i nostri comportamenti e la nostra percezione della realtà, promuovendo una nuova rivoluzione antropologica basata sull’immagine.

Basta aprire uno dei più comuni social network per averne la prova: decine, centinaia, migliaia di fotografie perfettamente identiche tra loro, con la persona nello sforzo (spesso ridicolo) di raggiungere un’impossibile perfezione, fatta di sorrisi smaglianti, barbe perfette, tagli alla moda. Leggi il resto di questa voce →

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Uno sguardo laterale su Kurt Cobain

novembre 17, 2014 in Approfondimenti, Musica da Damiano Cason

Podcast della puntata “Il femminismo di Kurt Cobain”, a “This is not an exit”,  su Radio Città del Capo https://archive.org/details/NirvanaExit

nirvana-interviste-inedite-nevermindBisogna ritagliarsi dei piccoli spazi per uscire dalle narrazioni principali che prendono il sopravvento nei media e diventano a loro modo storiche. Non si tratta del vero e del falso, ovviamente: tutto vero, Kurt Cobain ebbe un problema con l’eroina, era una rock-star anomala ma pur sempre una rock-star, si suicidò. Di lì a renderlo vittima sacrificale del rock’n’roll, o artista depresso e drogato, il passo è breve. Ma basterebbe aver letto qualche biografia ufficiale per capire che esistono aspetti del personaggio molto più interessanti da discutere, rispetto a cose rimasticate per anni per una vasta gamma di star riprodotte in serie. Ci sono altre cose per cui vale la pena parlare ancora di Kurt Cobain? Secondo noi sì e si tratta, come in molti altri casi, di quelle linee di racconto che sono rimaste spezzate o si sono perse negli anni. Una è quella dello spiccato anti-sessismo del leader dei Nirvana.  Leggi il resto di questa voce →

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5 anni… Il Gruppo 2009 in festa

novembre 7, 2014 in Approfondimenti da Beatrice Orini

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La festa ha inizio

Un progetto di artisti gazawi, l’impegno delle realtà sociali bresciane, una riflessione al femminile, sulle mutilazioni genitali e rispetto all’Isis. E ancora, tra parentesi dolci e salate di un ricco buffet, le parole di una scrittrice, il cortometraggio di un filmaker, le canzoni contro la guerra di due musicisti.

Mario Baldoli

Mario Baldoli

Si è svolta così, domenica 2 novembre, la festa di autofinanziamento per il quinto anniversario della rivista di arte, cultura e attualità Gruppo 2009. Ospitata nelle belle sale del Caffè Letterario “Primo Piano”, nel cuore di Brescia, la serata è stata un momento di condivisione di idee, progetti, emozioni dentro un incontro conviviale. E solidale, poiché è anche grazie al contributo degli invitati che il gruppo può continuare a dedicarsi volontariamente alla rivista e all’associazione. Leggi il resto di questa voce →

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I giornali di carta: una lunga agonia

ottobre 13, 2014 in Approfondimenti, Grammatica studentesca della fantasia da Marco Taviani

TIPOLOGIA ARGOMENTATIVA
Il giornalismo online soppianterà quello cartaceo? La carta stampata può sopravvivere all’era digitale?

Repubblica_festeggiamenti_1946Domande sicuramente non facili. Il giornalismo online, diffusosi negli ultimi anni, sembra seriamente poter soppiantare il plurisecolare e più blasonato fratello, ma è davvero così? Il giornalismo su carta stampata ha scritto pagine memorabili della nostra storia, la prima pagina del “Corriere” che annuncia la nascita della Repubblica su tutte. A partire dagli anni Sessanta del Novecento, l’acquisto del quotidiano è divenuto quasi un rito sacro nel nostro Paese, alla stregua del caffè mattutino, e nulla lasciava presagire che la carta potesse attraversare una crisi simile. Infatti Internet è riuscito laddove hanno fallito due guerre mondiali, il giornalismo di parte, la censura, la sospensione della libertà di stampa, i problemi economici, assestando forse il colpo di grazia alla carta stampata.  Leggi il resto di questa voce →

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L’ebola, l’uomo nero e l’autolavaggio

ottobre 12, 2014 in Approfondimenti da Sonia Trovato

195132985-a09ec117-72df-410e-9aa4-bf06e4bc6ce7 (2)L’ebola, l’Isis, il terrorismo sono solo i più recenti capri espiatori di una società che, come sostengono Bauman e altri, trasforma ogni giorno irrazionali paure individuali in un mezzo di regolazione e di controllo sociale. Incessantemente, decaloghi allarmanti e ansiogeni ci insegnano come ripararci dalle malattie, da fanatici imbottiti di tritolo, da scippatori, da ladri d’appartamento, da influenze endemiche, da attentati dinamitardi. Ma se il male arriva alle spalle, tra il rumore di spazzole e di bocchettoni, e ha il volto pulito dei vent’anni, e ha la cadenza familiare della propria gente, come ci si può difendere?  Leggi il resto di questa voce →

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Riconoscere le vittime: il caso di Davide Bifolco

settembre 18, 2014 in Approfondimenti da Damiano Cason

bifolco3-kEWF-1280x960@ProduzioneSollecitato dalla discussione pubblica che assume tratti paradossali riguardo la morte di Davide Bifolco, ucciso a 16 anni da una pallottola a Napoli, scrivo per cercare di mettere un po’ d’ordine, prima di tutto a me stesso. L’opinione pubblica è una platea che a piacimento viene divisa dai media o dagli stessi singoli individui che la compongono in differenti categorie, spesso contrastanti tra loro perché vi sia una dialettica. Riguardo alla questione in causa potremmo dividerla in simpatizzanti dell’autorità e suoi antagonisti. E di qui è facile passare alle categorie “simpatizzanti per l’operato delle forze dell’ordine” o “astiosi” nei loro confronti. Stiamo sempre parlando di sentimenti di pancia, non di fini ragionamenti teorici e nemmeno di pratiche di strada, le quali al massimo da questi atteggiamenti primari possono prendere forma. Stanti queste categorie, non è detto però che non si possano fare dei ragionamenti razionali che privilegino uno dei due campi o smontino le retoriche dell’altro. Leggi il resto di questa voce →

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Se questa è una tregua

settembre 5, 2014 in Approfondimenti, Palestina da Sonia Trovato

  *Adattamento dell’intervento che l’autrice ha tenuto alla festa provinciale di SEL a Brescia, durante un incontro con il deputato Franco Bordo e con Titi Amin, rappresentante dell’Associazione Amicizia Italia-Palestina.
padre e figlio

Vivere, da quasi settant’anni, una tragedia che non ha eguali nel mondo, nella pressoché totale indifferenza del mondo “civile”: è questo il triste primato toccato in sorte ai palestinesi. Tragedia che sta attraversando uno dei suoi momenti più drammatici, di fronte al quale viene meno qualsiasi illusione per un imminente scenario di pace. Così è per la Cisgiordania – i ”Territori occupati” dal 1967 –, dove i palestinesi sono sottoposti a un durissimo regime militare, che impone loro la costante umiliazione di 630 checkpoint, di un muro di oltre 700 chilometri che ruba acqua e terra, delle politiche d’apartheid, degli insediamenti illegali abitati da coloni violenti e fanatici, protetti da un esercito che è diventato una vera e propria milizia privata. Così è per Gaza, uno stretto, strettissimo, carcere a cielo aperto, che si estende tra il valico israeliano e il valico egiziano, tenendo in ostaggio quasi due milioni di persone, impossibilitate a lasciare la Striscia, a viaggiare, a pescare, a coltivare, a esportare i propri prodotti. Leggi il resto di questa voce →

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La storia del libro: tre capitoli per un unico amore

settembre 2, 2014 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

libroCos’è il libro? Uno strumento perfetto, nato concluso, come la bicicletta e il cucchiaio, diceva Umberto Eco. Che sia nato 2.500 anni fa era la garanzia della sua durata. Un piccolo, semplice oggetto, di immenso valore evocativo, capace di rispondere alle nostre fantasie riproponendone altre, di aumentare le nostre conoscenze.

Il saggio di Gian Arturo Ferrari, Libro, ed. Bollati Boringhieri racconta in tre formidabili capitoli la vicenda del libro nella storia. Leggi il resto di questa voce →

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Palestina: la questione morale dei nostri tempi

agosto 19, 2014 in Approfondimenti, Palestina da Alfredo Barcella

La pulizia etnica della Palestina

    mandela arafatAll’inizio di questo nuovo secolo, proprio di fronte a una delle tante operazioni israeliane di pulizia etnica, Nelson Mandela ha formulato un pensiero che ritengo possa essere la bussola per chi ama la pace, la Palestina e lotta per un mondo migliore. Ha detto Madiba che La Palestina è la questione morale di questo secolo.

Sì, perché la Palestina è l’ultima parte del mondo tuttora sotto occupazione e la sua popolazione  è costantemente privata dei diritti civili e umani, e lo è in Cisgiordania, a Gaza, nei campi profughi nei paesi arabi e anche in Israele. Quello che  vogliono i palestinesi è soltanto  poter  vivere  normalmente come tutti gli altri popoli.

Quanto sta accadendo a Gaza dall’8 luglio è un altro tentativo di Israele di eliminare più palestinesi possibile e spingerli ad abbandonare le loro terre. Questa è la terza aggressione negli ultimi otto anni contro la popolazione di Gaza.

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L’Unità: cronaca di una morte annunciata (e incoraggiata)

agosto 9, 2014 in Approfondimenti, Crisi da Sonia Trovato

L’Unità in edicola con sedici pagine bianche.
È lo speciale sulle riforme di Renzi.
(Spinoza.it)

 

IMG_0949“W L’Unità” è una delle scritte apparse sulle palazzine bresciane recentemente ristrutturate in via Monte Nero, accanto a motti come “W Mateotti” (l’incertezza sulle doppie è dell’autore), “W il PCI”, “W il CLN”. Il Comune, ritenendole di rilevanza storica, ha deciso di non coprirle con la colata di giallo che ha ravvivato i condomini. Così, dal 1° agosto, chiunque si trovi a costeggiare questo riscoperto muro della Resistenza non può che sogghignare o commuoversi per il fatto che l’ultimo superstite tra i quattro valori celebrati sia naufragato nei debiti e nel rimbalzino di accuse. Ma è corretto considerare “L’Unità” acclamata dall’ingenuo ed entusiasta militante come la stessa “Unità” che ha chiuso i battenti una decina di giorni fa?

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