Berlino la dolce
agosto 2, 2024 in Senza categoria
Fra le tante guide che la raccontano, e di cui ci siamo occupati in passato, c’è anche un volume di grande formato di Elodie Benchereau e Daniel Farò, Berlino, piccolo atlante edonista, trad. Vera Verdiani, ed. L’ippocampo.
Il volume divide la città in quartieri e ci sfida: dove andiamo oggi? Sono 260 pagine costituite per gran parte da grandi e splendide fotografie, accompagnate da brevi presentazioni. Ed è l’immagine che conta per chi ama Berlino, il colore, la forma architettonica, la poesia, non la prosa sempre troppo cospicua.
Camminare nel polmone verde del Tiergartner, il giardino zoologico, e svoltare tra i palazzi modernisti e intravvedere una scultura di Giacometti, sfiorare l’erotismo di un bacio dipinto su un muro, o attraversare la Sprea e perdersi nelI’Isola dei musei o imboccare la Karl- Marx- Allee fino ad Alexanderplatz: ovunque si sente il respiro della grande cultura. Che qui siano avvenute le convulsioni e il nuovo del Novecento: Brecht, Kurt Weil, Gros, Rosa Luxemburg, Weimar, il nazismo, la guerra, la divisione ed il Muro del 1961. Oppure con un passo indietro Beethoven e Marx. Ci si ferma a un semaforo, il verde si annuncia con un orso dalla lunga lingua, il simbolo della città, sull’origine del quale orso, nascoste nel Basso Medioevo, si diffondono varie dicerie, nessuna autentica testimonianza, e la tenerezza che vi dice di passare. Leggi il resto di questa voce →