Woody in the moonlight

dicembre 10, 2014 in Cinema

images Il 2014 non poteva finire senza l’annuale film di Woody Allen, che come regalo di Natale ci offre Magic in the moonlight. Dal 1982 ad oggi Allen, ormai quasi ottantenne, ha girato un film all’anno. Insomma, come con i libri di Bruno Vespa, nasce spontanea la domanda:  “È davvero possibile riuscire ad avere qualcosa di nuovo e importante da comunicare ogni anno?”. Non è più giusto valutare questi lavori per quello che sono, cioè un tentativo di sfruttare la propria fama al massimo, finché dura?

Woody Allen può vantare una filmografia quarantennale composta da film ormai considerati classici della storia del cinema. Lui stesso è un mito vivente della commedia statunitense, anzi è ciò che resta della gloriosa commedia classica hollywoodiana, il genere che insieme al western ha fatto di Hollywood una leggenda e che ora è stato relegato in un angolo per lasciare il posto ai kolossal sui supereroi.  Leggi il resto di questa voce →

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Venezia71: C’era una volta “io sto con la sposa”

ottobre 16, 2014 in Cinema, Nuovi cittadini

Io sto con la sposa è un film da vedere, anche solo per poterlo raccontare un giorno ai nostri figli o nipoti. Perché non è solo il racconto in presa diretta dei quattro giorni di viaggio, da Milano a Stoccolma, di cinque clandestini sbarcati a Lampedusa che si inventano un finto matrimonio. È soprattutto un’azione politica, la più forte ed efficace fatta fin’ora, che obbliga tutti a fare i conti con delle questioni che l’Unione Europea si ostina a non voler considerare: il diritto alla mobilità, il diritto di fuga e di accoglienza, il rispetto dei diritti umani dei migranti, il diritto di asilo.

473270Ho voluto immaginare un futuro senza guerre..o almeno senza frontiere. Perché, nonostante le paure xenofobe, la Bossi-Fini, il razzismo e  l’ignoranza, la società è già multietnica adesso, e lo sarà sempre di più. Alcuni processi sono irreversibili e non si possono fermare in nessun modo, perciò leghisti, mettetevi il cuore in pace! Si pensi al rap, genere afroamericano per eccellenza: in questo film è fatto dal giovane siriano Manar, che urla la sua rabbia e la sua speranza di un futuro lontano dalla guerra. 

Ho immaginato di raccontare ad un figlio o nipote del futuro l’odissea di Manar, Alaa, Mona e di tutte le vittime senza nome che custodisce il mare.  Leggi il resto di questa voce →

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Venezia da leggere e i film da vedere

settembre 6, 2014 in Cinema, Letteratura

Il settantunesimo festival del cinema di Venezia sta per concludersi e, mentre si scommette sui vincitori, cerco di fare un resoconto di questi undici giorni di kermesse. Premetto che purtroppo non sono stata al Lido e quindi non ho ancora visto nessuno dei film presentati, ma mi sono tenuta quotidianamente informata confrontando le opinioni di diversi critici cinematografici.

Ancor prima che il festival iniziasse, sono rimasta stupita dall’abbondanza di film ispirati da romanzi: il cinema e la letteratura si sono sempre influenzati e ispirati a vicenda, spesso importanti autori letterari hanno contribuito alla scrittura delle sceneggiature, ma visto che in questa Mostra del cinema le pellicole tratte da romanzi sono veramente tante, temo che questa scelta sia sintomatica di un’industria in crisi economica e creativa.

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Conoscere la Russia per capire l’Europa: “Europe. La Russia come frontiera” di Vittorio Strada

luglio 4, 2014 in Approfondimenti, Recensioni

europeVittorio Strada è il più rinomato studioso di letteratura e cultura russa d’Italia, autore di numerosi saggi e ideatore della Storia della letteratura russa in sette volumi.

Con questo saggio, edito da Marsilio, Strada esplora il difficile rapporto tra Russia ed Europa lungo i secoli, nei suoi aspetti storici, politici, religiosi e culturali.

Questo saggio però non è solo un’interessante trattato sull’identità russa: la contemporaneità si insinua tra le riflessioni storiche con la drammaticità della questione ucraina. Come la Russia è sempre stata il ponte tra l’Europa e l’Asia, oggi l’Ucraina si pone come ideale collegamento tra Europa e Russia, due realtà ancora molto lontane, nonostante la geografia. L’Ucraina ha pagato, e continua a pagare, il fatto di essere a cavallo di due culture, quella europea e quella russa, molto diverse e ancora distanti. Leggi il resto di questa voce →

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Le novità della collana cinematografica “Italiana” de “Il Castoro”

febbraio 28, 2014 in Cinema, Recensioni

S9788880337522cenografia e scenografi e Commedia degli anni Trenta, pubblicati nel 2013,  appartengono entrambi alla collana “Italiana” della casa editrice “Il castoro”. L’intento dei curatori della collana, una serie di professori universitari di formazione differente, è quello di fornire un ritratto accurato della cinematografia nostrana, attraverso una nutrita serie di saggi che indagano ognuno un aspetto specifico.

   Scenografia e scenografi è il titolo del lavoro di Sara Martin, professoressa presso il Dams dell’Università degli studi di Udine: nei suoi scritti si occupa spesso dei rapporti del cinema con le altre arti, in particolare l’architettura. È proprio dalla descrizione della figura dell’architetto (nome con cui, sul set, si identifica lo scenografo) che inizia il suo saggio, mettendo però subito in chiaro che “la scenografia cinematografica non è architettura, né, tanto meno, un genere o un’esercitazione architettonica; tutt’al più, essa sarà architettura finta, o falsa, o irreale.” Un’architettura, intesa come insieme di discipline artistiche e tecniche, che diventa reale solo a film compiuto, contribuendo in modo sostanziale al suo risultato estetico e traducendo visivamente lo stile e le intenzioni del regista. Leggi il resto di questa voce →

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Vado a scuola

dicembre 22, 2013 in Cinema

Ogni mattina Jackson, dieci anni, attraversa 15 km di savana per andare a scuola. Quando tocca a lui fare l’alzabandiera e cantare l’inno, parte da casa alle 5.30 del mattino nel tentativo di arrivare un po’ in anticipo. Deve però stare attento agli elefanti e agli animali pericolosi che popolano il Kenia e minacciano il suo percorso.

Zahira è marocchina e vive in un villaggio sperduto sulle montagne dell’Atlante. Vive in un collegio, ma nel fine settimana torna a casa a salutare i suoi e l’anziana nonna, orgogliosa di avere una nipote che può studiare ed essere indipendente. Ogni lunedì mattina Zahira deve camminare per quattro ore sugli sconnessi sentieri di montagna che la portano in paese e quindi a scuola.

Carlito ha undici anni come Zahira, ma vive dall’altra parte del mondo, in Patagonia: ogni mattina galoppa sul suo cavallo per i 25 km che lo separano dalla scuola. Ha la responsabilità di portare con se anche la sorellina, i suoi genitori contano su di lui e non li può deludere.

Anche Samuel ha undici anni, ma non può camminare: i suoi fratelli ogni giorno spingono la sua traballante sedia a rotelle per 4 km, trascinandola sulla Leggi il resto di questa voce →

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Bling Ring, o l’ebbrezza della vacuità

novembre 2, 2013 in Cinema

Sofia Coppola, con Bling Ring, torna a raccontare una storia di adolescenti alle prese con il difficile passaggio dall’infanzia all’età adulta: un tema evidentemente molto caro alla regista, poiché rintracciabile, in modi diversi, in tutta la sua produzione, compresi gli apici de Il giardino delle vergini suicide (1999) e di Marie Antoinette (2006).

In questo caso, la trama è ispirata ad una vicenda realmente accaduta a Los Angeles tra il 2008 e il 2009, con protagonisti un gruppo di ragazzi benestanti e annoiati, ossessionati dallo stile di vita delle celebrità più alla moda, che si introducono nelle ville dei loro beniamini per rubare vestiti, gioielli, accessori e contanti per un totale di 3 milioni di dollari. I giovani controllavano ossessivamente le stars sui siti di gossip e sui social networks per scoprire quando i personaggi famosi erano fuori casa; cercavano poi in rete i lori indirizzi ed entravano in azione. La vicenda sale agli onori delle cronache nell’autunno del 2009, quando vengono arrestati i sette componenti della Bling Ring, nome inventato dagli agenti di polizia, dove ring sta per banda e bling per gioiello luccicante e appariscente.  La storia è accattivante e inquietante, perfetta per i giornali americani, che per mesi seguono morbosamente l’evolversi giudiziario della vicenda e lo stravolgimento delle vite dei giovani protagonisti: anche il regista Michael Lembeck, nel 2011, cavalca l’onda e gira un film documentario per la tv. Leggi il resto di questa voce →

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Cosa c’è di grande nel Gatsby di Baz Luhrmann

giugno 11, 2013 in Cinema

grande gatsbyBaz Luhrmann torna sul grande schermo con un film ambizioso che segue la scia del suo maggior successo, Moulin rouge, per lasciarsi alle spalle il deludente Australia. Aiutato da Leonardo di Caprio, che aveva già lavorato con lui in Romeo+Giulietta, Luhrmann si confronta con uno dei romanzi più famosi della letteratura americana: Il grande Gatsby, scritto da Francis Scott Fitzgerald nel 1925, il ritratto più amaro e tragico dei ruggenti anni ’20 e del decadimento del sogno americano. Leggi il resto di questa voce →

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W la libertà, il film che il PD (non) dovrebbe vedere

maggio 18, 2013 in Cinema

W la libertà, film di Roberto Andò tratto dal suo romanzo Il trono vuoto, vincitore del premio Campiello nel 2012, ha per protagonista Enrico Olivieri (Toni Servillo), leader del maggior partito di centrosinistra: sposato con una donna impegnata e distante (Michela Cescon), vive in simbiosi con il suo braccio destro Andrea Bottini (Valerio Mastandrea).

Nel bel mezzo del caos della campagna elettorale, la più importante, perché la vittoria sembra finalmente certa, i sondaggi segnalano un calo dei consensi, le contestazioni aumentano e lo stanco politico, che somiglia più ad un grigio burocrate snervato dal lavoro monotono che all’uomo del cambiamento degli slogan elettorali, scappa. Olivieri si rifugia a Parigi da una vecchia fiamma (Valeria Bruni Tedeschi), mentre a Roma il fido Bottini cerca inutilmente di rintracciarlo, dopo aver comunicato alla stampa che il candidato premier ha avuto un malore improvviso. Leggi il resto di questa voce →

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