Angel Luis Galzerano e il suo nuovo libro “Storie lunghe una canzone”
luglio 15, 2017 in Recensioni da Piera Maculotti
C’è stupore e sorriso nello sguardo. E voglia di volo nel cuore. Con note e parole che vibrano e spaziano, che scendono nel profondo o vanno lontano… Perché la musica, come l’immaginazione, può trasportare ovunque.
Lo scrive Angel Luis Galzerano; e lo dimostra con le sue nuove Storie lunghe una canzone (Gilgamesh pp. 156 € 10).
Racconti, ricordi, spunti usciti dall’esperienza vera, viva e varia, dell’autore, chitarrista e cantautore da decenni bresciano
Un percorso professionale nel folk latinoamericano iniziato a vent’anni, a Montevideo dove Angel nasce e cresce, finché la dittatura uruguaiana non lo spingerà ad emigrare. E diventare quell’uomo dividido entre dos tierras, come racconta nel suo recente romanzo autobiografico Cronache sentimentali di un italiano a metà (Gilgamesh).
Italia, Uruguay: due terre distanti, ma non così distinte, ricche di affinità; due culture unite anche dalla musica che per Galzerano è uno speciale modo di vedere – e di sentire – il mondo. Con passione e curiosità; coltivando professionalità e attenzione a tutto ciò che si muove attorno. Lo attestano anche queste storie, ricche di tanti inserti letterari e musicali; amati brani di grande bellezza ed essenzialità come Todo cambia, entrato prestissimo nel repertorio del cantautore, già prima del successo planetario grazie alla straordinaria voce dell’argentina Mercedes Sosa. Inno al cambiamento la cui carica trascende il dato storico per farsi messaggio universale. Succede alle belle canzoni.
Così, in Alfonsina… dormiente, vestita di mare… il suicidio di una donna forte e infelice si trasfigura in canto di struggente poesia. Realtà e sogno, con/fusi tra amore e silenzio, proprio come in Angelina che Angel dedica alla madre.
Storie semplici che toccano l’anima, con parole e note inventate, oppure ascoltate e poi ricreate, a dire l’essenza della vita, a sfidare il mistero della creatività.
Immagini, emozioni: dalla leggendaria Cumparcita, el Tango de los Tangos, patrimonio culturale uruguaiano, al folk rock argentino anni ‘70 dei Sui (Generis), dal mito del Che – Hasta siempre Comandante – ai rivoluzionari, e classici, Beatles, primo e perenne amore…
Con un omaggio alla cilena Violeta Parra, alla profonda semplicità del suo Gracias a la vida, si chiude il viaggio del libro. Che, fuori da queste pagine, prosegue con suoni, storie e sogni sempre in cammino… Come si addice a chi sente di appartenere alla schiera degli Eternos Peregrinos… Era questo il titolo del primo CD realizzato a Montevideo nel ’95 da Galzerano; resta una bella profezia, un buon progetto.