Danubio. Il Delta
novembre 20, 2017 in Album fotografici da Pino Mongiello
Il delta, nel quale il battello si addentra e si perde come un tronco alla deriva, è un grande dissolvimento, rami, bracci e rivoli che si disperdono per conto proprio, come gli organi di un corpo che sta cedendo, i quali si disinteressano progressivamente gli uni degli altri; il delta è tuttavia anche una rete perfetta di canali, un’accurata geometria… È una grande morte tenuta sotto controllo, una morte che è incessante rigenerazione, rigoglio di piante e di animali, giunchi ed aironi, storioni cinghiali e cormorani, frassini e canneti, centodieci specie di pesci e trecento di uccelli, un laboratorio della vita e delle sue forme.
Una quercia sradicata marcisce nell’acqua, un avvoltoio piomba fulmineo su una piccola folaga. Il delta è il labirinto dei sentieri d’acqua che s’intricano tra le canne. L’epos del delta è nelle storie senza nome passate fra le capanne di giunchi e di fango dei pescatori.
Il battello scivola sull’acqua, ai bordi le canne fuggono indietro, su un albero un cormorano che ha aperto le ali per asciugarsi si staglia contro il cielo come un crocefisso…
Oggi sono sul delta; odori, colori, riflessi, mutevoli ombre sulla corrente, bagliore di ali nel sole, vita liquida che fugge fra le dita e costringe ad avvertire tutta la nostra inadeguatezza percettiva.
Claudio Magris, “Danubio”