Donna Carmela Pezzullo vedova Fiorito, l’ultimo romanzo di Enrico Gandolfini
novembre 15, 2013 in Recensioni da Piera Maculotti
Un’eredità improvvisa e imprevista. Un testamento strano. Un viaggio e la scoperta… E’ un bell’intreccio di patos e mistero il nuovo romanzo di Enrico Gandolfini Donna Carmela Pezzullo vedova Fiorito (BookSprint pp. 308 € 15).
Un puzzle i cui pezzi si ricompongono solo al termine di una lettura ricca di sorprese, come nell’ultimo libro, l’avvincente giallo ambientato a Brescia La polacca; e anche un’apertura al nuovo, uno sguardo attento al mondo come si confà a chi crede nella virtù del Viaggio (e proprio così titolava il romanzo d’esordio di Enrico Gandolfini).
Donna Carmela è la sesta prova narrativa ed è la conferma di un forte legame affettivo con la terra meridionale (la nonna era di Marina di Camerota) e di una viva attenzione per la Storia: quella maiuscola che tutto segna (e mai insegna), quella minima, quotidiana che è il segno che ciascuno lascia di sè sull’umano cammino.
La vita è un incrocio: un incontro tra libertà e destino, tra scelta e caso… Da accogliere, quest’ultimo, con beneficio d’inventario, come farà con l’inattesa eredità il dott. Carlo Bassini nello studio dello sconosciuto notaio a Salerno. Dalle nebbie di Milano giù al sole del Cilento, per tentare di capire; e carpire qualche segreto che sciolga l’enigma.
Ma se è vero che ognuno porta con sè un mondo, questo romanzo è ricco di mondi, denso di memorie. Il passato è vivo, presente e urgente nelle parole di chi l’ha vissuto e – in prima persona – lo racconta. Voci e volti diversi – del nord, del sud, di oggi e di ieri – tutti protagonisti di una storia corale e complessa che Gandolfini sottolinea persino nella scelta (pluri)grafica del testo. Caratteri grafici diversi, scelte espressive e stilistiche differenti perchè il mondo è vario e muta a seconda dello sguardo.
Amori e dolori privati; grandi eventi: la guerra, lo sbarco in Sicilia e prima il sudore nei campi, la morte in mare, la miseria e l’emigrazione oltreoceano. C’è chi va e chi resta; chi tende all’oltre e chi attende senza speranza…
Eppure, tra colpi di scena, svolte narrative e soste riflessive, la scrittura salda e chiara di Enrico Gandolfini sa ricomporre il puzzle dando ordine e senso all’arduo viaggio del vivere.