Ricostruire la memoria attraverso l’arte con il Premio Rizzi
ottobre 28, 2013 in Arte e mostre da Beatrice Orini
Oggi più che mai la memoria non va semplicemente custodita, ma recuperata e ricostruita, e l’arte può essere uno strumento efficacissimo in questo senso. Così Maddalena Penocchio, membro dell’esecutivo dell’Aref, spiega il perché della VI edizione del Premio biennale Emilio Rizzi, dedicata al 40° anniversario della strage di Piazza della Loggia. Con il Premio – prosegue il presidente dell’Aref Roberto Ferrari – chiamiamo gli artisti a cimentarsi con questa sfida culturale, che consiste nel tentativo di ridare all’arte un senso, un compito, che ha sempre avuto implicitamente, ma che oggi è molto in sordina, soffocato da quasi un secolo di mercantilismo smodato.
L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Aref – Associazione artistica e culturale Emilio Rizzi e Giobatta Ferrari – in collaborazione con molte realtà bresciane: Associazione Casa della Memoria, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e Associazione Fiamme Verdi, Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, Fondazione Luigi Micheletti, Associazione Artisti Bresciani. L’evento, sostenuto da alcune imprese bresciane, è patrocinato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Brescia, dall’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia, e ancora da LABA (Libera Accademia di Belle Arti), Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva), CGIL, CISL e UIL. Il concorso prevede due sezioni – Pittura e Grafica – a cui possono partecipare tutti i cittadini dell’Unione Europea che abbiano compiuto 18 anni entro il 25 marzo 2014.
Per il concorso di Pittura, intitolato L’arte come nuova forma di Resistenza, l’artista è invitato ad esprimere con la sua opera temi che riguardano l’antifascismo, la difesa delle conquiste democratiche, l’impegno civile e politico. 2.000 euro è la cifra prevista per il vincitore. In palio c’è anche il premio speciale “AAB” che consiste nella realizzazione di una mostra personale nel Salone del Romanino, sede dell’Associazione Artisti Bresciani.
L’artista che desidera partecipare al concorso di Grafica dovrà sviluppare il tema Il Manifesto del 40° anniversario della strage di Piazza della Loggia realizzando un manifesto dedicato al quarantennale della strage di Piazza della Loggia. Il vincitore riceverà un premio pari a 1.000 euro.
La sezione ANPI “Vasco Toti” e il Gruppo giovanile Nuova Resistenza “Riccardo Mosca” di Palazzolo sull’Oglio mettono in palio un premio speciale di 500 euro dedicato alla memoria di Riccardo Mosca, diciottenne investito e ucciso nel 2010, riservato a studenti di un’accademia pubblica o privata italiana e europea.
Il bando del concorso e la scheda di iscrizione, da consegnare entro il 1° marzo 2014, possono essere richiesti all’indirizzo premiorizzi@aref-brescia.it o telefonando allo 030.3752369, 339.1000256, 333.3499545. Possono essere inoltre scaricati dal sito http://aref-brescia.it/premio-rizzi-2014/.
Il presidente Ferrari ricorda che l’Aref, sin dalla sua costituzione nel 2001, opera per creare le condizioni culturali e politiche per una riforma del sistema dell’arte a Brescia, proponendo un alternativo modello culturale, rivolto agli utenti sociali, politici e istituzionali del sistema dell’arte stesso. L’associazione ha in questi dodici anni promosso il rilancio e l’approfondimento degli studi e delle ricerche sull’arte contemporanea d’ambito regionale e locale. E continuerà a farlo con il ricco programma 2013/2014 che prevede, oltre al Premio Emilio Rizzi, la mostra del pittore Paolo Baratella Sarà una risata che vi seppellirà (dal 2 novembre alla Galleria di SpazioAref) e le due conversazioni dedicate al tema Arte e impegno a Milano e a Brescia negli anni ’70 (domenica 17 e 24 novembre, a cura di Silvia Iacobelli, Marco Camisani e Maddalena Penocchio). Si proseguirà poi con la rassegna Aref in musica, curata dal Maestro Mauro Montalbetti, che darà spazio alla musica colta degli anni ‘60 e ‘70 e in particolare agli autori protagonisti della lotta politica di quegli anni e dell’antifascismo, e si terminerà giovedì 21 novembre con l’incontro con il professor Tomaso Montanari, che, afferma Penocchio, è oggi uno dei maggiori divulgatori e sostenitori della necessità di una nuova forma di Resistenza che passa attraverso l’arte, la cultura e la conoscenza della nostra storia e del nostro patrimonio.