Una principessa per Mino Rossi
gennaio 23, 2013 in Recensioni da Mario Baldoli
Mino Rossi, il nostro critico musicale, ha pubblicato il suo primo romanzo La principessa di Colfosco, ed Tarantola, pp. 430. L’opera è un profondo lavoro di scavo entro la sensibilità femminile. Si può forse definire come l’unico romanzo femminile scritto da un uomo, così come Musatti definì La coscienza di Zeno come l’unico romanzo psicoanalitico della nostra letteratura.
Una giornalista racconta in prima persona la trama complessa, con fasi che passano dal thriller ai problemi sociali, all’economia, alle macchie di dolore sparse nella vita quotidiana. Dialoga con la protagonista e le altre donne e i pochi uomini, perché “noi donne abbiamo un repertorio di sfumature sensibili molto superiore ai nostri maschietti”, chiusi tra egoismi e ottusità emotive. Tra gli uomini sono soprattutto i preti gli ipocriti e gli opportunisti, esemplari cattolici ma certamente non cristiani.
Il punto di prospettiva della giornalista permette anche a Mino Rossi di sfuggire alla trappola del narratore omniscente e a quella del realismo fine a se stesso. Tuttavia nessuna donna è perfetta, ciascuna porta in sé vuoti che a volte comprende solo parlando con le altre, perchè fra le donne esiste anche l’autentica capacità di comunicare le intermittenze del cuore.
Il quadro della Principessa di Colfosco
La protagonista è un’operaia con grande capacità d’amore, grande sensibilità e intraprendenza. Sfuggita al tentativo del marito di ucciderla, vediamo Cristiana, la protagonista, a volte come l’Annunciata di Bellini, a volte come una donna deformata di Frida Kalho. Costruisce un impero economico, ma teme che questo sia solo una fuga dalle orribili esperienze del matrimonio. Lo sfondo geografico è il fiume Chiese, tra Bedizzole e Calcinato, dove sorge la sua tessitura. Senza i ritmi e la voce del fiume molto non potrebbe succedere. Lo stile del romanzo è quello del saggista e del musicista, con i suoi anapesti, le cabalette, le impuntature.
Questo libro ha un padre: è il volume di Mino Rossi sulla Traviata Amami, Alfredo. Viaggio dentro la Traviata. Tuttavia la storia è in parte diversa, perché più che in Verdi è qui esaltato il tema dell’amore, come Verdi l’aveva già esaltato rispetto alla Signora delle camelie di Dumas.