5 anni… Il Gruppo 2009 in festa
novembre 7, 2014 in Approfondimenti da Beatrice Orini
Un progetto di artisti gazawi, l’impegno delle realtà sociali bresciane, una riflessione al femminile, sulle mutilazioni genitali e rispetto all’Isis. E ancora, tra parentesi dolci e salate di un ricco buffet, le parole di una scrittrice, il cortometraggio di un filmaker, le canzoni contro la guerra di due musicisti.
Si è svolta così, domenica 2 novembre, la festa di autofinanziamento per il quinto anniversario della rivista di arte, cultura e attualità Gruppo 2009. Ospitata nelle belle sale del Caffè Letterario “Primo Piano”, nel cuore di Brescia, la serata è stata un momento di condivisione di idee, progetti, emozioni dentro un incontro conviviale. E solidale, poiché è anche grazie al contributo degli invitati che il gruppo può continuare a dedicarsi volontariamente alla rivista e all’associazione. Come ha ricordato il direttore e presidente uscente Mario Baldoli, tratteggiando la storia della rivista e ricordando l’impegno di tutti i membri, “un insieme di vecchi e giovani”, l’obiettivo è da sempre quello di “mantenere una qualche forma di democrazia e continuare ad essere un luogo dove esprimersi in modo libero e non scontato”.
L’evento, moderato dalla direttrice editoriale Sonia Trovato, è stato dedicato a Giacomo Apostoli, socio fondatore e prezioso grafico venuto a mancare l’anno scorso, e a Vittorio Arrigoni, già protagonista di una partecipata iniziativa del Gruppo 2009, che Trovato rievoca “per la sua scrittura densa e per i valori positivi che incarna: la coerenza, l’impegno, l’attenzione ai diritti dell’uomo e dell’infanzia”.
Si parte con una riflessione sulle tele esposte alle pareti (insieme ai disegni di bambini palestinesi) di alcuni “poliedrici artisti gazawi, che – afferma Laura Giuffredi del Gruppo 2009 – vivono l’arte come forma di riscatto, come resistenza per tentare di raggiungere una dimensione pienamente umana”. Queste opere – spiega la giornalista Irene Panighetti – riguardano il progetto artistico “Windows from Gaza”, che è da mesi in giro per l’Italia grazie a Fotografisenzafrontiere e al Centro italiano di scambi Vittorio Arrigoni.
Le tele – una delle quali acquistata durante la serata – saranno messe all’asta domenica 9 novembre alle 17 alla parrocchia di Santa Maria in Silva, di don Fabio Corazzina, nella data di ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino. Sostiene infatti don Corazzina, citando il recente discorso di papa Francesco sui “diritti sacri per cui lottare: terra, casa e lavoro”: “È importante continuare le campagne per costruire ponti e abbattere muri, trovando spazi e opportunità di incontri con tutti”.
L’incontro prosegue sotto il segno della Palestina con l’intervento di Alfredo Barcella (associazione Amicizia Italia-Palestina), che aggiorna sulle loro attività, ricordando l’archivio a disposizione presso la sede dell’associazione Colori e Sapori e il sostegno che ognuno può dare al popolo palestinese, dall’adesione alla campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) contro Israele alla richiesta al nostro governo di bloccare la fornitura di armi allo Stato israeliano (tra i Paesi europei l’Italia ne è il primo fornitore).
Si susseguono quindi voci femminili.
Naima Daoudagh espone il problema delle mutilazioni genitali femminili – “usanza di origini antiche ma non religiose che continua a tramandarsi” – e s’interroga sul ruolo delle donne rispetto all’Isis, invitando “tutti a una riflessione profonda perché l’Isis è anche fra di noi: quante adolescenti se ne vanno dall’Europa per stare a fianco di tagliagole? Bisogna fare cultura e educazione innanzitutto nelle scuole”.
Sanaa Fallahi ripercorre invece la nascita di “Facciamo rete“, nata due mesi e mezzo fa come momento di incontro fra i giovani impegnati in varie associazioni bresciane, che intendono supportarsi a vicenda nelle iniziative: all’attivo, un torneo di calcio, una marcia della pace, un flash mob per la promozione della raccolta differenziata Porta a Porta. Tema quest’ultimo – assicura la consigliera Donatella Albini – dibattuto in Loggia, insieme a quelli delle assemblee di quartiere e dei diritti delle coppie di fatto, al centro del comunicato di Laura Mentasti dell’associazione Nuove Famiglie Uguali Diritti.
Dopo una saporita pausa buffet, la serata riprende con il “felicissimo mix di emozioni e riflessioni” che emerge dalle pagine dei due romanzi della scrittrice – o “contastorie”, come preferisce definirsi – Maria Sardella, pugliese di nascita e bresciana d’adozione: “Così è la vita, amore mio” (Altrimedia, 2009) e “La musica del mais” (biblioFabbrica, 2013). A conversare con l’autrice, la giornalista del Bresciaoggi e Gruppo 2009 Piera Maculotti, che l’accompagna in un “breve e lieve momento” in cui si fanno soprattutto parlare i libri, che sono “un misto di storie, parole e meraviglia”. Ma niente retorica: “Non mi piacciono i fronzoli”, dirà Sardella, prima di leggere pagine con protagonisti i rapporti umani e la natura e fermarsi su passaggi che sono anche “un omaggio a Brescia, ai campi che vedo dalla mia casa di San Polo; sono una sorta di ringraziamento a questa terra che mi ha accolta”.
Dopo le parole dei libri, l’intenso silenzio delle immagini di Alberto Baroni avvolge la sala, immersa nella visione del cortometraggio “L’impero”. Un Impero “a due facce: quella delle macerie di un mondo che si è perduto e quella della dimensione interiore, perché ci attacchiamo a dei valori che sono falliti. Ma dopo questo, la realtà si espande”.
A chiudere la densa serata, dessert, vino bianco e la musica dei Controcanto. Marina Corti (voce) e Bruno Podestà (voce e chitarra), regalano agli invitati parole e musica dedicati anche a Vittorio Arrigoni e a Giulietta Banzi Bazoli, l’insegnante trentaquattrenne uccisa nella strage di Piazza della Loggia.
Ultima canzone, “Todo Cambia” di Mercedes Sosa. “Come auspicio”.
Fotografie di Gianna Pasini e Beatrice Orini