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Mare, cielo e tre oceani

aprile 19, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Roberto Colli

Copertina MoitessierTra il 1932 e il 1968 passano solo 36 anni, ma tutto è cambiato in un tempo così breve, fra le molte cose, anche la navigazione non solo a motore, ma a vela, per uomini e donne (penso a Ida Castiglioni, la prima italiana che attraversò l’Atlantico in solitario) che non possono fare a meno del vento e del mare, i quali non sono oggetti, ma, come scrive il marinaio Francesco Geraci: Non si può raccontare il mare a chi vede solo acqua.

Nel 2001 l’editrice Nutrimenti, nella Collana del mare, ha pubblicato Lorenzo Bono, Tre oceani. Il primo giro del mondo di un velista italiano. Era un’impresa quasi sconosciuta quella di Francesco Aurelio Geraci, un ufficiale di marina che circumnavigò il globo con una goletta di soli 10 m.

Ora la BUR ha ripubblicato, a trent’anni dalla morte, il libro più importante di Bernard Moitessier, La lunga rotta. Solo tra mare e cielo.

Due storie di innamorati di mare e vela, senza motore, senza radio per l’italiano. Leggi il resto di questa voce →

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La montagna dentro me: Mostra fotografica di Daniele Zani

aprile 6, 2024 in Arte e mostre da Andrea Zucchini

Anzu Locandina montagnaDaniele Zani è una felice scoperta. L’ho conosciuto attraverso l’amico in comune Matteo Peroni che, con il suo canale Youtube, tratta di alpinismo attraverso le scalate a vette, il percorrere vie ferrate, arrivare ai rifugi e ai bivacchi. Daniele, compagno di scalata di quest’ultimo, si è presentato, oltre che con la sua macchina fotografica, anche con la sua cucina, essendo quest’ultimo cuoco di professione.

La montagna dentro me” è il percorso interiore che porta l’autore a vivere la montagna, non solo attraverso la fatica della strada, ma attraverso la propria introspezione.

Mi piacciono le foto che rispecchiano un’emozione che magari ho vissuto”.

Anche perché più che fotografo io mi sento alpinista e la montagna è anche una metafora di ciò che è la scalata interiore che vive chi la frequenta. A volte è una montagna dolce a volte più aspra e le foto dipingono bene questa cosa”. Leggi il resto di questa voce →

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La strega da uccidere

aprile 3, 2024 in Recensioni da Viola Allegri

Copertina streghe giustoLa novità del saggio di Francesca Matteoni , Il famiglio della strega. Sangue e stregoneria nell’epoca moderna, ed. Effequ pone la centralità di due elementi trascurati dai molti studi sul tema: il famiglio e il sangue con il loro sovrapporsi, il loro spazio sociale, la dimensione psicologica che vivono, la reazione che suscitano.

Il saggio si avvale di una sterminata bibliografia, quasi tutta in lingua inglese perché quello era il Paese dove più numerose erano le streghe. Tuttavia il testo non si abbandona mai alla microstoria, anzi i moltissimi casi citati sono sintetizzati in poche righe così da consentire il mosaico unitario dell’epoca, l’esordio dell’età moderna, i secoli XVII e XVIII, quando maggiore fu la caccia alle donne e più forte la volontà di punire.

Il famiglio è un animale comune che la strega nutriva variamente con latte e derivati, pane, birra, fieno, ma soprattutto, e in piccola misura, col proprio sangue. Si tratta in genere di animaletti domestici: il gatto, il cane, pollame, furetti, topi e, con la peggiore reputazione, il rospo, non domestico ma residente in qualche stagno vicino. Alcuni di questi sono animaletti che donne anziane ed emarginate tenevano per compagnia, ma le cattive compagnie sono pericolose al punto che in certi paesi dell’Essex, la regione aurea delle streghe, le donne sospettate potevano arrivare al 90%. Erano anche capaci di colpire attraverso un lungo elenco di erbe, peraltro di uso comune. Leggi il resto di questa voce →

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Quando la politica infilza la cultura e si ritrova infilzata

marzo 21, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Mario Baldoli

283f0aeb3159a88989496fe75f92a074_w200_h_mw_mh_cs_cx_cyA 140 anni dalla nascita della propria casa editrice Daniele Olschki ne richiama l’avventura ripercorrendone la vita in una breve densa memoria (p. 38) Gioverà ricordare, meminisse iuvabit, pubblicata dallo stesso Olschki, con prefazione di Liliana Segre che corregge il sottotitolo da “sarà utile ricordare” con un “ricordare è necessario, un dovere per ciascuno e per tutti, per i singoli cittadini e per le Istituzioni”.

L’attenzione di Daniele si appunta soprattutto sul fondatore Leo Samuele, poliglotta e bibliofilo che, proveniente dalla Prussia orientale, iniziò l’attività di editore, stampatore e antiquario a Venezia. Si trasferì pochi anni dopo a Firenze dove il rapporto con dei magnati americani fece decollare l’iniziativa e lo rese noto, tanto che un giovanissimo Vittore Branca lo ricordava come “il favoloso principe dei bibliofili, l’amico di imperatori e di re, dei Morgan e degli Action, di D’Annunzio e di Rilke”.

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale iniziano però le difficoltà. Il nazionalismo italiano si abbatte sulla Germania, su di lui che da là proviene, sull’editrice attraverso i giornali: l’Olschki tedesco ed ebreo, la faccia sorridente e pingue dal naso aquilino. Date le evidenti minacce, Leo si sposta a Ginevra da dove continua, a dirigere l’editrice e dove apre una nuova sede, fermo nei suoi convincimenti sull’affermarsi finale di quella Humanitas cui sempre faceva riferimento e che, nella sua convinzione, avrebbe alfine vinto sulla brutalità della guerra. Leggi il resto di questa voce →

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Al vertice del triangolo d’amore c’è Franz Kafka (3)

marzo 6, 2024 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Praga, monumento a Kafka

Praga, monumento a Kafka

A Felice: Sarò sempre tuo                               A Grete: Lei è primaverile, mi rende felice

Devo correggermi: una lettrice osserva che tra i massimi scrittori del Novecento, citati nella precedente puntata su Kafka, va inserito almeno Thomas Mann. Ha ragione. Erano anche contemporanei, se così si può dire di uno che visse 80 anni e l’altro 40.

Nel precedente articolo prevedevo di scrivere dei due triangoli amorosi di Kafka, invece sono così complessi che ora posso scrivere solo una parte del primo, il seguito la prossima volta.

Entrare in un triangolo- un uomo e due donne o una donna e due uomini, tralasciando altre combinazioni, richiede nel nostro caso buoni occhiali, perché il triangolo è geografico: Vienna, Praga, Berlino; è nazionale: tedesco, ceco, ebreo, coinvolge (un uomo) Kafka e due donne, si consuma nella prima metà di un secolo sconvolto dalle guerre balcaniche, dalla Grande guerra e da potenti scoperte scientifiche (ad es. Einstein, Planck, Freud) e novità culturali (Heinrich e Thomas Mann, Wedekind, Rilke, Klee, Klimt, Benjamin, Mahler, Schonberg, Stravinskij, Prokof’ev). Leggi il resto di questa voce →

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Il libro Franza: les blancs arrivent

febbraio 27, 2024 in Recensioni da Roberta Basche

Copertina BachmannIl Libro Franza di Ingeborg Bachmann pubblicato da Adelphi nella traduzione di Magda Olivetti e Luigi Reitani si apre con una dettagliata introduzione che esamina la genesi complessa e affascinante del libro, rimasto incompiuto.

Marzo 1966. Bachmann durante alcune conferenze pubbliche a Zurigo, Amburgo, Hannover, Berlino e Lubecca presenta il progetto di un nuovo romanzo dal titolo Cause di morte, la cui origine risale ad alcuni anni prima (anni ‘62-‘63).

Signore e signori, sono qui per leggervi quattro capitoli di un romanzo. (…) un giovane geologo, il quale deciderà in seguito di abbandonare le ere geologiche per le epoche storiche, divenendo uno storico, un giovane di circa ventotto anni, residente a Vienna ma originario della Carinzia, sta per intraprendere un viaggio, quando incorre nella sventura di dover cercare sua sorella; è costretto anzi a portarla con sé nel suo viaggio”.

Cause di morte: per me si tratta (…) di un compendio dei delitti commessi nella nostra epoca. (…) quelli della civiltà più evoluta, che nella loro nefandezza, nel loro carattere raffinato, e in virtù del loro grado di intellettualità (…) e che in segreto vengono commessi impunemente ogni giorno”. Leggi il resto di questa voce →

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ACROSS THE SEA – Our bond to the Mediterranean

febbraio 20, 2024 in Testimonianze da Michele Civiero

I partecipanti al progetto Across the sea, giugno 2023

I partecipanti al progetto Across the sea, giugno 2023

Nel giugno 2023 ho avuto il piacere di essere membro della Delegazione italiana alla prima Edizione di “Across the Sea – Our bond to the Mediterranean”, una Conferenza internazionale creata da e per i giovani appartenenti all’area mediterranea.

Il progetto nasce dalla mente di tre giovani Alfieri della Repubblica Italiana, Manuel Pala, Chiara Damasco e Virginia Barchiesi, desiderosi di coinvolgere le nuove generazioni nei processi decisionali locali ed internazionali. Tale coinvolgimento, infatti, è pensato come la chiave per costruire una nuova collettività responsabile e consapevole delle sfide che l’attendono. Leggi il resto di questa voce →

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Il covid è colpa di Batman

febbraio 14, 2024 in Approfondimenti, Recensioni da Viola Allegri

Copertina bugieRaro che un saggio (nome di per sé poco amabile) sia sollazzevole per le sue 280 pagine. Alla rarità fa eccezione Perché mentiamo, cosa nascondono le bugie, ed. Cortina. Scrivendolo, l’autore Alberto Siracusano, professore ordinario di psichiatria all’Università di Roma, si è senz’altro divertito. Come capiterà al lettore, perchè tutti ci sentiamo coinvolti, frequentatori della bugia oltre che della verità. Qualcuno si ammala anche di bugie, come il cleptomane s’ammala di furto, il dongiovanni di tutte le donne che vede..

Il libro è un’antropologia della menzogna, indaga i molti aspetti in cui essa si manifesta. Amica della verità, ma eticamente autonoma: le due signore hanno un pensiero e un linguaggio diverso, ma con sfumature così eleganti o svarionj tanto differenti, da mettere in confusione chi ascolta.

La bugia è antica, ha molteplici forme, molte necessità ed è un parassita tenace. Indagini neurologiche ne hanno scoperto le sue tracce nel cervello. La letteratura la cerca, la ama, la propala. Leggi il resto di questa voce →

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Le donne della bellezza, la bellezza nella storia

febbraio 1, 2024 in Recensioni da Mario Baldoli

copertina donne sacreSe il naso di Cleopatra fosse stato più corto… Chissà perché Blaise Pascal sognava Cleopatra, la “donna fatale” dell’antichità: un profilo affilato, capelli nerissimi, pelle bruna ambrata, occhi verdi. Così la presentano Franco Cardini e Marina Montesano in Donne sacre. Sacerdotesse e maghe, mistiche e seduttrici, ed. Mulino.

Naturalmente in ogni epoca la bellezza ha i propri canoni. Le statue e i poemi greci segnano un’epoca, mille anni dopo ci abbagliano le celluliti di Rubens. Superba era l’imperatrice bizantina Teodora, occhi grandi che dominano un volto triangolare; nel Novecento le smaglianti Soraya regina di Persia ed Eva Peròn, signora dell’Argentina (cadute ambedue, caddero politicamente i loro mariti: la storia sa vendicarsi), nel cinematografo lasciarono un segno Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e tante altre.

Non è un mio elenco, sono alcune personalità che illuminano passaggi su cui gli autori si soffermano per ricordarci che tutto inizia in una grotta preistorica da cui esce una figurina di pietra, dal grosso seno e fondoschiena, archetipo di tutte le possibili donne, alcune adorate come Maria di Nazareth, altre sedotte o seduttrici dagli esiti perversi: Pandora, Elena, Clitemnestra, Medea. Leggi il resto di questa voce →

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L’anarchico socialista Franz Kafka (2)

gennaio 23, 2024 in Approfondimenti da Mario Baldoli

Kafka giovaneÈ piuttosto comune pensare Kafka, con Proust il più grande scrittore del Novecento, come un uomo chiuso in una soffitta a macerarsi in fantasie onanistiche che lo tramutavano in scarafaggio, scimmia e marmotta, con amori falliti e sensi di colpa immaginari e masochistici.

Al contrario, Kafka – oltre a molti incontri amorosi- ebbe ideali e una pratica politica che non abbandonò mai.

Comincia giovanissimo a criticare la comunità ebraica, frequentata anche dal padre (contro cui scrisse la Lettera al padre) trovando intollerabile che le alleanze di fede diventassero alleanze d’affari, che la comunità religiosa si trasformasse in circolo sociologico e culturale. Una comunità senza etica. Così come era insegnata e praticata, la storia degli ebrei gli sembrava una fiaba e delle religioni pensava che si perdono come gli uomini.

A sedici anni aderisce al socialismo, idea alla quale resta fedele per tutta la vita. Leggi il resto di questa voce →

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